Il Dizionario Di Amlo, 3.

Bacchettòne. s. m. Persona che frequenta con scrupolosa assiduità la chiesa più per ostentazione che per che per intima religiosità; se poi ha anche tendenze fascistoidi viene candidato alla Camera dal Pd.

Bacucco. s. m. 1. Persona rimbecillita dall’età 2. Editorialista di Repubblica.

Bancaròtta.  s. f. Insolvenza, dolosa e colposa, dell’imprenditore commerciale dichiarato fallito; altrimenti detto non te pago, che me fai?

Bancogiro. s. m. Operazione di trasferimento di una somma dal conto di un correntista a quello di un altro della stessa banca, purché non vostro.

Baracca s. f. Costruzione provvisoria, generalmente di legname, abitata in condizioni di emergenza, ai fini dell’Imu perfettamente uguale alla villa di Arcore.

Baratto s. m. L’atto di dare e ricevere una cosa in cambio di un’altra: tipo che voi offrite la fatica e quando è il momento di pagarvi vi danno coppole di cazzo.

Barcamenarsi. v. rifl.  (mi barcaméno ecc). Evitare di prendere una posizione precisa in situazioni difficili o comunque incerte, per non compromettere i propri interessi comunque vadano le cose e scegliere comunque la cosa che alla fine ti farà passare un brutto guaio.

Barricadièro. s. m. Rivoluzionario, estremista; per il Pd chiunque sia appena a sinistra di Hitler.

Bastiòne. s. m. Opera di difesa consistente in un terrapieno a perimetro poligonale di grosse muraglie, la cui parete esterna risulta costituita da una parte inferiore a scarpata e da una superiore verticale, che resiste intatta nei secoli dei secoli ma appena ci passate sotto voi si stacca una pietra da sei chili che vi cade in capa.

Battèsimo. s. m.  Il primo dei sette sacramenti della Chiesa cattolica, riconosciuto come tale da quasi tutte le altre confessioni cristiane: sanziona, mediante il rito dell’abluzione (o dell’immersione) e la pronunzia della formula trinitaria prescritta, l’entrata nella Chiesa dei figli di genitori atei e de sinistra che non vogliono far arrabbiare le nonne.

Battùta. s. f. Frase o motto spiritoso che se lo scrivo io su Facebook la gente se lo fotte e ci fa i soldi alla faccia mia.

Bazzècola. s. f. Cosa di poco conto, bagatella, il fatto che non vi vogliono pagare.

Benintenzionato. s. m. Ben disposto, che ha buone intenzione, che non ha ancora capito come può fare a chiavarvelo in culo.

Birichino. s. m. Ragazzo vivace e impertinente nelle parole e negli atti; termine che gli editor fanno usare agli scrittori di successo al posto del più volgare stronzo.

Bisessuale. agg. Scusa che usano i ricchioni prima di ammettere che sono ricchioni.

Bizzoso. agg. Facile alle bizze, ai capricci; cacacazzo.

Blàstula. s. f. Uno dei primi stadi dello sviluppo embrionale, in cui le cellule assumono forma prismatica e vanno a costituire le pareti di una cavità interna e un circolo vicino alle posizioni di Vendola.

Bloccasterzo. s. m. Dispositivo antifurto di autoveicoli e motomezzi che bloccando lo sterzo rende impossibile la guida a chi non possiede la chiave per sbloccarlo e non sia un mariuolo.

Bollitore. s. m. Recipiente che serve per far bollire il liquido col quale ti appresti a ustionarti.

Bovarismo. s. m. Atteggiamento psicologico tendente a valorizzare la fantasia e l’istinto fino alla costruzione di una personalità fittizia, in contrasto strindente con la realtà: nei casi più gravi il soggetto può arrivare addirittura a fingere di avere due lauree, di aver conseguito un master a Chicago e addirittura candidarsi a Premier.

Bravura. s. f. Abilità, destrezza; capacità accompagnata da un senso di facilità e sicurezza superiori al normale che comunque ti renderà odioso agli occhi dei raccomandati ciucci che pure ti passano avanti ma je rode e r culo uguale.

Brindisi. s. m. L’atto di alzare il bicchiere e bere alla salute di qualcuno in segno di felicitazione o di augurio; siccome è una cosa bella, adesso se lo fai passi pure per fesso.

Briscola. s. f. Gioco di carte che si fa fra due giocatori oppure fra due coppie di giocatori con un mazzo di quaranta carte di cui all’inizio se ne distribuiscono tre per ciascuno ed una, scoperta, si mette in tavola; il seme di questa diventa briscola e ciascuna carta di quel seme ha capacità di presa sulle carte degli altri tre semi. Vince chi raggiunge i 61 punti o per primo rompe una seggia in faccia all’avversario o alla coppia di avversari.

Bruciaprofumi. s. . Recipiente di varia foggia, in metallo o ceramica, per bruciarvi i profumi, che vi viene regalato se in una vita precedente siete stato un grande uomo di merda.

Buffonàggine. s. f. Mancanza di serietà e di responsabilità nel comportarsi e nell’agire che ti porta a diventare come minimo vicedirettore di un quotidiano nazionale.

Buongustàio. s. m. Amante e intenditore della buona tavola: una volta, sinonimo di mangione, ora di frocio scassacazzi.

 



Un Commento

  1. Continua.
    Sto arricchionendo il mio vocabolario di lemmi atti a un approccio linguistico semplice ma elegante. Afammocc.

    Zì ‘Ntonio