Archivio maggio 2009


Se una coppia di nerd

si trovasse per caso nei pressi di Galassia Gutenberg e si sentisse tentata di pagare un biglietto d’ingresso esagerato, potrebbe anche imbattersi in un concerto gratuito di Gianfranco Marziano. Questo è quello che raccontano i boatos. Ps: se vi trovate a passare per lo stand della Einaudi, editore di riferimento degli intellettuali di sinistra, per [...]

Fammi nu bello mundfick.

Io ci credo fermamente a quello che ha detto Emilio Fede, e cioè che in gioventù andava a ballare il liscio (si sa, Casoria è sempre stata piena di balere di lissio); ma soprattutto è tenerissimo il fatto che la chiamasse yoyò. Che, a Casoria, significa quello che a Leeds si chiama blowjob, a Parigi [...]

Son cose, ma anche no.

Sono ammirato dai giornali italiani che parlano del brutto anatroccolo inglese: tale Susan Boyle, che in un reality dove si canta ha dimostrato di saper cantare. Ora, è chiaro che i giornalisti abbiano pensato siccome è un cesso scommettiamo che non sa neanche fare un cazzo. Sono requisiti con i quali in Italia puoi diventare [...]

Del dove sei stato che fine hai fatto e del che te ne fotte a te.

Cinema. Come sapete, c’è stato Cannès: quanto me ne fotte a me è davvero vergognoso. In compenso ho visto un bel film, che parla di lavoro non contrattualizzato e di un sindacalista che è costretto ad introdursi quasi clandestinamente in questo posto, prende contatto con una, organizza un mezzo sindacato, denuncia la situazione e finisce [...]

Fubbi come voppi.

L’editoria è in crisi? I libri non si vendono nonostante ormai si recensiscano endosiasticamende anche le tastiere QWERTY, purché candidate al Grinzene? Nessuna paura. Stampiamo il primo capitolo dei nostri capovalori e mettiamolo all’interno dei rotocalchi, così che i lettori possano averne un gustoso assaggio. L’effetto è lo stesso di uno che esca per la [...]

Le belle famiglie italiane.

Voi non ci crederete, anzi ci credete ma non ve ne fotte un cazzo, ma c’è chi si mette in tasca Berlusconi e Veronica.

Andate così che state andando bene.

Ah che bello. Uno col cappello di Napoleone e la voce di Apicella, al concerto del primo maggio sta stonando Shipbuilding di Costello. Certo, avere un copricesso in testa supplisce egregiamente alla voce di Costello e alla tromba di Chet Baker.