Le Altre 10 Cose Da Mangiare E Bere Rovinate Dai Sciemi.

1) Il Vino Rovinato Dai Sciemi. Quando gli esseri umani non conoscevano l’esistenza del Pd, erano gente seria, e all’epeca inventarono il vino non per comportarsi come una manica di ricchioni imbecilli facendoselo pallottoliare in bocca per poi sputarlo e declamare una pletora di aggettivi uno più deficiente dell’altro, da saporoso a strutturato. Il vino è stato inventato per umbriacarsi e basta, e quando i mulini erano bianchi si divideva in Vino Comunemente Detto, cioè Rosso, in Vino Per Le Femmine Che Non Possono Fare A Vedere Che Si Bevono Il Vino Rosso, cioè Bianco, e Vino Per Rovinarti Le Occasioni Speciali, detto anche Schiumante Rosè. La prova che i Sciemi se la comandano è che oggi un dito coricato di vino va bevuto dentro a una coppa delle dimensioni di un silo, che è l’equivalente alcolico della puttanazza che gira da sola in un Hummer grande come un treno merci.

2) Il Gelato Rovinato Dai Sciemi. Il gelato, quando le genti possedevano un minimo di discernimento e ancora non era stato invento Crozza,  era uno snack arrefrescante diviso in Appapà Vuoi Il Cono?, in Appapà Volessi La Coppetta? e in Appapà Se Ti Inguacchi La Maglia Col Gelato Vedi Come Piglio E Te Lo Chiavo In Faccia. I gusti erano0 molteplici: c’era il Olimo’ (al limone) il Cafè (al caffè), la Nocciuola (detta lanucella) e poi la regina dei gelati, la Stracciatella, che stava pure un poco di cioccolata ma poca, perché il gelato al cioccolato allora faceva male, ma no perché faceva male, proprio perché tu ci sperivi appresso e ti dicevano NO per principio così ti impari poi vedi quando vai a fare il militare. Da quando comandano i Sciemi, il gelato deve avere pure il certificato antimafia, essere fatto con ghiaccio proveniente dagli iceberg de sinistra e con la carruba degli Appalachi. In compenso, fa schifo ar cazzo e sa di ghiaccio del congelatore quando lo sbrini.

3) La Pizza Rovinata Dai Sciemi. Non è che dovevano arrivare freschi freschi i Maya per farci capire che il mondo non solo sta per finire, ma lo sta facendo pure con una grande figura di merda. Se stava una cosa che non poteva essere rovinata era la pizza oi’, che una pizza buona la sanno fare tutti a parte quelli del Pd. Il problema è che prima hanno rovinato la pizza coi gusti, che una volta erano Muzzarella e Senza Muzzarella, quanto il fatto che gli Sciemi, quando si muovono per far danni, vanno in profondità, così i guasti che causano sono irreparabili. Quindi si sono concentrati sulle FARINE, usando quelle biologiche non lavorate e non raffinate, quindi mo ti tocca una bella pizza lievitata sei settimane in una cattedrale gotica della Normandia e con la merda di topo dentro. E meno male, perché almeno la merda di topo un sapore lo tiene.

4) L’Aceto Rovinato dagli Sciemi. Quando le galline ancora a Banderas lo schifavano giustamente, l’Aceto anche detto Acito, si divideva in Aceto e Non Te Lo Bere Che Quel Vino E’ Andato Ad Aceto Che Me Ne Fotte Io Me Lo Bevo Lo Stesso Mica So Ricchione. Oggi non sia mai ti viene in testa di chiedere scusate posso avere un poco di aceto da mettere sopra alla Nzalata (vedi punto 5) il cameriere fa prego signore si accomodi al tavolo degli Aceti e ti porta a un posto dove stanno seimila bottiglie con forme streuse tipo quelle dei profumi, a capa di criatura, a carrozzella, a baccante seminuda e ti chiedono un sovrapprezzo di tre euri per una cosa che ti brucia lo stomaco e manco ti piace.

5) L’Insalata Rovinata dai Sciemi. La tradizone gastronomica italiana non può prescindere da quasto piatto prezioso e salutare. L’Insalata, detta anche la Anzalata, fa parte di una grande categoria detta La Ricchezza Di Tavola, tipo l’acqua minerale, che la ordini per non far vedere che ti bevi solo tu un litro di vino e poi la lasci là intonsa. La Anzalata era composta di quattro foglie verdi, spesso sporche, che nessuno si mangiava e spesso girava in trattoria da tavolo a  tavolo, e che  il trattore manco te la metteva in conto, proprio per scuorno, che accompagnavano le tradizionali Cutalette o la superba Frittura Gamberi E Anellini. Da quando i Sciemi e le Femmine sono entrati nella stanza dei bottoni, la Anzalata è diventata una cosa che ha settantasei ingredienti diversi e verdure conosciute solo da alcuni pederasti professionisti.

