I 10 Altri Peggio Ristoranti.

1) Il Giapponese Quello Buono. Parliamoci chiaro: i ristoranti giapponesi in Italia ci esistono da svariate migliaia di anni (cfr.il povero Pierugo) , ma a parte qualche modella anoressica, qualche modello ricchione e qualche scemo di passaggio, non se li è mai inculati nessuno. Poi, un bel giorno, si sono svegliate le femmine e hanno fatto uaaa toppabbello il ristorante giapponese e vualà, adesso in un ristorante Giapponese Quello Buono non si può più entrare se non si si prenota un lustro prima. Nel ristorante Giapponese Quello Buono si mangiano cose che se te le propone un ristorante italiano non solo gliele chiavano in faccia ma lo vanno pure a denunciare ai Nas e a Telefono Azzurro. Infatti se nel ristorante italiano vedono una cosa poco cotta, tipo il guanciale nella carbonara si mettono a strillare come ai disgraziati evocando ogni sorta di infezione batterica, nel ristorante Giapponese Quello Buono tutto è consentito, pure se portano a tavola un criaturo fresco ucciso. Se ti azzardi a dire che in fin dei conti il tempura non è che verdura fritta in pastella (perché hai voglia a dire, quello è), e pagarla duecento euro l’etto forse è un pochetto esagerato, ti accusano di essere un ignorante che quello il Giappone tiene una cultura millenaria e che i giapponesi fanno gli inchini mica come a te cafone di merda, pure se ti sei visto tutto Kurosawa in lingua originale e loro invece si pensano che Mao Tse Tung era giapponese.

2) Il Ristorante Giapponese Quello Pezzottato Dai Cinesi. I Cinesi non è che sono venuti in Italia perché gli piaceva il clima: è solo che si sono fatti il conto di quale nazione teneva la più alta percentuale di sciemi e com’è come non è, alla fine sono venuti tutti qua. Infatti, appena hanno capito che italiani gli era venuta la mania di farsi venire ogni tipo di ciglio di panza mangiando pesce crudo, l’ottanta per cento dei ristoranti cinesi così così si sono immediatamente trasformati nel Ristorante Giapponese Quello Pezzottato Dai Cinesi. Questo ristorante infatti deve la sua fortuna al fatto che l’italiano fa tanto il buffone lui e il politicamente corretto e sopra e sotto, poi non è cazzo di distinguere un cinese da un giapponese, cosa difficilissima più o meno come capire la differenza tra un siciliano olivastro, baffuto e gesticolante con la lupara sotto al braccio e un maestro di sci altoatesino e albino. Ma per l’italiano squelli alla fine sempre gialli sono, e quindi si fanno fottere dal fatto che invece di mangiarsi le veldule flitte si mangiano le veldule flitte uguale solo che sul menu si chiama tempura e costa tre volte tanto, e si bevono la stessa identica glappa di liso, solo adesso il cameriere cinese si è cambiato giacca e lo chiama sakè.

3) La Pizzeria De Quartiere. Si tratta di una normalissima pizzeria a volte anche slash trattoria, ma la sua particolarità è di essere quella col miglior rapporto qualità prezzo della zona, quindi è sempre strapiena di gente, e fin qui niente di male. Solo che la parola chiave è Quartiere, quindi se voi nel suddetto Quartiere contate come una cippa di cazzo, sentite a me, è meglio che ci andate solo il lunedì prima delle otto se no avete passato i guai vostri. Infatti, essendo la pizzeria sovrana della zona, essa fa anche le pizze da asporto, ma il forno uno è, e il pizzaiolo pure, quindi le pizze a portar via vanno in lista insieme a quelle al tavolo: e se voi, come ho appena detto, siete nuovi del quartiere, oppure siete vecchi ma non contate una mazza uguale, chiunque nella scala sociale venga prima di voi vedrà la sua pizza pronta prima della vostra che state lì al tavolo ad aspettare come a un cazzo all’erta. Il top lo si raggiunge quando l’allenatore della locale scuola calcio manda il guaglione più grosso a prendere le pizze per i suoi duecento alunni: potete stare là pure due giorni ad aspettare, ma mentre il forno manderà fuori cartocci fumanti a quelli più in alto di voi nella scala sociale, voi vi puzzerete dalla fame. E se ve ne andate dopo tre ore vi guardano pure storto.

4) Il Ristorante No, Signore. Si tratta di un normale ristorante che un bel giorno è stato rilevato da uno stronzo con manie di grandezza che l’ha trasformato nel temibile Ristorante No, Signore. Caratteristica di questo infame locale è che le pareti sono nere con quadri grigi, i piatti da portata sono neri e di due metri quadri, e l’amico ritardato che ti ci porta ti dice pure ah guarda più che un ristorante è un’esperienza papillare, e tu già li sei scemo che non lo scommi di sangue ma vabbe’, l’amico scemo lo teniamo tutti. E insomma venite servito da un cameriere con la parannanza nera e la camicia grigia che prima vi propone una cosa che si chiama Mondrian Experience, e quando vi arriva una matriciana e tu gli dici scusi sa ma questa è una fetente di matriciana, addo’ cazzo sta la Mondrian Experience ti dice NO, SIGNORE, è una matriciana destrutturata (solo che lui la pronuncia destruttureta), e ti spiega che per loro destruttureta vuol dire mettere la pasta bianca poi sopra la salsa e poi sopra il guanciale fritto a  parte  e la cipolla cruda in un piattino a parte: come al militare negli anni sessanta. Però poi vi portano il whisky a fine pasto (la grappa è cafona, l’amaro non sia mai) e quando gli dici neh coso, sto whisky sape di pisciazza lui ti risponde serafico NO, SIGNORE: è la fienagione.

