Diario di bordo in 10 punti n°10.

Devo ringraziare un po’ di gente. I ragazzi del Rodaviva di Cava de’ Tirreni, gentili, signori, e che hanno aperto un locale che se stavo là mi mettevo a uso Barney da Boe; poi la mia amica Eleonora Lampis, signora scìc che ha organizzato il fattapposta con il consueto stile suo, e che come finivo il Campari e jeans me ne faceva apparire un altro in mano come per magia; Domenico Cosentino che è quello che è nonostante sia quello che è; un Elvis, che era ancora convinto di essere a Mercatello perché mesmerizzato da Isa Popa; i ricchioni del Leving. E soprattutto la vrancata di persone che mi hanno fatto l’onore (non scherzo e lo sapete) di essere presenti e che mi hanno confermato che magari, non tutto è perduto. Grazie mille e tiremm innanz.

1) Dolce e Gabbana restituiscono l’Ambrogino d’oro. Non era abbastanza tamarro.

2) Giustamente in Italia si discute del wi-fi libero nei bar quando il 99 per cento della gente ha il flat sul cellulare; con calma, accontenteremo anche le suffragette per il voto alle donne.

3) Il Papa va in Brasile. Non è dobbiamo soffrire solo noi italiani.

4) Il sindaco Marino fa ancora ste cose qua, che non ci casca più nessuno dal 1986. Adesso ci manca un sindaco che crede ai vampiri e poi stiamo apposto.

5) Il Pdl chiede una moratoria sui temi etici. Il Pd chiede tempo finché Civati non capisce cosa sono i temi etici, poi comunque vota sì.

6) Pare che il tema violenza domestica in prossimità di uscite di Cd vada di moda. Datemi un tenero cuccioletto da abbandonare quando uscirà il mio nuovo libro.

7) I sindaci sul nuovo aumento dell’Imu: «Sono tempi duri. È inutile nasconderlo ». E meno male che ce l’hanno detto, così la quarta bottiglia di Magnum di champagne magari non la ordiniamo.

8 ) Kate in ospedale, ma non per quello che volevo io.

9) L’angolo di Salierneeeeeee: se siete cazzi di trovare un bar aperto la domenica mattina me fate sape’.

10) La stampa italiana pare concordare sul fatto che nel periodo più caldo dell’anno sia in arrivo, stranamente, il caldo. Vado a disfare il Presepio, dunque.

A domani.



2 Commenti

  1. Antonio

    Che bellu presebbio.

  2. Grazie a te, piuttosto.