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De senectute.

Sarà l’età che avanza, ma ho nostalgia di quando per fare l’intellettuale di sinistra o il ministro dovevi almeno saper scrivere soqquadro e gheriglio.

Tra il sette e il nove.

Si era riaperta da pochi giorni la federazione dell’urbe e i nuovi fascisti cominciavano a circolare per la città chiusi in certe tute azzurre a chiusura lampo, assetati di vendetta e ansiosi di rifarsi della paura che avevano avuto il 25 luglio. Questi nuovi fascisti erano venuti fuori dal peggior elemento del vecchio fascismo. Pregiudicati, [...]

Gnegnegnegnegne.

Assafa’. E’ uscito un disco meraviglioso e io, fedele alla mia nuova linea, non vi dico di che disco sto parlando. Tanto chi lo doveva sapere già lo sa, chi non lo sa se ne torna da Intimissimi a sentire la radio.

Politìc estèrs.

Lo dico prima così poi non cacate il cazzo: questo blog appoggia endosiasticamente la campagna presidenziale del senatore John McCain.

What if.

Magari non è la gente, che rosica; magari vi rode il culo perché in fondo lo sapete bene, di essere delle merdine.

Merde.

Ho cancellato il mio account anobii. Trovateveli da soli i libri buoni, che tanto siete nati per leggervi a Camilleri.

Modi per capire quando uno è diventato strunzo.

6. Le fotografie. Il strunzo, ben conscio di essere sempre stato un celardo e di aver chiavato meno di una lavastoglie, appena ne ha un poco di bene, se ne va subito di capa e si fa fotografare in pose improbabili: da corsaro dei caraibi, da calciatore, da pensatore assorto. Il tutto con l’unico risultato [...]

Modi per capire quando uno è diventato strunzo.

5. In mancanza di leggi precise, possiamo affermare che il strunzo segue, più o meno, la prima legge di Moore. Per cui, parafrasandola, affermeremo senz’altro che: La stronzaggine dello strunzo, e le merdate da esso perpetrate, raddoppiano ogni 18 mesi. Da cui segue purtroppo che Il numero dei strunzi raddoppia ogni 18  mesi.

Modi per capire quando uno è diventato strunzo.

4. The strunz, siccome per un periodo è stato quasi una persona normale, ha la tendenza a rileggere il passato in chiave post-stronza; per esempio, se nel passato gli avete dato una mano in qualcosa, lui se uscirà con eh, se non c’ero io, quella volta, eh?

Modi per capire quando uno è diventato strunzo.

3. Il strunzo in questione manifesterà improvvise competenze in campi nei quali non ha mai capito un beneamato cazzo di niente. Speleologia, pallone, architettura, cucina balcanica: nulla si salva. Il grado di strunzità raggiunto sarà maggiore quanto più convinto sarà il tono con il quale spara cazzate (incipit preferito: Maaa, guardi….).

Modi per capire quando uno è diventato strunzo.

2. Col passare del tempo, il neostrunzo comincia a frequentare quasi unicamente il gruppo  che la scuola di Francoforte definisce come una mappata di strunzi. La suddetta legge è solo uno sviluppo della prima legge di Hauptmann, che recita gli aucielli si apparano all’aria, gli strunzi si apparano in terra.

Modi per capire quando uno è diventato strunzo.

1. Il soggetto in questione perde immediatamente il senso dell’umorismo; lo sostituisce quasi immediatamente con una sorta di spiritosaggine acida nota, nel mondo normale, col nome scientifico di che cazz’ si ride, chillu strunzo?

Youstrunz.

Vediamo un po’. Io me ne sto casa mia a sentirmi Folsom Prison Blues. Nel frattempo qualcuno lancia Youdem, la tv del PD. Mai vinto tanto facilmente la gara a chi è meno strunzo.

Vi ci sapete mettere, eh?

Sarà perché sono uno stronzo, ma sono convinto che se il padre di Eluana Englaro, invece del gentiluomo garbato che si ritrova ad essere, fosse stato un tipo manesco e propenso ad andare in giro armato di bastone, i parlamentari farebbero molto, ma molto meno i buffoni sulle questioni morali di questa capocchia del cazzo.

Domani smetto.

Ci sono decisioni che, quando le prendi, dici e che cazzo stavo aspettando finemmò? Dice, hai smesso di fumare? Nx. Da domani smetto di comprare il giornale: non vi dico quale, ma si capisce. Comprarlo era diventata una questione d’inerzia, tu esci, fai due chiacchiere col giornalaio e ti accatti il giornale: e lì, sbagli. [...]

