Le 10 Peggio Femmine Di San Valentino Su Facebook.

1) La Fidanzatina Puccettina Pucci Pucci. Fedele alla regola dei tempi nuovi, che poi sono spaventosamente simili ai tempi vecchi nei paesi del profondo Cilento, il suo motto è spacca e metti al sole. Ella deve comunicare al social network che è fidanzata, felice e soprattutto, cretina. Così giù foto di angeli abbracciati, cuoricini, cupidi, nuvole rosa, gente che si bacia appassionatamente, frasi di Fabio Volo, gattini tenerini e canielli piccoli e dolcini, leccalecca a forma di cuore, rose rosse per te, e coppie storiche del fumetto, da Minnie e Topolino a Peperino e Paperina. Qualche volta azzarda pure Orazio e Clarabella, ma solo quelle laureate in Scienza Della Comunicazione.

2) La Divorziata. Fino all’anno scorso era pure lei una Fidanzatina Puccettina Pucci Pucci, poi il marito l’ha sgamata che si teneva a uno e l’ha mandata a scopare il mare, così adesso lei per rivincita comincia a pubblicare frasi contro san Valentino e soprattutto già due settimane prima comincia a raccontare sopra a Facebook il programma del suo san Valentino da donna libera e protagonista del suo tempo che vive la performàns, programma che sostanzialmente comprende lei, quattro vecchie puttane divorziate come a lei e una serata fuori a umbiarcarsi, che si differenzia dalle loro altre serate insieme perché questa volta almeno due si mettono a piangere entro la mezzanotte e non dopo.

3) La Cretina Non Credo Più All’Amore Ma. Essa si distingue dalla Divorziata perché millanta delusioni su delusioni in campo sentimentale, anche se, ci rassicura, il suo cuore è sempre aperto alla speranza; è poco livorosa e molto pensosa, ed è disposta ad ammettere le sue colpe nel fallimento delle precedenti relazioni. Non ha infatti alcuna difficoltà a confessare di essere stata troppo buona, troppo comprensiva, troppo dolce e troppo generosa, e si stupisce che una tale predisposizione all’autocritica non le procuri caterve di pretendenti. Essa ha studiato e ci tiene a farlo sapere alle genti che la seguono schifando le frasi di Fabio Volo e preferendo quel profondo indagatore dell’animo umano che è Gramellini.

4) La Sottile Suggeritrice. Ci tiene a far capire che è paga dell’amore del suo uomo, che lo considera il non plus ultra della maritità e delle fidanzateria. Il suo motto è per san Valentino regalami il tuo amore, mi basterà, o anche quando ci sta l’amore basta il pensiero o anche un fiore ma no una rosa anche un fiorellin di campo. Poi, il dieci febbraio, comincia misteriosamente a postare foto di diamanti, brillanti, anelli, tiare, diademi, orologini d’oro massiccio, quadri da Van Gogh in su, Mini Minor bicolori, graziosi attici con vista sulla torre Eiffel, tigri ammaestrate con collari di platino. A chi su Facebook le fa notare la curiosa escalation risponde che lei non ci tiene alle cose materiali ma non capisce popo perché Briatore questi regali a sua moglie li fa e suo marito no.

5) La Milf Panterona. A questa di san valentino non gliene può veramente fottere di meno, ma siccome che ha scoperto che su Facebook ogni quadro di lontananza trova dai sei ai venti milioni di estimatori, trova simpatico far sapere a tutti quale intimo ha deciso di indossare per il ferale giorno dell’ammore. Che sia sposata, fidanzata o single, non fa alcuna differenza. Dal due gennaio comincia sul social network un sondaggio informale postando foto di tanghi, perizomi, mutande col pertuso, reggipetti a balconcino, reggicalze, cazette traforate, chiedendo ai cicisbei che la seguono invano quale mi metto? che ne direbbereste se mi mettessi questo?, scatenando nei rattusi telematici un ictus al giorno. Ovviamente, il 14 sera però sta casa sul divano a mangiarsi il capicuollo a morsi e a speretiare sul divano.

6) L’Amante Col Compare Sopra A Facebook. La cosa bella del film quello con Michael Douglas che faceva le corna alla moglie è che lui si era messo con una pazza che alla fine cercava direttamente di fare una strage, che uno almeno muore squartato da una motosega, si leva il pensiero e non ci pensa più. Invece questa ha deciso che il compariello non è che se la può cavare così facilmente e comincia a postare frasi sibilline sulla bacheca dell’amante, con la certezza assoluta che siano viste dalla moglie, causando al poverino una serie di infarti mentre tenta invano di cancellare i commenti recriminatori della disgraziatissima, che il giorno dopo si giustificherà dicendo AH, ADESSO NON POSSO PIU’ NEMMENO PARLARE?