6) Il Cappuccino Rovinato Dai Sciemi. Come vado a dimostrare in questo e nel punto seguente, a un certo punto i Sciemi, dopo aver rovinato la ristorazione pubblica e anche quella privata (con la complicità di quelle grandissime cesse delle italiche massaie), si sono accorti che potevano fare danni anche dentro ai Bars e si sono detti dai facciamolo, così intossichiamo la vita alla gente a cominciare delle sette di mattina, non aspettiamo fino a mezzogiorno. Hanno dunque cominciato dal cappuccino, introducendo il latte senza lattosio, il latte di crapa, il latte di soia, il latte di Chitevvivo, poi sono passati al cappuccio al ginseng con la schiuma di latte delattizzato e disegno di cuoricino che si trasforma in gattino tenerissimo se ci sputi sopra. Se chiedi un Cappuccino semplice spesso il barista non esista a chiamare le forze dell’ordine e a denunziarti alla locale procura.

7) Il Cornetto Rovinato Dai Sciemi. Noi anziani spesso indulgiamo a tenere lagrime, e al ricordo di quando, per fare la Colezione Al Bar, avevi ben tre opzioni: la Brioscia, che consisteva in una pagnotta di sei chili mal lievitata con un’altra pagnotta di sei chili, però misteriosamente più piccola, azzeccata sopra, il Curnetto Accrema, che consisteva in un cornetto con un chilo di crema che al primo morso cadeva a terra col temibile SPLAT che il guaglione del bar veniva a ripulire guardandoti storto, e il Curnetto Amammmellata, che fuori era freddo ma dentro stava la marmellata di albicocche a seicento gradi, che pure se te lo mangiavi alle sei di sera era ancora bollente e ti faceva bestemmiare the saints that go marchin’ in. Adesso lo Sciemo che possiede il Bar ti porta direttamente un menù con seicento nomi di dolci differenti che farà cuocere e lievitare nel microonde e che sapranno tutti, inevitabilmente, di sciorda. Però calda al punto giusto.

8 ) L’Antipasto Rovinato dai Sciemi. E torniamo alle meraviglie della ristorazione sciemica. Non paghi aver rovinato i primi e i secondi piatti, gli Sciemi, forti della loro preponderanza numerica, sono passati alla cosa più bella del pranzo fuori, vale e dire all’antipasto. Esso, quando le genti ragionavano e non esistevano i libri della Littizzetto, era una cosa che prima il cameriere diceva signori Mare o Terra? Poi dopo cinque minuti di appiccico finto tra i commensali, ilc ameriere diceva quello che diceva sempre vabbe’ signori faccio io una bella Pallaccentro Misto Mari E Terra, e ti portava in due minuti sette quintali di cocozzielli alla scapece, frittate, mulignane a fungetielli, insalata di purpo e cozzeche al gratè. Da quando comandano The Sciemos ti tocca un cucchiarino con dentro il grasso del salmone e la sfravecatura del pane del giorno e del tavolo prima. Però lo paghi il triplo, vuoi mettere.

9) Il Pane Rovinato Dai Sciemi. Una volta stavano le mamme naziste che ti dovevi mangiare sempre prima il pane rimasto e poi quello fresco, perché il pane NON SI BUTTA CHE E’ PECCATO, così finivi sempre per mangiarti il panino serreticcio del giorno prima. Tutto ciò non è nulla considerato quello che gli Sciemi sono riusciti a perpetrare ai danni dell’alimento più buono e più antico del mondo. A differenza di prima, che trovavi Il Pane A Felle, il Filone (ottimo per la Marenna di cui già parlammo) e per i palati più raffinati e le mamme meno naziste, addirittura il Panino, (per non parlare del leggendario Panino All’Uoglio, in voga tra i ricchissimi) adesso vendere il pane senza noci, aulive, opossum, peli di gatto, sale nero esoterico pare sia addirittura vietato dall’Unione Europea, noto covo internazionale di Sciemi.

10) Amo’ Manco te Lo Dico Che Risponto Ie Eh? Prrrronteeee? Chi Parle? Sì Casa Iovane Dito Dito Non Ve Ne Incaricate. Eh teniamo Una Prenotazione Pe Stasere veniamo Io E La Mia Signora Se Mai Avesse Asci’ Da Dentro Al Cesso Pardòn Gabinetto Ah COme Dito? La Prenotazione Non Va Bene? Sta Troppa gente? E Io Lo Sapevo Ma tengo L’Asso Per Dentro Alla Manica Ha Ha Ha Ha Detto Così Mia Cognata, La Sorella DI Mia Moglie Che Se Non Ci Fate Uscire Il Tavolo Stasera Si Va A Fare Una bella Chiacchierata Con Vostra Moglie. Vi Chiamate Gerardo Voi Sì? Ah Lo vedete Che Avere Una Cognata Zoccola Serve? Che quella le gente che litiga per andare al ristorante è come se i pesci si pigliassero a cazzotti per chi abbocca prima all’amo, ma d’altra parte questi sono tempi pei Sciemi, si sa.



