Perle Ai Puorci: Edoardo Inglese, L’Inglese per tutti.

Se volete sapere chi è Edoardo Inglese, ve lo dico subito. Avete presente quel posto nella vostra libreria dove, vicino ai libri che vi hanno regalato gli (o le) ex quando volevano far colpo su di voi per far sembrare che erano intelligenti? Bene, giusto di fianco avrete sicuramente i cd di Capossela. Bene, quello è il posto di Edoardo Inglese: non di fianco, proprio invece di. Questo, in un mondo perfetto. In questo mondo invece, voi siete una manica di fessi e non avete ancora di dischi di Edoardo; bòn, alla vostra stupidità non c’è rimedio, ma al fatto che non abbiate ancora i dischi forse sì. Non ho nominato Capossela invano: è perché Edoardo Inglese fa davvero quello che l’altro tenta di fare da una vita. Una musica strana, sbilenca, piena di ironia e di testosterone. E questo fatto l’ha sempre fregato, perché nello sciobbìzz ti devi scegliere un ruolo, una figurina, e lasciare che ai cretini arrivi arrivi un solo, singolo messaggio, il più chiaro possibile, qualcosa che si possano spendere durante un ape a base di spritz ar Pigneto.  Che so, cantante etnico, sciansonnier romanticone, vecchio scapestrato. Il fatto è che Edoardo Inglese invece è uno strano. Romantico ma non ricchione, maschio ma non rattuso, ama il rock e suona Kurt Weill.

E veniamo al disco. Io non sono un, né mi vogliono atteggiare a, critico musicale. Mi limito a consigliarvi quello che mi piace, e questo disco mi piace assai, e ve lo posso dire con certezza perché Edoardo Inglese è mio amico, e se il disco non era veramente bello non lo scrivevo, a rischio di esporlo a  figure di merda. Invece l’Inglese per tutti, e già dal titolo avete capito che capa di merda tiene quest’uomo qua, merita veramente. In questo periodo lo sto alternando al grande In Vino Veritas (e a Gilbert ‘O Sullivan, ma queste sono scuorni miei privati). Con Edoardo, i soliti compagni di letto, l’Original Slammer Band e gli Scaz, ma anche l’esule Simone Salvatori e Simone Perone e i British Bones. Pezzi belli, veramente, con bei testi e Edoardo che si lascia andare ai suoi giochi di parole (non nel senso di giochini, è proprio che lui s’incanta come un bambino davanti alle parole, è fatto così), e il sax di Pasticcio che ogni tanto arriva, scassa tutto e poi se ne va per i fatti suoi. Per farvi capire quanto m’è piaciuto, vi dico solo che c’è una cover di L’ultima luna di (CIAO) Lucio Dalla, e io non faccio skip sul lettore. Capito come?

 

per comprarvelo: scrivete a edoardo.inglese@gmail.com, oppure provate su facebook: https://www.facebook.com/edoardo.inglese. Per i romani, lo trovate alla libreria N’Importe Quoi, in the ghetto.



5 Commenti

  1. anduoglio

    Se nel cd ci sta pure la cover di criaturo, me lo accatto.

  2. Demart81

    Liberati dallo scuorno, dovresti piuttosto fare il billillo perché ti ascolti Alone Again.

  3. Giordamas

    E va bene, ti sei messo a parlare del presente buono. Bravo.

  4. anduoglio

    non sai camminare
    e ti pisci per cuollo
    ma ti rendi conto, non sai manco parlare
    criaturo

  5. Carmine

    Capossela secondo me ha un minimo di talento e non sarebbe neanche antipatico. E’ la gente che lo esalta e lo sopravvaluta enormemente che lo fa diventare insopportabile (vedi Sergio Cammariere, ecc. ecc.). Ad ulteriore esempio ultimamente sento parlare di Daniele Silvestri come fosse De Andrè per i testi e Battisti per le musiche…