Amletica leggera again.

Lunedì. Anticipo di Coppa Italia. L’Inter riesce miracolosamente a perdere 3 a 0 contro se stessa. Saviano plaude ai Corazzieri: “Orgoglio del Quirinale”, e deplora la tendenziosa parodia di Rascel. Nuova puntata della trasmissione della Guzzanti, che imita Berlusconi, Ermete Zacconi e Francesca Bertini tra gli applausi del teatro valle occupato.

Martedì. Durante la partitella di allenamento, l’Inter, non potendo perdere contro qualcuno, perde il pallone e la seduta salta dopo cinque minuti. Saviano plaude agl’italici piastrellisti: ” Ci fanno camminare sul sicuro”: come essere pubblicati contemporaneamente da Berlusconi e De Benedetti. Altra straordinaria performance della Guzzanti che imita Berlusconi, Amatore Sciesa e un gesuita del ’600, così, per restare sull’attualità, tra gli scrosci di applausi del teatro valle occupato.

Mercoledì. L’Inter perde il navigatore e non si presenta alla Pinetina ma nessuno se ne accorge. Saviano esalta le virtù dei panificatori italiani: ” Buoni come il pane”. La Guzzanti stupisce tutti imitando Kant, Diogene, Aristotele e Socrates (vebbè, un po’ di confusione ma semo tra compagni). Sta per andarsene ma il teatro valle occupato chiede a gran voce l’imitazione di Berlusconi.

Giovedì. Sarebbe giorno di riposo per i nerazzurri, che organizzano un torneo on line di SuperMario Kart e perdono contro un gruppo di disabili di quattro anni. Saviano stavolta si incazza contro gli idraulici: “Non capiscono un tubo”. Crozza gli frega la battuta. La Guzzanti stupisce il teatro valle occupato imitando Berlusconi, Lina Volonghi e un alce maschio di trecento chili.

Venerdì. I trentamila giocatori dell’Inter si presentano ognuno a un orario diverso all’allenamento a causa del fatto che hanno perso tutti, contemporaneamente, l’orologio. Grande spirito di squadra, è il commento di Moratti. Saviano esalta la laboriosità dei produttori italiani di cera per baffi: il pubblico in sala, composto da seimila editor Mondadori ed Einaudi, è all’oscuro del fatto che la cera per baffi non viene più prodotta da 156 anni. La Guzzanti imita Cavour, Berlusconi e Valentino Mazzola e vestita in divisa granata sfida a porta americana il teatro valle occupato che la lascia vincere.

Sabato. Prepartita tranquillo alla Pinetina: solito torneo di scopone e usuale gara a chi mangia più panini con la soppressata: tanto vincere non vinciamo, dichiarano i giocatori, almeno ci si diverte un po’ in allegria. Saviano ringrazia pubblicamente l’operosità dei maniscalchi e insinua il dubbio che dietro il declino del cavallo come mezzo di locomozione urbano ci siano i Casalesi. La Guzzanti imita Crozza che però si offende e dice ma io sono ancora vivo, aspetta che schiatto e poi mi puoi imitare. La Guzzanti acconsente allora a imitare soltanto i fratelli Lumiere, Buster Keaton e, indovinate un po’, Berlusconi. Due del teatro valle occupato si sentono male dalle risate e vengono soccorsi da un medico der Pigneto presente in sala che li cura con l’omeopatia vegana.

Domenica. Democraticamente, i giocatori dell’Inter si presentano in orario su tutti i campi di gioco d’Italia, avendo perso la convocazione della società per l’incontro. Vengono dichiarati sconfitti a a tavolino e Moratti minaccia di far causa alla federazione dicendo che è un complotto della Juve. Che però non poteva rubare in campionato essendo già impegnata a rubare in coppa italia. Saviano riceve il Papa sotto il colonnato del Bernini e, dopo un lungo e franco colloquio, lo invita a levarsi dai coglioni. Un editor Einaudi, con la scusa che parla un italiano di merda come padre Georg, viene subito nominato cardinale. Giorno di riposo per la Guzzanti, ma il teatro valle occupato non lo sa, incontra Berlusconi per strada, lo scambia per la Guzzanti e lo porta a mangiare in un agriturismo biologico omeopatico vegano spirituale e anche un po’ reiki ar Pigneto. Berlusconi prima s’incazza, poi siccome che lui si sa che è compagnone dopo un po’ comincia a raccontare barzellette e a cantare le osterie contro a Rosibbindi. Il teatro valle occupato torna a casa stanco ma felice dicendo beh insomma alla fine abbiamo pure speso poco, e Sabina oggi è stata molto, ma molto, ma molto più brava del solito.



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