L’astuto Ualters guarda lontano, verso il futuro.
Ma non sa di aver pestato una cacca di cane.
Ma non sa di aver pestato una cacca di cane.
Ieri l’astuto Ualters ha rilasciato due dichiarazioni di fuoco ai giornali, ma gli hanno detto richiami martedì che domenica e lunedì il giornale è solo sport e noi intervistiamo il presidente del Milan.
L’astuto Ualters ha appena scoperto, dopo averne fatto scorpacciata, che i torroncini allo Strega che gli ha spedito Mastella sono scaduti nel 1998.
L’astuto Ualters sta cominciando a stufarsi del fatto che, qualsiasi cosa lui decida, gli rispondano sempre aspetta che chiediamo prima a Massimo.
Durante la riunione della segreteria, tre giorni fa, l’astuto Ualters ha alzato la voce e ha detto qui comando io, e se non vi sta bene me ne vado.
L’astuto Ualters ripensa spesso al Natale scorso, quando, nel ricevere da lui in dono una guantiera di struffoli di Scaturchio, ha pensato ma guarda quant’è simpatico questo Villari.
Mentre è a colloquio col prevosto di San Martino All’Oglio, l’astuto Ualters sta in realtà cercando di ricordare se Flavia gli ha chiesto di comprare la pancetta o il guanciale.
Di libri, lo sapete, non ne parlo più, perché mi rode il culo che io ve li dico poi voi ve li chiavate su Anobbi e fate i bucchinielli quando in realtà poi di vostro vi leggete solo Coeglio e Camiglieri. Però due eccezioni le fo: prima, un classico, questo. Poi, uno che dovrebbe vendere [...]
Sono tre notti, da quando si è accorto che PD è l’acronimo di una bestemmia, che l’astuto Ualters dorme malissimo.
L’altro giorno l’astuto Ualters ha bussato per tre ore alla sede del suo partito ma nessuno gli ha aperto.
Proprio non si capacita del fatto che ogni volta che ordina un toast provola e prosciutto, il barista della buvette gli porta un tramezzino gamberetti e rucola, e poi si mette a ridere.
L’astuto Ualters ha il tremendo sospetto che, nel caffé che gli offrono nella sezione storica che fu del PCI, ci sputino dentro.
Anche dopo che Latorre si era fatto beccare per la seicentesima volta, l’astuto Ualters non riusciva a capacitarsi del perché tutti lo scherzassero.
Il libro esce domani, e per un pugno di 15 euri potete farlo vostro, coronando così il sogno di una vita. Nel frattanto, anche Fanofunny partecipa allo scoppiettante battage pubblicitario, come non se ne vedevano dai tempi di Caporetto. Altre notizie seguiranno: nel tramente vi informo che la presentazione è fissata il 3 dicembre alle [...]
Ieri ho visto un corteo della mia vecchia università contro la Gelmini. E’ stato bello vedere sfilare gli studenti con i miei ex professori. E le loro mogli, i loro figli, le fidanzate dei figli, gli amici loro e dei figli, alcuni figliastri e amanti varie. Tutti professori associati.
Recentemente, spulciando in rete, ho sgamato che una persona abbastanza in vista, che passa per uno stinco di santo, molto probabilmente è un furfantello. Ho letto, pesato, analizzato e sono arrivato a una mia conclusione, che non sto qui a dirvi. Il fatto è che ci sono riuscito ignorando i media tradizionali, anzi tappandomi le [...]
Sempre meno gente compra, legge e crede ai giornali. E all’Unità cambiano direttore e fanno rotta verso lidi veltroniani. Sempre meno gente guarda la televisione e il PD ne fonda ben due. Qualcosa vorrà dire. Comunque, con ‘sti qua è veramente troppo facile, roba da Forattini.
Tra pochi giorni esce in libreria Carognate di Natale. Ora, io so che i miei lettori maschi in libreria ci vanno solo a vedere se possono rimorchiare fuorisede calabresi puzzolenti come provoloni, e le lettrici femmine, anche non calabresi, ci vanno solo per far sentire come puzzano di provolone, ma. Ma il libro è bello, [...]
Gli Stati Uniti sono il luogo dove tutto può accadere, ha dichiarato il Presidente eletto. Si vede che non ha visto la Gelmini ministro e Polito direttore di un giornale finanziato dallo stato.
autocrìtica [auto'kritika], s.f., Feroce analisi di sé che culmina, generalmente, nello scoprire quanto sono stronzi gli altri.
Siccome che i studenti son facinorosi e facinoroseggiano, noi non potevamo che appoggiarli. Qui trovate delle vigne tanto carucce da ritagliare.
Un uomo che non è disposto a morire per le sue idee ha capito che c’è già un intellettuale di sinistra pronto a fregargliele.
E’ un po’ di tempo che non puoi più criticare nessuno: perché se lo fai vuol dire che rosichi. Solo questa ci mancava. Non puoi dire, per esempio, che uno scrittore scopiazza, perché vende più di te, e allora rosichi. Che un cantante non sa cantare perché lui cià le fans e tu no, e [...]
Quando vuoi essere rispettato per quello che ti entra nel culo e te ne fotti delle stronzate che ti escono dalla bocca. * è una citazione, ma schiatterete prima che vi dica di che si tratta.
Per avere successo nella vita non è necessario essere stronzi. E’ indispensabile.
Allora, la mattina un mezzo pompelmo, a mezzodì merluzzetto, la sera due canapé. Se non esageri coi maraschini e i rosoli fatti in casa dal Bondi in due mesi diventi uguale a me.
Poi si scoprì che lei faceva i bucchini.
Solo che, per scoprirlo, dovettero tagliargli la gola.
Ah, guardi, come li tinge la Gianna non se ne accorge nessuno!
Ma una vecchia zia di Cantù, che ne possedeva uno in tredici pollici, gli disse che il televisore non mordeva mica.
Ma in realtà il vedremo del famoso attore non sembrava sincero.
Giuseppe Novello; il testo della vignetta è: Io poi vi dirò francamente che questo ritratto della povera mamma non l’ho mai trovato somigliante. La didascalia recita: OFFRONO NOVANTAMILA. Ci pensavo stamattina, leggendo che Fiorello critica la qualità della televisione. Poi esce di casa e gira lo spot in cui dice ciatto Silvestro.
Che poi se uno si deve ridurre a questa maniera, è meglio che muore.
Ogni tanto si sente odore di inculata, per cui: si ricorda al gentile pubblico che il termine Squillina, riferito alle ragazzine che vanno facendo casino, NON E’ di dominio pubblico. Se andate in giro a domandare cos’è una Squillina, la gente non lo sa. Così come per il termine Nubiano (Cfr. vecchi post), riferito allo [...]
Non dite che non ci provo. Mi sono fatto il segno della croce e mi sono preparato a vedere Fine pena mai, che i critici italiani avevano osannato. Ho resistito per un po’, poi il personaggio interpretato da Claudio Santamaria si è proclamato apostolo dello sballo (APOSTOLO DELLO SBALLO, testuale) e ho vomitato. Pensavo che [...]
Le ultime parole fumose