Il monopolio autoscapezzante.

Della acquisizione di Rizzoli da parte di Mondadori non me ne può fregare di meno. Dal punto di vista del lettore forte cambia pochissimo. I due grandi gruppi hanno sempre prodotto (date anche le dimensioni) un’enorme montagna di merda e alcuni libri francamente molto belli. Io so dove andarmi a cercare quelli belli, i miei amici pure: abbiamo tanta di quella roba buona da leggere e rileggere che non ci basterebbero sei vite. Per quanto ci riguarda, la produzione letteraria italiana potrebbe anche fermarsi qui (ovviamente includo anche la mia, di produzione letteraria). Quindi, sti gran cazzi di Mondazzoli.

Il fatto è che il problema non è di noi lettori (e per lettori non intendo quelli che leggono libri di merda, quelli sono dei trappani che non meritano di stare al mondo): il problema è loro. Di Mondazzoli.

Parliamoci chiaro: non si crea un gruppo così grande per sfizio, o per vanità. Lo si fa per avere una posizione di predominio (sia chiaro, legittima, nonostante il parere contrario di Franceschini). Il fatto è che dominare un mercato del voluttuario, del superfluo, e che tra l’altro è già in grossa crisi, una crisi che fa capo direttamente anche alle scelte sbagliate dei due ex rivali, ti mette nella posizione di distruggerti da solo. Una posizione dominante ti mette in condizioni di occupare militarmente le librerie, ma il fatto è che produrre libri non è come produrre energia elettrica o distribuire gas metano. Senza libri nuovi si campa alla grande e si risparmiano pure un sacco di soldi: prova un po’ a farlo col gas o con la luce: si campa uguale, ma di merda. Invece il mercato librario deve, se vuole resistere qualche altro anno, diversificarsi. Trovare sempre e solo gli stessi libri, dello stesso editore, che fa sempre le stesse scelte editoriali, farà fallire tutte le librerie. Sopravviveranno quelle che riusciranno a offrire una scelta vera, non lo stesso prodotto con packaging diverso. Le librerie diventeranno come le cartolibrerie, che hanno in vetrina gli ultimi bestseller, ma che non li vendono. Stanno lì a ingiallire in vetrina, gli angoli delle copertine raggrinziti come pizzette del giorno prima.

Il mercato è in crisi anche perché non c’è, di fatto, varietà, e questi non lo capiscono. Quanto durerebbe una pizzeria che facesse soltanto la quattro stagioni, e nove volte su dieci ti ci mettessero pure i carciofini marci?

Previsione facile facile: Amazon si frega le mani, perché Bezos vende tutto, mentre qui ci si attrezza per occupare manu militari dei posti in cui non entra più nessuno a parte qualche professoressa di lettere facente funzioni di vicepreside. Indovinate chi resta vivo?

Certo, è più facile se il tuo avversario si scapezza da solo.

 



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