I 10 peggio Capodanni.

1) Il Capodanno Al Ristorante Che Così Poi Non Dobbiamo Mettere A Posto Casa. La fregatura sta nel fatto che in realtà sarebbe anche comodo come fatto, senonché l’unico ristorante che vi potete permettere a Capodanno sta in aperta campagna oppure in terra a una litoranea, e si chiama con nomi tipo Il Principe, Il Milord, All’Eleganza, e come si evince dal nome, è gestito da un ex ergastolano e la sua moglie dell’Est che cucina e il dj è il nipote debosciato della cameriera che si presenta mbriacoe inizia a mettere death metal a palla mentre vi state mangiando le due felle di salame dell’antipasto. La serata in realtà non è neanche male, solo che la sala di ventiseimila metri quadri è in realtà un ex capannone industriale riscaldato da una singola stufa a gas che perde pure e quindi alle dieci già tenete le palle congelate. Finale col botto con voi che venite spazzati fuori a mezzanotte con la scusa di guardare i fuochi dalla litoranea insieme alle puttane.

2) Il Capodanno Che Si Chiava. Funziona che un amico vostro organizza un capodanno a casa sua invitando solo femmine, una cosa tipo duecentomila quadri di lontananza, case cadute, zitellacce amareggiate, e crea un evento facebook già ad agosto confidando nel fatto che almeno UNA veramente zoccola si dovrà pur presentare. In realtà alla fine vi trovate in settanta maschi brutti e non più giovani con un buffet di cocacola e spumante dell’hard discount a farvi le fotografie urlando come si sta bene tra noi maschi senza quelle scassacazze di femmine. Generalmente qualcuno si butta dal balcone prima di mezzanotte.

3) Il Capodanno Vieni A Casa Dagli Amici Miei Tanto Simpatici. Questa trappola vi viene di solito tesa da un amico di cui vi fidate, per cui è particolarmente subdola, però quando v’invita voi non vi fate la domanda fondamentale, che è: scusa, io e te ci conosciamo da trent’anni, com’è che questi amici tuoi tanto simpatici io non li ho manco sentiti nominare? E la risposta è che non li avete mai sentiti nominare perché in realtà anche l’amico vostro li conosce pochissimo, sta là solo per secotiare a una femmina che gli piace che gli ha fatto un mezzo invito e si vuole portare a voi come spalla, anche se voi non l’avete ancora capito. Per cui vi ritrovate alle dieci e mezza di sera, del 31 dicembre a bussare a casa di gente che palesemente si chiede chi cazzo siete voi e che cazzo ci state facendo lì. Stabilito che un mezzo invito l’avreste pure, non ve ne cacciano, come sarebbe giusto e meglio, ma vi isolano inesorabilmente facendovi mettere uno scuorno di pazzi e ricordare il Capodanno.

4) Il Capodanno Conosco Una Festa. Anche qui è essenziale l’amico che vi tende l’agguatone, anche se stavolta lo fa in buona fede. La festa dove dovreste andare è in realtà davvero una festa bellissima, con droghe gratis e fotomodelle disinibite cui piacciono gli uomini brutti e calvi, bella musica e ambiente confortevole, ma si trova in culo a cristo, per cui finite per girare tre ore tra viottoli di campagna, spiagge deserte, autostrade in costruzione, cortili privati, hangar deserti: tutti posti in cui non prendono né il cellulare né il navigatore, e dovete affidarvi alla memoria di merda del vostro amico che dice ah ma forse, mi pare, non vorrei dire ma, e ogni volta vi porta in un posto deserto. Ovviametnte voi chiamate il padrone di casa, quando il cellulare si piglia ma nessuno risponde al telefono perché sono tutti impegnati in un a fantastica orgia alla quale, come è ovvio, non parteciperete. Quando ci arrivate, distrutti, alle sei di mattina, stanno uscendo tutti urlando CHE FESTA MERAVIGLIOSA! e UN’OCCASIONE COSI’ NON CAPITERA’ MAI PIU’!, solo per scoprire che il posto che avete cercato tutta la notte stava proprio dietro casa di vostra zia, a trenta metri da casa vostra.

