Archivio ‘Modi per capire quando uno è diventato strunzo.’


Modi per capire quando uno è diventato strunzo.

6. Le fotografie. Il strunzo, ben conscio di essere sempre stato un celardo e di aver chiavato meno di una lavastoglie, appena ne ha un poco di bene, se ne va subito di capa e si fa fotografare in pose improbabili: da corsaro dei caraibi, da calciatore, da pensatore assorto. Il tutto con l’unico risultato [...]

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5. In mancanza di leggi precise, possiamo affermare che il strunzo segue, più o meno, la prima legge di Moore. Per cui, parafrasandola, affermeremo senz’altro che: La stronzaggine dello strunzo, e le merdate da esso perpetrate, raddoppiano ogni 18 mesi. Da cui segue purtroppo che Il numero dei strunzi raddoppia ogni 18  mesi.

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4. The strunz, siccome per un periodo è stato quasi una persona normale, ha la tendenza a rileggere il passato in chiave post-stronza; per esempio, se nel passato gli avete dato una mano in qualcosa, lui se uscirà con eh, se non c’ero io, quella volta, eh?

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3. Il strunzo in questione manifesterà improvvise competenze in campi nei quali non ha mai capito un beneamato cazzo di niente. Speleologia, pallone, architettura, cucina balcanica: nulla si salva. Il grado di strunzità raggiunto sarà maggiore quanto più convinto sarà il tono con il quale spara cazzate (incipit preferito: Maaa, guardi….).

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2. Col passare del tempo, il neostrunzo comincia a frequentare quasi unicamente il gruppo  che la scuola di Francoforte definisce come una mappata di strunzi. La suddetta legge è solo uno sviluppo della prima legge di Hauptmann, che recita gli aucielli si apparano all’aria, gli strunzi si apparano in terra.

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1. Il soggetto in questione perde immediatamente il senso dell’umorismo; lo sostituisce quasi immediatamente con una sorta di spiritosaggine acida nota, nel mondo normale, col nome scientifico di che cazz’ si ride, chillu strunzo?