Cervellicidio.

Se mi conoscete un po’ sapete bene che quando sento le parole quote rosa o femminicidio come minimo mi faccio afferrare per pazzo, per questo non ne parlo quanto vorrei (dove quanto vorrei  leggasi me che urlo per strada in mutande minacciando i passanti con un coltellaccio). Così stamattina, quando ho letto che Alfano annuncia, nel prossimo consiglio dei ministri, un piano contro il femminicidio, mi sono meravigliato sinceramente di non trovare mezza città in mutande a urlare per strada brandendo coltellacci. Prima di tutto, se c’è un piano, posso solo immaginare cosa possa essere un piano escogitato e organizzato da Alfano, e poi, fatemi capire, un piano? Ma che è, la Spectre? Cioè, in capa a questi c’è un pazzo vestito in lamè che sulla sua poltrona girevole da una base sottomarina, accarezzando un gatto, sibila troppo tardi, mr. Bond, oggi commetteremo un altro femminicidio? Ma voi veramente fate? E sentiamo, qual’è questo piano? Mettere del bromuro nel caffè di tutti i maschi d’Italia? Farci pedinare tutti? No? Ah, allora inasprite le pene, giusto. Certo, perché uccidere una donna è più grave che uccidere un uomo, complimenti ai razzisti. E allora? Dice, ma le donne che vengono minacciate vanno in questura e nessuno se le incula. Vero, ma non perché sono femmine; se in questura ci vado io e dico che c’è un matto che mi minaccia, ottengo lo stesso trattamento, non è che i carabinieri mi danno la scorta solo perché sono maschio. Quindi, o levate le scorte ai politici e ai vip e le date alle donne e agli uomini minacciati (sinceramente non capisco perché la mia vita valga meno di quella di una qualsiasi femmina) oppure assumete più agenti. Ma non avete i soldi perché dovete fare le missioni di pace coi mitra. Ripeto, e allora? E ALLORA?

E allora, direte, bisogna intervenire a più livelli. Che per voi significa organizzare nelle scuole una bella serie di conferenze coatte di vecchie femministe ricche da arricchire vieppiù, una bella e costosissima campagna radio stampa e tv con delle vecchie snoq ricche da arricchire vieppiù. Bene. Così quello che vuole sgozzare la moglie vede lo spot tv con la vecchia racchia ricca e  dice ah ma pensa, uccidere è sbagliato, adesso a mia moglie non la sgozzo più, anzi quasi quasi le regalo dei fiori e una copia di Dalla parte delle bambine.

Siete una banda di sciemi e mentre voi vi fate belli con la parola femminicidio le femmine continuano a morire. Vi ricordate Divorzio all’italiana? Mastroianni progetta di uccidere la moglie perché sa che esiste una cosa che si chiama delitto d’onore, e sa che se la caverà con poco; il cosiddetto delitto d’onore, però, non venne poi sconfitto (sempre relativamente) dallo Stato. Anzi, lo Stato era ben contento di averlo: furono le dinamiche interne alla società che cambiava, il femminismo, il 68, ad averla(sempre relativamente) sul delitto d’onore. Così come lo Stato amava vietare il divorzio e l’aborto, con l’avallo di Santa Romana Chiesa. Nessuno, allora, fu così cretino da delegare ai politici che andavano a messa il problema; si lottò, e si vinse, ma nessuno andò a chiedere a Fanfani se cortesemente poteva occuparsene lui. Per dire, nei collettivi femministi nessuno si sognava di interpellare la nipote di Mussolini o l’avvocato di Andreotti.

E per questo si vinceva.

Ora, ve lo dico io come si risolve la questione femminicidio. Primo: cacciare via gli antiabortisti e i papisti da qualsiasi organizzazione di sinistra: con le serpi in seno non si va da nessuna parte. Secondo: tutti i centri sociali d’Italia, invece di organizzare laboratori di teatro fatto e di clownerie e baretti abusivi, organizzino un bel servizio scorte: tu vai lì, presenti la denuncia dei carabinieri e a turno, due o tre persone ti aiutano e  ti seguono, ti scortano, quando ne hai più bisogno. Se si fa una cosa così, io mi offro volontario. Subito. Oggi. Dice, ma sono disarmati: beh, in genere, se non ti minaccia Cosa Nostra, tre persone, anche disarmate, sono un valido deterrente. Così si faceva una volta, e così bisogna fare adesso. Se aspettate che ve lo faccia Alfano questo bel servizio, o la Santanché, in quanto donna, state veramente con i cazzi, come si dice. Cominciate a levarvi le serpi dal seno, smettetela di far arricchire i ricchi de sinistra sulle sciagure umane e familiari, poi ne riparliamo. Se poi vi interessa indignarvi leggendo il giornale e affidare la sorte delle donne ai fasci, agli antiabortisti, ai medici obiettori, a quelli che candidano quelle col ciclicio, beh, questo è un altro discorso, e una parola per voi ce l’ho anch’io.

E non è femminicidio.

 



9 Commenti

  1. Bernardo Cap

    La sinistra farebbe come dici tu, la destra forse inasprirebbe le pene e robe così. I mariuoli invece fanno i piani e le task forceseses.

  2. andugolio

    Mi ricordo ancora i corsi di tammorra fatti a officina 99 e tenuti da ‘o lione.