5) Il Capodanno Etnico. Il Capodanno Etnico è una caratteristica degli ultimi anni, per organizzare il quale occorrono: una fidanzata un poco zoccola, l’amica de sinistra della fidanzata un poco zoccola e  un gruppo di amici negri dell’amica de sinistra della fidanzata un poco zoccola, da loro definiti, invece che negri, come allegra e pacifica comunità africana. E insomma è molto semplice, voi andate in questo posto in una zona della città talmente malfamata che ci si entra solo da un buco spazio temporale e entrate in un appartamento puzzolente e male illuminato pieno di negri altri dai sette agli otto metri e scolpiti come culturisti. Dopo venti minuti la fidanzata un poco zoccola e l’amica de sinistra scompaiono nel nulla abbracciate a due cloni di Carl Lewis dei tempi belli e vi lasciano da soli in una stanza piena di pacifici e allegri africani che vi guardano le scarpe e i pantaloni buoni. Se fate buon viso a cattivo gioco vi fidanzate pure voi.

6) Il Capodanno Al Centro Sociale. Anche qui occorre: uno disperato (voi) e un amico de sinistra, e la serata è bella e organizzata. Voi pensate che sia una cosa terribile e invece non lo è, perché ci andate alle dieci, alle dieci e un quarto vi hanno scroccato sei stecche di sigarette, estorto venti firme per le petizioni più assurde, e fatto cacciare seicento euro in collette. Se siete fortunati andate via prima del tradizionale sgombero dei celerini e tornate a casa a piedi perché la macchina ve l’hanno inculata per andare a prendere il gruppo ragamuffin roots di Montecorvino Pugliano che si sarebbe dovuto esibire dopo mezzanotte.

7) Il Capodanno In Libreria. Fa parte della temibile schiera dei capodanni alternativi. Usualmente la proposta recita: Capodanno Con L’Autore. Entriamo nel nuovo anno insieme alla cultura; ricco e vario buffet, reading dello Scrittore col sottofondo di Nota Flautista o Sassofonista Di Scarsa Fama. Quindi vi fate fregare e andate nel bistrot letterario che organizza questo orrore in terra (i bistrot letterari stanno al divertimento come i nazisti agli ebrei nascosti nelle soffitte) e ci trovate: autore rattuso che per tutta la sera si esibisce in: corteggiamento infruttuoso di vecchia cuperta; sassofonista di scarsa fama che stecca ogni nota possibile durante il reading dell’autore che per vostra fortuna non si capisce un cazzo quando parla, e un buffet composto da ogni sorta di cose un hard discount sia in grado di vendere prima che se ne accorgano i Nas. La serata finisce alle undici, in spregio alle consuetudini borghesi del Capodanno. Dopodiché il proprietario del bistrot letterario si prende i soldi vostri e va a mangiare lo zampone al Milord (vedi punto 1).

8 ) Il Capodanno Gambero Rosso. Parliamoci chiaro, ognuno tiene gli amici che si merita, e se tenete un amico separato fresco fresco che a cinquant’anni gli è venuta la smania gastronomica la colpa è pure vostra, senza che fate, se eravate buoni eravate amici di Kate Moss e di David Bowie. Il Capodanno Gambero Rosso consta di voi e due altri sciagurati che vi siete fatti convincere a prenotare in un ristorante di quelli buoni per finire l’anno non più in quantità, ma in qualità, come recita quell’idiota che ve l’ha proposto. Vi fa spendere duecento euro ma scoprite che nei ristoranti di lusso: non vi fanno andare a fumare, nemmeno fuori, perché il tabacco altera il palato e poi non siete in grado di gustare i capolavori dello chef; non vi fanno bere, perché ovviamente non vi hanno detto che il vino è escluso e che da loro costa dodicimila euro il mezzo litro; non vi fanno parlare ad alta voce, perché mangiare è un’esperienza sensoriale e si gusta in silenzio. Aspetti due ore in silenzio tra una portata e l’altra, tra gli sguardi sussiegosi e schifati di gente che ha fatto male l’alberghiero e non aspettava altro dalla vita che prendersi la rivincita  sui fessi che, invece, con tutto che hanno studiato, stanno lì a mangiare scarti del todis con le bacche di vainiglia sopra.

