Le 10 Peggio Pubblicità In Televisione.

1) La Pubblicità Della Machina. La Pubblicità Della Machina (o daa maghina) in genere la mettono dentro alle partite di pallone, perché giustamente il marketing suppone che siccome che stai stravaccato sopra a un divano a bestemmiare la madonna e tutti i santi perché Zuniga ha fatto la seimillesima finta e Maggio ha chiavato il trecentesimo cross in faccia al difensore, allora ti venga voglia di indebitarti a  vita per comprarti una macchina della quale non ti puoi permettere nemmeno il bollo semestrale. Comunque sono molto belle, con tutte le machine per dentro all’universo che volano, e sei hai tipo tre anni le apprezzi di più.

2) Le Pubblicità Delle Telefonate. Queste si dividono generalmente in due categorie: quelle con gli animali stronzi e quelle con le persone stronze; entrambe le categorie usano lo smartphone per lavoro, solo che in genere gli animali riescono a  trovarlo, soprattutto alla Rai e le persone no, che quella sta la mobilità e siamo un paese liberista. Insomma ci stanno un sacco di compagnie telefoniche e ti puoi fare la doppia scheda con due operatori diversi così quando hai finito di farti scassare il cazzo da tua moglie sulla Tim, la cambi e ti fai scassare il cazzo dalla commare sulla Vodafone.

3) Le Pubblicità Dei Films. Queste si dividono in tre categorie: quelle americane montate very sganaweys dove sta uno che zompa mentre dietro esplode un grattacielo, poi stanno quelle francesi precedute dai ventiseimila premi del cazzo vinti dove stanno un sacco di francesi che fanno le smorfie con la bocca e alzano le spalle e poi stanno quelle italiane dove stanno Servillo e Mastrandrea che ridono o piangono o sparano o corrono, vabbè è uguale tanto la faccia è sempre quella; qualche volta sta pure Elio Germano che fa il giovane disoccupato che piglia a calci un barattolo per strada.

4) La Pubblicità Del Nuovo Imperdibile Cd Di. Questa è fichissima perché segue una nuova entusiasmante strategia di marketing: cioè, invece di fare un disco buono e che si vende, si fa fare un disco di merda a una puttana qualsiasi e poi si spendono venti miliardi di dollari per incassarne centomila in tutto. In genere funziona così: una nuova, meravigliosa voce (si sente una zoccola che allucca), una musica che apre il cuore (si sente nu strunz col sintetizzatore), vincitrice di due emmys (sottofondo di chitarra campionata), il nuovo imperdibile cd di (segue un nome che trovate in tutti i cessi pubblici del mondo associato alla parola bucchino).

5) La Pubblicità Con L’Attore Famoso Che Ha Bisogno Di Soldi. Questa è una delle pubblicità che ti riconsolano e ti fanno fare pace con il paese nel quale vivi, perché è lì che capisci che non è che gli stronzi sono proprio tutti italiani; e insomma si prende un attore che magari ha accocchiato qualche bel film, e lo si mette a fare il testimonial di un qualsiasi prodotto, purché faccia cacare, perché se no l’attore non accetta e allora i pubblicitari fanno un lungo brainstorming, si inventano uno spot meraviglioso che pare scritto da Flaiano poi però il marketing dell’azienda dice che no, lo spot deve essere l’attore che dice il nome italiano dell’azienda e lo slogan in italiano con marcato accento straniero, così la figlia di tre anni dell’amministratore delegato ride e gli azionisti perdono.

6) La Pubblicità Dei Maschi Ricchioni Eterosessuali. Pure questa è molto bella perché fa capire che gli uomini d’oggi invece che a Clint Eastwood vogliono somigliare a Britney Spears da giovane e che ci riescono pure. Insomma sta uno fichissimo senza un pelo (tipo quei gatti egiziani che ti fanno cacare sotto solo che li guardi) che prima vola con l’elicottero, poi scala una montagna, poi uccide due di Al Quaeda a calci in culo, poi va a Montecarlo in Aston Martin e vince un milirado, poi la mattina per andare in ufficio a guidare il mondo libero si deve sosere alle cinque perché si deve fare il peeling, il prebarbing, la barbing, il postbarbing, la maschera idratante e si deve levare il vibratore gigante dal culo.