  3. kzm

    Facciamo un esempio. Consideriamo l’idea del servizio di “scorta” che suggerisci possano fare i centri sociali. Forse ciò si ispira a un’idea che può piacermi, ovvero che nei centri sociali si esprima una solidarietà attiva tra soggetti deboli ai margini della società. Questo credo sia uno dei principi ispiratori delle esperienze dei centri sociali (che tra l’altro sono tanti e diversi, e non mi pare il caso di presentarli come mere discoteche a basso prezzo — ruolo comunque di una certa utilità). Nel momento in cui una spontanea (e presumibilmente richiesta) offerta di aiuto diventa qualcosa di organizzato e sistematico, allora mi cominciano a venire dei ragionevoli dubbi. Mi viene il dubbio che il servizio di “scorta autogestita” possa assumere caratteri paternalistici e autoritari — in sostituzione del ruolo paternalistico e autoritario a cui lo Stato, tramite polizia e carabinieri, è venuto meno. La domanda come sempre è “chi difenderà la donzella da chi si è assunto il compito di difenderla?”. Ovviamente c’è una sola risposta possibile a questa domanda, la donzella si deve difendere da sola. Il che non vuol dire che la solidarietà non sia una cosa fondamentale, ma piuttosto che la solidarietà e la fratellanza/sorellanza sono cosa ben diverse dal paternalismo. Ecco, questo mi pare un discreto esempio di un’idea buona che potrebbe essere declinata in modo pessimo. Forse qualcosa di simile è successo con il termine “femminicidio” che ti provoca l’orticaria, e con buone ragioni. Io ho incontrato per la prima volta questo concetto qualche anno fa, prima che avesse accesso alla colonna destra di repubblica.it. In base alla mia modesta comprensione, femminicidio è un omicidio che avviene per un motivo ben specifico. Ci sono gli omicidi che avvengono per rapina, per vendetta, omicidi politici, etc, il che non vuol dire di per sé che una categoria di omicidio sia più grave di altre. Il femminicidio è quando la vittima viene uccisa in quanto essa gioca un certo ruolo nel rapporto trai generi. Per motivi storici, quello che avviene dalle nostre parti è che una donna possa venir uccisa per un movente che si può ricondurre al fatto che in quanto donna la nostra società le riconosce un determinato ruolo. (E quindi non è che ogni volta che un maschio ammazza una femmina debba trattarsi di femminicidio.) Ciò detto, il carnefice non è detto che sia un uomo, e allargando un po’ gli orizzonti anche la vittima non è detto che sia donna. Notare questa cosa è fondamentale, perché ci fa riflettere sui ruoli di genere, ci mette in discussione. Vedere un problema che prima non si vedeva ha la sua innegabile importanza. Poi è successo, non so bene come ma è una dinamica che accade spesso (e credo che i papisti e gli antiabortisti hanno giocato il loro sporco ruolo), che questa idea buona è andata a finire nelle mani sbagliate, e poco ci è voluto che la cosa prendesse una brutta piega. Ecco che adesso si invocano i “piani”, le leggi speciali, le punizioni esemplari. Ecco che si dà una risposta autoritaria alla domanda posta più che ragionevole posta dal femminicidio.

    • amlo

      ma infatti mica ho detto che lod evef are il pricipe azzurro. le donne lo possono fare benissimo da sole. per come la vedo io, è meglio donne E uomini

  4. Carmine

    Credo che con tracimare, celodurismo, paninoteca, calciopoli ecc. ecc. “femminicidio” sia il termine più stupido e inutile mai inventato (assieme a “girotondino”) e ripetuto a pappagallo dai giornalisti dei quali riflette tutta la volgarità e la stupidità di quell’ambiente al quale appertengo dal 1991. Non è un discorso di purezza della lingua (i neologismi esistono e possono essere efficaci come quello che hai usato per dare un titolo al tuo intervento), ma è che le redazioni parlano con un vocabolario di pochissime parole e fanno i testi dei servizi seduti al Pc consultando Wikipedia. Senza contare sempre le stesse definizioni per cose diverse: l’immigrato sbarca sempre nella “Terra promessa”, il viaggio è sempre “della speranza”, il calciatore è sempre “devastante” e via dicendo. Anche questo è cervellicidio.

  5. barbara

    Non so se fate dell’ironia o se siete proprio umanamente aridi? Il numero degli omicidi di donne sono socialmente e UMANAMENTE preoccupanti. Da qui l’urgenza di capire il fenomeno ed intervenire in maniera efficace, con pene più severe. Gli assassini sono spesso legati da vincoli affettivi con le vittime, ma la maggior parte sono solo rappresentanti del vostro stesso sesso con fissazioni patologiche e desideri di possesso morbosi. Vedo che si ironizza sul concetto di delitto d’onore: per caso siete dei nostalgici? Vi sentireste più coinvolti se queste donne fossero vostre sorelle, madri, figlie? O non ve ne fregherebbe un cazzo come adesso?

    • amlo

      Io capisco che quando uno non è molto intelligente ha difficoltà a LEGGERE, ma tu PRIMA DOVERE LEGGERE E POI SE TU CAPIRE, POTERE CACARE CAZZO. scrivi “si ironizza sul concetto di delitto d’onore”: ma fammi capire, hai bevuto? ti sei calata? ma quando mai, io dico ESATTAMENTE IL CONTRARIO. se fossi capace a mettere insieme quelle formichine chiamate lettere che unite formano quelle cose complicate chiamate parole, che poi a loro volta formano delle frasi, che vogliono esprimere dei concetti, manco capiresti. E questo si chiama sarcasmo.

    • Bufr

      Questo del ricorso al “vostro personale” (se fossero vostre sorelle ecc… ) dovrebbe essere aberrante, invece pare aberrante il contrario.
      Sarà poi colpa dei blockbuster? Mah?