Stronzology: la libertà ‘e chitemmuòrto.

Ci sono frasi che sono state inventate apposta per la bocca degli stronzi, che ti pare di vederli, con gli occhietti socchiusi e la faccia soddisfatta del mezzuomo e le labbrucce a buco di culo. La più clamorosa è la stronzerrima la tua libertà finisce dove comincia quella degli altri. Ora, io non so e manco voglio sapere chi ha scritto questa indegna cazzata, ma so che è morto (perché sono anzianotto e sento ripetere st’infamità da sempre), e mi consolo pensando che abbia fatto una brutta morte. Mai, e dico mai, ho sentito questa frase uscire dalla bocca di una persona seria: come tutti i luoghi comuni che analizziamo in Stronzology, per prima cosa rappresentano dei campanelli d’allarme. Uno che dice una cosa di queste sta lì, pronto, con gli occhi porcini, aspettando il momento in cui finalmente potrà chiavarvelo in culo. Dice, ma non è forse vero che le libertà si limitano a vicenda? Ma quando mai. Una volta uno mi ha detto, testuale, beh, perché vuoi limitare la mia libertà di fumarmi tutte le tue sigarette che hai lasciato sul tavolo? A niente a niente fossi fascista?

Il problema è che le cose, se le ripeti abbastanza spesso, perdono abbastanza senso da sembrare sensate.

Non è così. Le frasi come questa non significano un cazzo di buono. In un mondo perfetto forse non farebbero vomitare, ma in questo servono solo a giustificare gli stronzi. Non serve a niente dire allo stronzo: sì vabbuò, ma prima mettiamoci d’accordo su quello che si può o non si può fare: per carità diddìo. Non ci provate. Vi imbarchereste in una lunghissima discussione volta a mostrare alle genti quanto siate liberticidi, avari e poco propensi all’abbraccio universale con i vostri fratelli. Il che, tradotto, vuol dire che non acconsentite volentieri a farvi derubare, calunniare, insultare e,  nel caso, stuprare. Fateci caso: tutte le frasi che analizzeremo in Stronzology hanno questo tratto comune: hanno a che fare con voi. Nessuna di questi luoghi comuni è volto a far sì che lo stronzo se ne stia buono buono a casuccia sua, con i suoi stronzi genitori, i suoi stronzi amici, i suoi stronzissimi gatti e la sua stronzerrima fidanzata. Tutto quello che lo stronzo vuole è venire a rompere il cazzo a voi. Perché non dicono mai cose tipo quant’è bello starsene per i fatti propri? No, questi escono la mattina e poi, com’è come non è, indovina dove vanno a parare prima o poi? Esatto, da voi. Perché voi pensate che lo stronzo sia attratto da altri stronzi: il che è vero, ma si accoppiano solo quando devono moltiplicare il danno che vi possono infliggere. Un amico stronzo non vi presenterà mai una guagliona in gamba. Se vi va bene, vi porta a cena una tossica accovata che vi fotte i soldi della bolletta della luce e vi vomita sullo stereo. Perciò, ripeto, non vi infognate mai in una discussione con uno stronzo, quando sentite ‘ste cose. Lui lo sa che è un luogo comune, ma vi risponderà, embé? E’ un luogo comune, e allora.

L’unica è rispondergli che l’unico luogo comune che fa schifo come il suo è un cacatoio pubblico.



Un Commento

  1. Walai

    Non ho parole.
    Solo applausi.