7) La Pubblicità Delle Cazette Delle Femmine. Quella la gente non lo sa, ma ormai il segmento di mercato femminile è stato espropriato dai maschi eterosessuali ricchioni, roba che trovate più uomini ai saldi da Beauty Point che all’Olimpico la domenica, però le femmine si distinguono ancora nella pubblicità del negozio delle cazette che si vedono tutte le femmine che fanno le ballerine a Broadway o le attrici di Hollywood che si mettono il collant e poi stanno sei ore a lisciarselo manco se lo volessero chiavare, poi però esci e le ballerine le trovi al bar che si inzuppano il panino col capicuollo dentro al cappuccino e speretèano.

8 ) Le Pubblicità Su Sky Dei Programmi Sky. Evidentemente alla paytv stanno cacati sotto che tu bello e buono esci pazzo e ti metti a alluccare ADESSO BASTA! MI LEVO L’ABBONAMENTO!, sali sopra al balcone, scassi a martellate la parabolica e la butti da sopra abbasso, per cui metti che il film deve cominciare alle nove, e loro alle nove fanno venti minuti di pubblicità di un programma che deve cominciare invece alle undici ( e che siccome hanno perso venti minuti comincerà venti minuti dopo), così tu dici ah che bello sto pagando un sacco di soldi per vedere una cosa che comincia in ritardo per fare pubblicità a una cosa che evidentemente ho già comprato se no ora non la starei vedendo. Allora vai a pisciare un momento e quando torni, due minuti dopo, non si sa come il film è già iniziato da mezz’ora.

9) La Pubblicità Dove Stanno I Napoletani Che Pubblicizzano le Cose. Insomma qua dobbiamo capire che la cultura meridionale è sempre stata una cultura di prim’ordine; abbiamo avuto le prime scuole mediche, importanti università, splendide ville e monumenti e città d’arte, finissimi intellettuali, reti fognarie che ancora oggi resistono mentre Carla Bruni all’Eliseo hai voglia a cercare nu fetente ‘e bide’, ogni volta che cacava si doveva fare la doccia dopo, e insomma com’è come non è ,ogni volta che sta una pubblicità di una pasta o di una salsa sta sempre un Pulecenella napoletano che accocchia figure di merda. Sarà colpa dei perfidi Piemontesi.

10) Amo’ Il Talefonooo Azz ma Stai Semp barricata Ndo’ Cess Ma Tieni La Sciorda? Amo’ Iamm Pazziavo Pronteeee Come Dito? Ah Come No Volentieri Amo’ Mi Fanno L’Intervista! Eh O Tg1 Mo’ Ma Ti Si’ Cacata ‘O Cerviell’ ? No Dice Che E’ Una Cosa Della Pubblicità Come? No Non La Vediamo Assai La Pubblicità Però Aspettate Io Tengo A Mia Cognata Che Si Chiava A Uno Che Monta I Cartelloni Per Mezzo Alla Strada Va Bene Lo Stesso? Come? Volete Il Numero DI Mia Cognata? Vabbuo’ Chiedete In Giro Quello Lo Sanno Tutti Amo’ Ia’ Stavo Pazziando Ia’ Comm Si’ Permalosa Tu E Chella Granda Zoccola ‘E Soreta. Tenetevela buona, la cognata zoccola: è così che si fanno le carriere belle in pubblicità.

 



6 Commenti

  1. barnabo

    e, per citare un vecchissimo covatta, la pubblicità dell’assorbente a ora di pranzo? :-)

  2. klaudione

    …e quella degli assorbenti all’ora di pranzo? quella dei lassatividigestiviadesivi? quella dei prodotti dimagranti? quelle delle banche? nono, nn ci siamo! sei stato sobrio e moderato, oggi! il clima delle larghe intese sta contagiando anche te eh? huhu

  3. lupina

    quelle che dite voi sono battute già fatte centomila volta, queste no, vualà

  4. nella pubblicità dei film italiani e francesci hai dimenticato una cosa fondamentale: i 92 frame di scena di sesso in cui di solito si vede l’uomo che prende una donna a colpi di bacìno manco fósse un quarto di bue, oppure una donna che sta sopra l’uomo come se stesse giocando al toro meccanico

    • (tra l’altro, per il sommo dispiacere di chi (tutti) era andato a vedere il film solo per la scena di sesso, i 92 frame del trailer si riveleranno essere una scena tagliata oppure al massimo tutti e soli i frame di sesso di tutto il film)