9) Il Capodanno In Piazza. Il più rinomato è quello di Salierne, che si svolge dal Medioevo secondo questo preciso rituale: ci si assicura che faccia MOLTO freddo, quindi si scende in maglioncino, oppure che faccia MOLTO caldo, nel qual caso servirà un piumone tecnico di quelli che usava Walter Bonatti quando andava a caccia di Yeti sull’Himalaya, e sei sciarpe. Si scende con la macchina e si cerca parcheggio per due ore, poi si torna indietro, si gira due ore per ritrovare il posto sotto casa e si va in piazza a piedi. Una volta scesi in piazza, accertarsi che non vi siate portati in cazzo da bere e che dobbiate pagare una bottiglia di Gancia Schiumante dai venti ai ventiduemila euro nei bar della piazza; aspettare due ore al freddo pungente o al caldo africano che l’artista finito trent’anni prima e recuperabile solo per i Capidanni a  Salierne salga sul palco; attendere la scrosciata di pioggia prima gelida poi bollente; aspettare mezzanotte in compagnia di musica di merda; brindare urlando; partecipare alla tradizionale schiattata in terra da parte dei balordi delle butteglie di schiumante con conseguente cavata d’occhio per mezzo di schegge letali e veloci come droni; passare il resto della notte in fila al pronto soccorso al San Leonardo tra gente che si lamenta e tossici che ti guardano vogliosi.

10) Il Capodanno Ci Vediamo Da Me Facciamo Una Cosa Tra Amici Niente Di Speciale Anzi Facciamo Che Ognuno Porta Qualcosa Niente DI Elaborato Però Che Tanto Siamo Tra Noi. Se siete in trenta, mangerete trenta panettoni dell’anno scorso e berrete trenta bottiglie di schiumante rosè. Buon anno.

 



29 Commenti

  1. cazzo, avrei voluto scriverla io una cosa del genere

  2. giamaica

    Il capodanno a casa degli amici tanto simpatici l’abbiamo vissuto due o tre anni fa. Io e mia moglie, fidandoci di una nostra amica, ci siamo trovati a casa di una coppia mai vista a farci due palle tante, il lui della coppia ci ha accolto barba sfatta, occhio cisposo ed e’ rimasto in PIGIAMA tutta la sera. Meno male che avevamo cenato prima.

  3. Viviana

    bell’ fratè!

  4. Nicola

    Ahahhahaa. Geniale. Complimenti. I primi quattro e il nono li ho fatti :-D

  5. Pierpaolo

    Grande mi è piaciuto un sacco.Lo stile mi ricorda quello di Marziano ma con molte meno bestemmie e ingiurie.

  6. donatella

    sai che hai uno stile impareggiabile? ti ho letto dietro tw della murgia…grazie sei un tiramisu super!

  7. yak

    simpaticissimo e drammaticamente vero. :-)

  8. amlo

    oh grazie mille a tutti

  9. Questo e i parenti che ti vengono a casa (cugina zoccola in primis) i migliori! Spietato! :D

  10. Peppe lampis

    In cinque minuti ho rivisto molti capodanno della mia vita.Esagerato belloverament

  11. Buon anno anche a te. E grazie di tutto. 

  12. Barbara

    Manca “andiamo a casa di mio cognato che fa dei botti strepitosi che manco alla festa dell’Assunta”: poi il cognato invece ha litigato con la moglie, ognuno è chiuso in camera sua con le madonne, e passi il Capodanno nel salotto del cognato con a destra i bambini che giocano alla WII e a sinistra i nonni che tagliano il panettone.
    Mio Capodanno 2012: ero sicura quindi che avrebbero vinto i Maya.

  13. Edo

    Dunque io ho vissuto i numeri 1, 4, 6 e 10, il 9 solo parzialmente.
    Con il tuo articolo mi hai fatto ricordare un sacco di momenti bruttissimi in compagnia di gente pessima.
    Grazie.

    • amlo

      grazie, ma io non sono abituato a tutti questi complimenti. qualcuno m’insulti, mi metta le mani addosso, mi regali l’ultimo di Paolo Giordano

  14. Luca

    ho trovato il Milord! https://www.facebook.com/milordpizzaagogo
    25euro tutti amici, 35 euro nel privè :) ahahahah

