Le Olimpiadi di Amlo.

Il nostro glorioso Paese farà senz’altro fetecchia nelle numerose gare cosiddette importanti, ma non mancherà di trionfare nelle seguenti, misconosciute, specialità.

Lo scrocco agonistico. La nostra primatista, Olga Perèta da Castelvolturno, 46 anni, separata con due figli di dodici e tredici anni, concorre per il podio, forte del suo record di trentasei campari e gin, sedici rum e pera, due fritture di gamberi e calamari e mezza pizza margherita, tutti scroccati in ventitrè minuti allo stesso pensionato di Casapulla.

Il precariat running. Ecco una disciplina nella quale non temiamo rivali. I nostri atleti, raccomandati dall’intero parlamento e da ventimila politici locali di tutta Italia, sono già riusciti nell’intento di farsi assegnare d’ufficio l’intero podio senza neanche gareggiare, per poi levare alti lai sul fatto che loro sono precari, che le Olimpiadi dovrebbero assumerli tutti e settantamila a scapito dei minatori inglesi e spagnoli, perché loro sono precari. Siccome sono un numero esiguo, potrebbero trovare posto nello sguarnito staff di addetti stampa del sindaco di Roma, pericolosamente sotto i due milioni di unità.

Il salto dello scuorno. Anche qui siamo certi di farcela. La nostra squadra olimpica, composta da venti intellettuali de sinistra, mortificherà gli avversari prendendo soldi da Berlusconi e  poi criticandolo all’istante.

Il finanziamento a prescindere. Forti di un allenamento secolare, i nostri champions distruggernno i pochi competitors riuscendo a farsi finanziare da tutte le federazioni sportive del mondo ben settantadue opere prime, tutti interpretate da almeno uno dei fratelli Servillo.

continua.



2 Commenti

  1. NM

    Olga Perèta e pensionato di Casapulla.
    Quante volte ho assistito a questa scena!

  2. “Il salto dello scuorno” è tragicamente vero. A proposito: Buone Vacanze!