Elogio di Delio Rossi.

Si vabbe’ la violenza bla bla. E allora che ci dobbiamo aspettare se questo è l’esempio che diamo in campo bla bla bla. E gliene doveva dare di più bla bla bla. Questi calciatori tutti miliardari viziati bla bla bla.

E adesso che ci siamo tolti il pensiero ripetendo le quattro cazzate da somari pro e contro che ci toccano sui media e sui social network, vi voglio dire perché il gesto di Delio Rossi, osservato per bene, e prescindendo dal gesto in sé e da chi lo compie (tra l’altro capirete che essendo stato Rossi l’allenatore del Salierne non è che mi possa umanamente stare simpatico più di tanto), è un gesto altamente simbolico e importante.

Mi rendo conto che non lo ha notato nessuno, ma quello di Rossi è stato un puro atto di ribellione in un tempo di servi infami e consenzienti. Certo, non ha la valenza pura di dignità assolta dell’Alberto Sordi ne Una vita difficile, quando con un paccaro manda in piscina Claudio Gora. Nel film, Sordi sa che quello schiaffo gli costerà caro, carissimo; si rende conto che gli stroncherà il futuro, ma al commendatore in piscina ce lo sbatte lo stesso. Quello che conta, per lui, è la dignità. La dignità.

Ora, forse sarà che sono io che come al solito la devo pensare al contrario, ma io nel gesto di Rossi, fatte le debite proporzioni, ci ho visto esattamente questo: la dignità. Il tu così a me non mi ci tratti, stronzo. Dice, ma così son bravi tutto, ormai Rossi è un uomo ricco, che gli frega se lo licenziano, se perde un po’ di denaro? Che gli frega? Che gli frega? Ma li vedete voi questi scrittori, giornalisti, attori, presentatori, intellettuali, politici? Gente ricca davvero, molto più ricca di Delio Rossi, che ingoia quintalate di vergogna, che fa quotidianamente migliaia di figure di merda, non per i soldi che gli servono a campare, ma per quelli per la settima, l’ottava, la nona casa? Gente che accumula ricchezze e incarichi, pronta a sostenere qualsiasi causa, anche la più lurida, la più indegna, solo per denaro: e, badate bene, denaro che in realtà non gli serve. Intellettuali una volta feroci critici della qualunque oggi sinceri sostenitori della sobrietà di un governo affamatore, vecchi satiri che si scoprono, con l’età, moderati come Cavour (però anziano, quello giovane era troppo friariello). E non uno: non uno che si alzi e dica beh sapete che c’è, i soldi li ho, ma vedete un po’ di andarvene tutti affanculo, io mi ritiro, sto a casa a leggere e a crescermi i figli, invece di sporcarmi le mani di merda. E invece no, tutti a girare sulla giostrina, tutti ad aspettare bonifici di cui non hanno bisogno. Gente senza nessuna dignità, che non merita alcun rispetto.

Rispetto che invece, guarda un po’, tributo a Delio Rossi, e chitammuorto al bla bla bla sulla violenza (e lo vogliamo ricordare che non è morto nessuno?) e l’esempio da dare ai giovani, quei coglioni che la gente gli muore intorno e loro si appecoronano al concerto del primomaggio. Quei due schiaffoni, quel levatemelo da sotto senno’ gli faccio male, sono l’unico sussulto di dignità che ho visto in giro in questi anni.

Teniamocelo stretto. Grazie Delio, da oggi anche per me sei il Profeta.



14 Commenti

  1. l’elogio del nulla, il discorso sul nulla, quanti ne ho letti e sentiti nelle sedi dei partiti di estrema sinistra, tutti alla ricerca disperata ed egocentrica dell’idea diversa dagli altri e tutti così lontani dal vivere nel concreto

  2. Mik

    di cuore: stiamo parlando (quasi) di un nonno che picchia un nipotino, 52 anni contro 20. ribellione, dignità e compagnia bella non c’entrano una benemerita. capisco, come già detto da te, il gusto ad essere bastian contrario, ma la cosa funziona fino ad un certo punto

  3. Vabbè, capisco la necessità di dover fare il bastian contrario a tutti i costi però per piacere il parallelo con Sordi non regge proprio. Fra l’altro non sei manco tanto fuori dagli schemi come vorresti se scrivi “essendo stato Rossi l’allenatore del Salierne non è che mi possa umanamente stare simpatico più di tanto”. Sai che ci sarebbe bisogno di dire invece? che il pallone, gli ultras, gli allenatori in giaccaecravatta, i presidenti indignati, gli sponsor e le talpe che si accattano gli abbonamenti di sky c’hann verament rutt ‘o cazz.

    • amlo

      lucio, va bene tutto, ma”la necessità di dover fare il bastian contrario a tutti i costi” te la sei inventata tu.

  4. Diciamo che la metto nell’universo delle ipotesi, non conoscendoti di persona ma avendo letto alcuni tuoi post che, fino a questo, ho giudicato giustamente controcorrente. Però veramente non si può dare addosso a chi fa la considerazione naive e un po’ ipocrita del “cattivo esempio” e non citare per es. che il Viminale (che dovrebbe avere altro a cui pensare) sta decidendo se fare un Albo (con A maiuscola) degli striscioni negli stadi (e tutti giù a piangere). Cioè quanta importanza dobbiamo ancora dargli? basta

    • amlo

      capisco e rispetto l’ipotesi, ma non sono io che sono controcorrente, sono gli altri che dicono tutti, sempre, le stesse cose. Per me le considerazioni naive vanno anche bene, ma pittano chi le fa. sull’abo, che dire? qua tra un po’ i tifosi organizzano forni crematori nei cessi degli stadi e tutti zitti.

  5. Sì sono d’accordo, vorrei capire però (siccome mi dai l’impressione di essere uno che non ha perso il senso critico per la via) se anche tu come me riesci ogni tanto a provare un sano disgusto per una manifestazione “culturale” che poco cambia della vita delle persone eppure è strumentalizzata al punto da diventare una leva sociale

    • amlo

      certo che sono d’accordo: d’accordissimo ci mancherebbe. anche se in realtà io non parlavo di delio rossi come allenatore e neanche di calcio: usavo solo il fatto come pretesto per dire delle cose. cose che evidentemente non riesco a spiegare, se vedi gli insulti che mi sto beccando in rete dalla compagneria e dalla tifoseria. anche se in questo caso hai ancora ragione tu>: con ‘sta gente essere controcorrente diventa una necessità. e vitale, pure.

  6. forse dovresti scrivere su Wikipedia che sei morto per vedere cosa succede

  7. Paolo

    Gli auguro di morire vecchio,dopo di me,perché come scrive e quello che scrive e’ vita,e’ ciò che to fa stare bene quando sei da solo nonché uno schiaffo in faccia quando non ti vuoi svegliare

  8. “Gente che accumula ricchezze e incarichi, pronta a sostenere qualsiasi causa, anche la più lurida, la più indegna, solo per denaro: e, badate bene, denaro che in realtà non gli serve”. E’ questo il grande problema di questi anni. Si parla solo di denaro e quando lo si ha non si sa che farne.
    Bravo (come sempre)