In difesa di Carofiglio.

Ve lo riassumo così non vi fate le palle più del necessario, e soprattutto capite, perché se leggete l’articolo di oggi sul giornale diretto da Ciccio di Nonna Papera non capite un cazzo manco pagati. Dunque: Carofiglio non vince lo Strega, perché lo vince Piperno col suo libro Inseparabili (che come dice Marziano, parla di due gemelli che si scapezzano, come il film di Cronenberg, però si chiama uguale al film di Cronenberg), e davanti all’aitante magistrato arriva pure tale Trevi, il cui editor (che bella parola, editor, quanto me piasce), il celeberrimo Ostuni si piglia una collera mai vista e su Facebook chiama scribacchino a Carofiglio e dice che in sostanza il libro del senatore farebbe cacare.

E Carofiglio che fa? Lo querela.

Non l’avesse fatto mai, poro senatore mio. Subito parte l’appello la raccolta firme e stamattina pure er flash mob, ovviamente de curtura, cioè davanti ar commissariato der commissario Ingravallo, roba che manco ar Teatrovalleoccupato. Eppure mica è la prima volta che si querela. Per dire, c’è un famoso autore che non nomino che querela la qualunque, eppure nessuno fiata.

Il problema è che Carofiglio ha querelato uno del suo stesso mazzo di carte, e questo, cari miei, non si fa. Come diceva la buonanima, queste cose si sono fatte sempre alle spalle, mai in faccia all’interessato. Ora, per quanto mi riguarda, ha ragione Carofiglio. E’ vero, è ricco e famoso, ma, per dire, non ha mica querelato me, che sono uno sfessato: in questo caso, più che una querela, sarebbe stata un’aggressione. Carofiglio, anche ammesso che io dica di di lui e dei suoi libri le stesse cose che ha detto Ostuni, potrebbe distruggermi dalle pagine dei quotidiani di tutta Europa, dalle televisioni di tutto il Regno e dai giornali di mezzo mondo. Se querelasse uno come me sarebbe uno stronzo. Lui, invece, se l’è presa con un pari grado: un poeta, un editor che porta un suo autore ad arrivare davanti al potentissimo Carofiglio al premio Strega. Uno della sua stessa categoria, pugilisticamente parlando. Ed è esattamente questo che non gli viene perdonato. Intendiamoci, liberi di difendere Ostuni, per carità, ma io mi chiedo sempre dove sono questi grafomani degli appelli quando qualcuno di loro ruba il lavoro altrui o lo plagia. Dove sono quando libri di merda ottengono recensioni sconsideratamente entusiaste? Dove sono quando la cultura italiana fa, per i noti motivi, la fine della botta a muro? E perché non difendono anche i poveri cristi che dagli autori famosi vengono derubati quotidianamente? Mi gioco i coglioni che se Carofiglio avesse querelato me, sarebbero tutti lì a firmare un appello di sostegno al senatore.

Ma come diceva uno meglio di me, ce dovevate ariva’ ar papa de transizione. Semo stati vent’anni a magna’ peperini pe’ passa’ da stronzi, ma alla fine i cardinali hanno cominciato a sbranarsi tra di loro.

Sarò un uomo di merda, ma la cosa non mi dispiace. Avrei preferito un bel catfight tra Belladonna e Nina Hartley, ma mi accontento lo stesso.

Annamo riga’! MENATEVEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!



4 Commenti

  1. Beh, io pure avrei preferito un’anal insertion di un camion dentro Belladonna. Ma a sfregio, perché Belladonna va premiata tal quale.

    Zì ‘Ntonio.

  2. Amlo, oggi stavi a Piazzale Dunant con una maglietta nera e gialla e gli occhiali da sole a chiavariello?

  3. ih che piazzale Dunant a chiavariello.