Archivio ottobre 2011


welles-inedito

Ombre stronze.

Sto leggendo un libro (naturalmente non vi dico quale nanche se mi ammazzate, leggetevi le cacate vostre che solo quelle capite) meraviglioserrimo,

Statti attento da me

Ebbokinari.

Dunque, è fatta. L’ebook di STATTI ATTENTO DA ME è disponibile a 0,99 centesimi in tutte le grandi e piccole librerie on line, anche in formato Mobi per coloro che disprezzano l’eterosessualità.

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Elogio del Pelliccia.

Caro signor Fabrizio, le scrivo per scusarmi, e come vede comincio bene, perché non la chiamo Pelliccia, come fanno i giornali in questi giorni, cercando di dare alla cosa, con quel loro fare sporco da sacrestia, un che di denigratorio. Forse che a loro, i signori della stampa, appartenenti a un ordine voluto da sua [...]

942052 PRESENTAZIONE DEL NUOVO LIBRO DI FABIO VOLO ALLA MONDADORI DUOMO LE PRIME LUCI DEL MATTINO

Elogio di Fabio Volo.

Lo ammetto, ho sbagliato. Devo chiedere scusa e quindi lo faccio, qui e ora. Ieri mi è scappata una battutaccia sulla fila di persone in attesa di farsi autografare il libro di Fabio Volo: lo so, ho sbagliato e me ne pento.

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Amletica leggera, la settimana.

Lunedì. Gli indignati italiani consegnano alla polizia le foto dei black blocs. La polizia prima li prende per stronzi, poi ringrazia. La Repubblica intervista un black bloc che svela i giornalisti: E’ solo l’inizio. Sereno commento di Napolitano: Bene, odio perdermi l’inzio che poi non ci capisco più una mazza e m’addormo.

indignados

Siccome che vi posso essere padre.

A prescindere da quello che succederà sabato a Romaper la manifestazione degli indignados (o meglio, indignatos, come ha detto ieri il senatore Nania che conosce le lingue ma si ostina a nasconderlo),

il cane di pavlov

Bauscia.

Adesso qua ci potrei davvero mettere qualche citazione per mettervi in difficoltà: tanto Wikipedia è offline e vi ritrovereste faccia a faccia con la vostra infinita ciucciarìa.

wolf

Wolfere o non Wolfere?

-Il problema più urgente è: me li taglio o non me li taglio?- mi diceva Tino Buazzelli un giorno di quest’estate. -Non li ha mica i baffi, Nero Wolfe, vero? E allora me li taglio