Che?

Potrei sbagliarmi, ma ieri, mentre guardavo La ragazza del lago (che ha abbondantemente surclassato perfino Un amore, del mitico Tavarelli), mi è sembrato di assistere alla seguente scena: il commissario (indovinate chi era) che interrogava un sospetto a proposito di certi cd, dicendo: Cosa voleva farne di quei dischi? CANCELLARLI?. Ora, io lo so che [...]

Scusate, abitualmente frequento i camorristi.

A questo punto, stare con il Partito Democratico non è più un fatto di destra-sinistra, riformisti-rivoluzionari, onesti-disonesti: no. E’ questione di quanta voglia tieni di fare un paio di figure di merda al giorno.

Soccer girl.

The end.

Fino a ieri non riuscivo a capire perché tanti cazzoni andassero a votare Veltroni e Rutelli; poi ieri ho visto il Divo. E ora so. *che dirti, Emanue’. Il film è affascinante come Lusetti  e ben scritto come i discorsi di Rutelli.

Digest.

M.me Betancourt.

Libera da poche ore e già mi sta sul cazzo.

Schadenfreude.

Peppèpeppepeeeeè Peppèpeppepeeeeè Peppèpeppepeeeeè pe pèèèèèèèèèèèèèèèèè.

Un fatto di solidarietà.

Addio Elvis.

Prima o poi capita a tutti. Ragazzi, il Re è morto. Sparito, andato. Mai più draghi spaziali ne’ gallinielli, addio sburro, non più fidanzati maschio e maschio. Adesso, Marziano ha preso il posto, la mattina si sveglia e va a faticare. Sono cazzi, mica no.

Compagni dai campi e dalle estetiste.

Stabilito che Berlusconi se ne passa per il cazzo di Veltroni ed è invece terrorizzato dalla Troise, mi chiedo cosa aspettino i volpacchiotti del PD a eleggerla segretario.

Guidoooo!

Spiagge libbere.

Da una conversazione in spiaggia, raccontata da Marziano: E che ci volete fare giuvino’, non ci stanno più i valori di una volta. Oggi, pure se fate un’estorsione, quelli a niente a niente pigliano e vi vanno a denunciare: mica è più come una volta che ci stava ‘o rispetto, eh?

Squillino uicchenz.

Vai così che sei solo.

Sabato: Veltroni scopre che Berlusconi si comporta esattamente come si è sempre comportato, si stupisce ed esclama: il dialogo è compromesso. Domenica: Veltroni, in gita al mare con Rutelli e Bettini, scopre che facendosi il bagno con la borsa dei panini al tonno, essi si bagnano, ed esclama: la merenda è compromessa.

Toppabbella.

Giaaassz

Quando ero giovine, la persona più temibile che potevi incontrare era l’appassionato di gezz, che lui, siccome che era appassionato di gezz, diceva giaassz. Dotato di cultura enciclopedica, chiacchierare di musica con lui era insieme un tormento e un godimento; stavi ore e ore a ripassare date e formazioni. Oddio, ma McCoy Tyner in Olè [...]

Volevo essere un Bobby Solo.

La notizia è che l’ipernerd si è rimesso a scrivere, e ha scritto il solito capolavoro; magari un giorno ci rimette in rete il suo capovaloro giovinile, Salverò il mondo. Nel frattanto, facciamo che ci accontentiamo; la subnotizia è che ho provato a usare muxtape, perché veder cacare venir la voglia, ma mi fa i [...]

Aiccànn!

Parte oggi la serie delle strip di Squillino, scritta da me e da Gianfranco e disegnata dall’accidioso Perrotto. In questa prima viene anche introdotto il Nubiano per eccellenza: Guido. Godete, bestiole.

E la Melandri a festeggiare la sconfitta.

L’Italia ieri ha giocato talmente di merda che pareva allenata da Veltroni; anzi no, che Veltroni metteva Bettini mediano, la Madia in porta e ne beccava settanta.

Intercettatevi a codesto.

E’ che se uno vuole essere certo che la moglie non torni a casa carica come un otre pieno di sburro, farla intercettare non basta: bisogna non sposarsi le puttane.

I ricchi sì che sanno vivere.

Ma dico io: convegno dei giovani industriali. Auto blu, rolex, abiti firmati. Miliardi di euri stipati in una sala. Però, sul palco, quaranta gradi, umidità al novanta per cento. Morale: al piccoletto gli è preso lo sturbo. Un condizionatore cinese da duecento euri, no? E al rinfresco che vi siete mangiati, caviale beluga su pane [...]