  15. Roberto

    all’appello manca il capodanno a casa tua, dove inviti amici e parenti un po da ogni dove, oltre alla tipa che ti piace ovviamente. Cucini tutto il giorno per una ventina di persone (famo venticinque che sennò non basta) senza dimenticare che il giorno prima hai dovuto pulire tutta casa da cima a fondo. Per fortuna qualcuno che da una mano lo trovi sempre e il pomeriggio scorre piacevole fino all’arrivo dei primi invitati che inevitabilmente rallentano la preparazione della cena e tra aperitivi vari ti ritrovi ciucco ad armeggiare tra i fornelli a costo della vita. La cena scorre liscia tra piatti più o meno riusciti e litri di vino o birra a seconda dei gusti (di solito a capodanno vince il vino). Poi si sale all’ultimo piano del palazzo ad aspettare la mezzanotte e godersi i fuochi da una distanza di sicurezza sufficiente vista la posizione periferica dell’edificio. litri di spumante al seguito e qualche stellina brillarella (non so come si chiamano quei bastoncini scintillanti) e magari qualche fuocherello portato dai più tradizionalisti ma del quale nessuno avrebbe sentito la mancanza. Si rientra in casa giusto il tempo per prepararsi ad andare in città per una notte bianca all’insegna del divertimento folle o per realizzare che ti è salito un febbrone da cavallo e che a malapena ti reggi in piedi. Saluti tutti (anche quelli che sono passati dopo cena giusto per un brindisi veloce e gli auguri) e ti infili nel letto (da solo) stremato, un po contento un po dispiaciuto di non continuare la serata con gli altri. Il giorno dopo (facciamo due) vieni a sapere che la notte bianca è consistita per l’ 80% di guida nel traffico e ricerca di parcheggio per passare un’oretta in un locale superaffollato ad un costo spropositato. Ed è li che capisci che in fondo lassù qualcuno ti vuole bene.

  16. Roberto

    Spettacolare! :-D
    Il dettaglio dello SCHIUMANTE mi è piaciuto particolarmente.. ahahah

  17. lino

    Io  quarantenne, ho dovuto subire diversi di questi punti anche ripetutamente, pero’ sono riuscito a realizzare il mio sogno di capodanno nell’anno 2000, poiche’ sono salito da solo a 1600m in montagna  dicendo a tutti i parenti

  18. rosanna

    io ti amo!

  19. Eugenio

    Mi rendo conto adesso con somma vergogna che una volta ho fatto fare il 3 a una mia amica…

  20. UnoQualunque

    @lino: dicendo cosa a tutti i parenti???????????

  21. joe wine

    Ho riso molto.
    Indegnamente aggiungo questo:

    Capodanno ” ‘Na cosa tranquilla”.

    E’ il Capodanno tra ultratrentenni, ex amici, che si ritrovano nella piccola città di provincia che ha dato loro i natali. C’è quello che vi risiede ancora e che vi propone l’invito: “Ci sono tutti, Mario, Antonio, Elvira… facciamo una cosa tranquilla”.
    La cosa tranquilla consiste nell’abboffarsi come maiali, farsi le canne sul balcone e bere molto al di là delle proprie abitudini. La colonna sonora della serata è l’intera discografia di Bollani e Allevi, re-mixata con le lagne di una torma di ragazzini sfornati da una serie di donne che vi siete trombati per primi, ma con l’uso di anticoncenzionali, e che ora sono legate a mariti provenienti da zone esotiche del Paese, come la provincia di Bergamo. La serata trascorre amabilmente giocando al “Chi ce l’ha più lungo?”, dove quel vostro vecchio compagno di scuola al quale rubavate la merenda vi invita con ostentazione a trascorrere una vacanza in Sardegna a bordo della sua barchetta ormeggiata a Porto Rotondo. Si finisce con Elvira, separata da sei mesi, che piange a dirotto sulla vostra spalla travolta da una colossale sbronza triste. La situazione parrebbe propizia per buttarglielo al culo, perché a 39 anni è ancora una gnocca guardabile, ma purtroppo c’è anche vostra moglie tra gli invitati. Oltre al pupo.

  22. giovanni

    che ricordi, il 2 3 4 5 e parzialmente 6 e 9

  23. elisa

    sappiate che esistono anche i capodanni “solo donne”, i capodanni “con l’amica che ti vomita in camera”… i capodanni “unica sana in mezzo a cocainomani” e quello con”tu, lui e i quasi suoceri..”
    Bel pezzo mi hai fatto troppo ridere :-) buon anno! 

  24. Patty

    Et voilà! La 9! Capodanno in piazza! Che culo!  …