7) La Poetessa Solitaria Rinchiusa Nella Sua Torre D’Avorio. Con questa ce la potremmo cavare dicendo che ha come foto profilo una foto di Emily Dickinson e posta almeno tre poesie di Emily Dickinson al giorno ed emana una tale puzza di rottura di coglioni che perfino i peggio rattusi di facebook si tengono alla larga, anche perché, va detto a loro discolpa, è impossibile rattusiare sopra alle foto in bianco e nero di una poetessa brutta e schiattamorta del 1800, pure con tutta la buona volontà. Per l’occasione, essa non mancherà di deliziare le sue compagne di sventura con un suo breve componimento poetico intitolato Amore, amore, dove sei tu, Amore?, copiato un po’ da De Andrè e un po’ dai Jalisse. Passa la serata da sola, perché la mamma è uscita col compare.

8 ) La Disgraziata Del Giorno Dopo. Prima o poi a tutti i maschi tocca una fidanzata deficiente, e qualche volta una totalmente imbecille: è questo il caso de La Disgraziata Del Giorno Dopo. Essa infatti vi si presenta a casa con trecento palloncini rossi a forma di cuore, sette scatole di cioccolatini, indovinate un po’?, a forma di cuore e due pupazzi a forma di scimmiette che si tengono per mano. E già questo basterebbe per buttarla dal balcone. Il vero danno però la subnormale lo fa facendovi fare settemila fotografie coi palloncini e i pupazzi, foto che il giorno dopo ritoccherà aggiungendovi degli insoliti cuoricini e la scritta scimmiottino e scimmiottina X sempre insieme. Da quel giorno non potrete più andare a giocare a calcetto con gli amici senza che qualcuno, invece della bottiglia d’acqua frizzante, porti almno una banana per far fare uno snack allo scimmiottino.

9) La Fidanzata De Sinistra. Voi pensate che essendo de sinistra ve la sfangate, e non avete capito che questa infame mignottaccia è la scumma dell’umanità, quindi vi si presenta in casa con un gruppo di altre deficienti vestite di lana andina come a lei per organizzare un giorno detto fottiamocene di san valentino, organizziamo una bella riunione tra femmine: e guai a chiedere perché non l’hanno organizzata casa loro, questo bel gineceo di imbecilli, perché lo scopo, come tutte le donne a san Valentino, è di rovinare la vita ai maschi, quindi vi obbligheranno a cucinare del semolino merdoso al quale daranno il nome esotico di cous cous, a vedere un film d’amore però de sinistra (uno a caso con Servillo, Mastrandrea o Elio Germano), a bersi tutto il vostro vino e a vomitare in angoli di casa vostra che nemmeno conoscevate. La prossima sceglietevela del PdL, almeno forse quelle si lavano.

10) La Fidanzata Amore Per San Valentino Non Voglio Fare Niente E Tu Amore Sei Sicura Non E’ Che Fai Come All’Anno Scorso Che Per Poco Non Ti Ho Chiavato La Butteglia Di Schiumante Rosè In Faccia? No Amore Dice Lei E invece La Andate  prendere Che Vi Volete Vedere Un Dvd In Pace E Quella Sta Pronta Che Vuole Andare A Cena Fuori Ma Non Avevi Detto Che Non Volevi Fare Niente E Allora Voglio Solo Andare  A Cena Fuori E Secondo Te Andare A cena Fuori Mo’ E’ Niente Ma Perché Che Ti Ho Chiesto Il Diamante? Azz Me L’Hai Chiesto Mille Volte Il Diamante E Perché Me Lo Hai Comprato Il Diamante? E Come Cazzo Te Lo Compravo Il Diamante Che Sto Disoccupato Qua Già Fittarci Un Dvd Un Altro Poco E vado In Mezzo Alla Strada Ecco Lo Sapevo Non Solo Niente Diamante Ma Manco Una Cena Lo Sapevo Che Non MI Dovevo Mettere Con Un Pezzente Come  A Te. Consolatevi: pare che prima di decapitarlo, i romani a san Valentino l’abbiano prima torturato come si deve.



Un Commento

  1. Giordamas

    Secondo questo è il tizio che forse glielo mette in culo alle case editrici italiane (o forse l’ha fatto già e io non lo so ancora):
    http://avantlaguerre.com/2011/10/13/autunno/