17 Commenti

  1. Io non avrò capito nulla, e in qualità di deficiente integrale vengo giustamente bloccata dal titolare di questo blog anche su Twitter, ma chi è tanto sicuro di stare nel giusto dovrebbe correggere almeno il punto 4, dove indica “dagli” e non “dai”. 

    • amlo

      mi dispiace tanto, ma se credi che io ti abbia bloccato qui o su twitter, qualche dubbio sulla tua intelligenza mi viene. Poi, ripeto, è un pezzo COMICO, scritto con un linguaggio semidialettale, quindi riponi tranquillamente la matita rossa e blu. e ancora, se mi leggessi, capiresti che il primo ad essere preso per il culo nei miei pezzi sono io.

    • Andrea Breda

      Ma sarai mica la nipote della maestrina dalla penna rossa?!
      Andrea Breda

  2. Lidia

    Io lo trovo squisitamente divertente, una leggerezza nell’esprimere concetti che se fossero stati scritti tutto di un fiato da qualche critico gastronomico impettito?Sarebbe stato una palla leggerli. ;)  aa m so arregriat.

  3. Riderò a vita di questa meravigliosa immagine di un mondo che non solo sta finendo ma sta facendo anche una grande figura di merda! XD

  4. Sciema

    Se uno pensa che usare le farine non raffinate e le lunghe lievitazioni abbiano rovinato la pizza invece di finalmente salvarla, non è sciemo. E’ proprio cretino.

    • amlo

      vedo che hai colto lo spirito comico e ironico del pezzo, e ciò m’allieta. mi raccomando, continua così, prima o poi causerai una guerra di religione.

      • riccardo

        hahahahahahha ma come fai invece di ncazzarti a sparare un’altra battuta bellissima?! ok ho appena deciso, mi compro il tuo libro!! anche se ci soffro a darti dei soldi perchè sono ligure. come facciamo? me lo mandi tu? ti pago con paypal? contattami pure sulla mia email , ciauz
        rik

  5. Valentina

    Ho le lacrime agli occhi, non solo sei geniale nel far ridere ma hai usato il dizionario con cui io penso e questo mi ha commossa.

  6. velia

    oh la cosa meglia so’ popo i commenti. Me ne torno a casa carica di meraviglia.

  7. Marco Ferrari

    Io sto dall’altra parte dello stivale e non capisco niente, ma questo pezzo è un capolavoro. Come gli altri.

  8. Troppo una figata, m’aggià accattà o libbro.

  9. max

    1) Sul vino sono state dette più scemenze che sul punto g e sulla vita eterna. Il fatto di essere condannati alla vaghezza dev’essere frustante per il sommelier. Pensa che ce n’era uno che voleva far mettere sulle schede per la valutazione dei vini “sentori di sperma”.Â
    2) Consumato di preferenza alla stazione dei treni così guardavamo passare il regionale veloce che non fa fermate intermedie.
    6) E il maledetto cacao? E pure l’espresso ormai te lo fanno così ristretto che non lo puoi manco sniffare.

  10. Giordamas

    1) Sul vino hai contato una tal serie di scemità tipiche del babbasone di Salierne che di vini notoriamente non sa niente, che ho deciso che ti devo regalare almeno una cassa di Chardonnay, una di Pinot Nero di Pramaggiore, una di Pinot Grigio di Porcia, una di Tocai Bianco (detto anche Tai o Lison), una di Lacryma Christi Bianco, una di Traminer della Weinestrasse, una di Moscato delle Langhe, una di Falanghina, una di Malvasia delle Lipari, una del Trebbiano di Soave, una di Fiano d’Avellino, una di Greco di Tufo di Montefusco, una di Nebbiolo delle Langhe e una del principesco Coda di Volpe del Vesuvio. Poi volendo ci sarebbero i vari spumanti da prendere in considerazione.
    Per il resto, topp’abbell’!

  11. marco

    confesso che quando arriva il parente accuglitizzo dalla campagna colla bottiglia di vino che ti dice “questo è vino fatto coll’uva, mica colle cartine” me ne scappo perchè sennò me lo devo bere chessennozìbacienzsepiglcoller ma poi sto tre giorni colla panza in mano, perché il vino paesano sarà pure fatto coll’uva ma fa schifo al cazzo.