Copiami ‘sta cippa di cazzo e vedi quanto ti somiglia.

Stabiliamo subito una cosa: non penso che Crozza abbia copiato quelle battute, l’altra sera a Ballarò. Perché, e fatevelo dire da uno che scrive vignette da anni, erano talmente scontate e cretine che non potevano non venire in mente a centomila persone contemporaneamente. Capita anche a me, e in genere faccio così: provo a immaginare la battuta che ho appena pensato in bocca a un idiota (preferibilmente del PD). Se, come dire, gli si confà, allora la butto subito. E poi me la ritrovo in centomila post su facebook e in venti milioni di tuìtt. Perché la stupidamma è alla portata di tutti, è democratica (a riprova che la democrazia è sostanzialmente il predominio della merda).

E però.

Però ci sono dei comici, in tv e sui media tradizionali, che rubano. Sistematicamente. Con metodo e malafede. Io lo so, e lo sanno loro. E vabbè, ci sta pure questo. Ai tempi miei, la buonanima di Angese mi diceva che è difficile che ti rubino le cose buone: se vedono che scrivi roba di qualità, alla fine chiameranno te, sosteneva. Il fatto è che Sergio era uno d’altri tempi, e non aveva assistito alla separazione del proletario anche dalla sua opera intellettuale. In sostanza, adesso funge così: io sto su quel canale, su quel giornale, a prescindere da quello che so fare. Tu no, quindi se ti va bene ti pago due lire perché tu faccia il negro, se no me ne fotto e ti saccheggio. Tanto, a chi vuoi che creda la gente, al comico slash intrattenitore slash giornalista o al poveraccio che viene depredato? E il poveraccio, i soldi dell’avvocato, dove li prende? Nel buco del culo? E adesso che leggo sui giornali la difesa d’ufficio dei poveri comici strapagati, e vedo gente sostenere che la battuta è di chi la dice, perché poi in fondo se la dici tu fa schifo se la dice lui diventa bella. Dove l’avete già sentito sto discorso? La tua forza lavoro da sola non vale un cazzo, se vieni nella mia fabbrica io ci metto i mezzi di produzione e vengono fuori, nell’ordine: il prodotto finito, la mia ricchezza, la tua povertà. Eh no, cari signori, che guarda caso siete tutti de sinistra. Prima scassate la minchia voi e i diritti d’autore, e napster boia, e magaupload merda, e voi che vi viene il panico quando vedete un masterizzatore dvd perché oddìo, e i MIEI diritti d’autore che fine fanno?

Per quanto mi riguarda, dal mio punto vista di povero stronzo che scrive cazzate e che riesce a farsene pagare una su cento, la cosa funziona così: se la battuta la scrivo io, è mia. Non vostra: mia. E il fatto che la recitiate in tv, magari migliorandola, non la rende vostra. Sempre MIA è. A me non me ne fotte un cazzo se il ladro che mi ruba la moto mi dice eh ma io ci porto in giro Kate Moss e tu quella cessa di tua moglie: se vuoi la moto, te la compri, io sulla mia se mi gira ci porto pure i ricchioni.

Piuttosto la regalo, ma a voi vi voglio vedere in concessionaria che cacate i soldi.



4 Commenti

  1. Tu che il negro l’hai fatto (lo dicesti in una puntata di Amlozero) sai come vanno queste cose.
    A loro conviene usare la tua roba perché non sono capaci, e ci fanno i soldi; a te conviene scrivere per loro perché non sei nessuno e almeno qualcosa di buono ci guadagni.
    Per me, andate bene tutti.
    Il punto è capire il limite e sapere quando smettere di fare il negro.
    Perché manco una vita intera di negraggine è buona.

    Zì ‘Ntonio.

  2. Però il negro tiene il cazzo tanto con la capocchita tanta e lo appizza in culo alle mogli delle lote.

  3. Absolument d’accordo (come capita ormai troppo spesso).

    Ma c’è da dire che se c’è un negro dietro slash con ancora idee originali e brillanti slash che ancora ci prova slash… mi sta anche bene l’interprete purché possiamo ascoltare qualcosa di decente.

    E… , sarò ottimista, o forse ormai veccia , ma sono persuasa che se ci sono capacità (e un po’ di buona sorte) si può fare ancora molto.
    Questo non è il caso di Crozza che (ok non copia) ma ne ha troppo poche di battute originali.

  4. Caro Amlo, dai un occhiata a questo articolo, dedicato a Google Scraper Pages: ti consentirà non solo di segnalare chi ti copia sul web ma anche (la data farà chiarezza, su chi l’ha detto prima) chi lo fa sui media. http://www.fratellogeek.com/report-scraper-pages-segnalare-a-google-i-siti-che-copiano/