5) Il Ristorante Multietnico De Sinistra. Si distingue dal Ristorante Etnico De Sinistra di cui abbiamo già narrato le gesta per due cose fondamentali: La prima è che costa settanta volte tanto, e la seconda è che costa settanta volte tanto perché una volte ogni due settimane passano lo straccio a terra e una volta al mese lavano pure le posate. Generalmente i camerieri sono tutti negri o marocchini e non parlano una cazza di parola di parola d’italiano e quindi ogni volta per prendere l’ordinazione deve arrivare una delle ragazze del baretto accluso per fare da interprete , solo che siccome sono de sinistra, l’unica interazione possibile che sono capaci di avere coi camerieri negri e marocchini è chiavarseli quando chiudono il locale, quindi va a finire che vi prendete voi l’ordine e scrivete sul taccuino in carta riciclata venti volte senza cloro e approvata personalmente dal subcomandante Marcos e dal segretario di Chavez. L’altra cosa in cui si distingue dal normale Ristorante Etnico De Sinistra è che riescono a dare al  semolino del giorno prima che vi serviranno freddo, almeno trenta nomi stronzi in trenta lingue diverse.

6) La Salumeria Di Una Volta. Anche questa invenzione si deve all’invasione dei maledettissimi canali tv dedicati alla gastronomia: in sostanza, trattasi di un locale fatto nello stile di una salumeria come i cretini sono convinti che fossero le salumerie di una volta, non ricordando che le salumerie di una volta facevano schifo al cazzo e la cosa più fresca che tenevano erano i mosconi che si dimenavano agonizzanti nelle strisce di carta moschicida appese al soffitto. Ci sta il banco salumi e i tavoli in legno con le briciole di quello che ha mangiato prima di voi. Vi portano prima una tavola di legno che chiamano Pane Fatto In Casa Da Noi, che però invece di sapere di legno sa di sciorda, e poi ordinate direttamente i salumi e i formaggi, che taglieranno tutti con lo spessore di una fiorentina, e voi non potete manco immaginare che schifo riesce a fare la mortadella quando una fetta è alta tre centimetri. Costa settanta euro a botta, ma è un’esperienza gastronomica pari solo a quando i vecchi si mangiano in piedi di nascosto le buste di affettati al discount.

7) Il Ristorante Senza. E’ il più amato dagli intellettuali italiani, da quando qualche cretino ha detto che scrivere è togliere, non mettere, hanno incominciato a fare i libri senza trama, senza dialoghi, senza grammatica e soprattutto senza scuorno. In pratica è un ristorante normale, e non costa neanche tanto, perciò vi fotte. Però voi ordinate la pasta al pomodoro perché dite vabbe’ mica saranno capaci di sbagliare pure la pasta con la salsa: e sbagliate voi, perché invece fa schifo, allora chiamate il cameriere (che frequenta la Holden) che vice eh signore la pasta è così perché è senza glutine. Non siete celiaco, nessuno dei clienti è celiaco, ma voi abbozzate e chiedete il pane: COL GLUTINE però. Lui fa certo, e vi porta il pane, che fa vomitare uguale. Voi dite scusa coso, ma il glutine ci sta? Lui risponde schifato certo, ma è senza lievito. Seguono a ruota la bistecchina senza carne e il vino che sa di fognatura perché è senza tannini, qualsiasi cosa voglia dire. L’unica consolazione è sapere che gli intellettuali italiani si fanno i soldi ma almeno mangiano di merda.

8 ) Il Ristorante Di Salierne. A differenza del Bar Di Salierne, il Ristorante Di Salierne è messo su anche con una certa parsimonia, diciamo che con un punto del Pil degli Usa ce la si fa pure, e si riconosce per il nome falsamente spiritoso, tipo Pastapazza o Ti Piace La Salsiccia?. Caratteristica peculiare della casa è l’estrema maleducazione, tipica di Salierne. Entri e stanno due camerieri che si fanno i cazzi loro nelle loro divise cucite personalmente da Stella Mc Cartney e tre cameriere zoccole puttane che parlano al telefono con l’iphone 7 creato appositamente dalla Apple solo per le cameriere dei locali di Salierne. Ti avvicini a un tavolo ma da lontano uno dei camerieri ti guarda brutto e fa cenno NO NO col dito e la faccia incazzata: ripetere l’operazione per tutti i tavoli finché lui non fa un cenno di schifatissimo assenso quando vi mettete in quello vicino al cesso. Due ore dopo che vi sbracciate vi porta il menu, un’altra ora per prendere le ordinazioni che a Salierne significa ah no, questo non c’è oppure non so non sono cazzi miei, dovrei chieder in cucina ma mi caco veramente troppo il cazzo. Alla fine vi portano qualcosa che somiglia a una pizza, però cruda e fredda e ci mettono sei ore per portavi un conto di seicento euro. Voi dite avete mangiato male e invece sbagliate perché a Salierne quello che conta è la scostumatezza, e da questo punto di vista non vi potete proprio lamentare, vi hanno trattato.

9) Il Ristorante Buono. Si mangia bene, i camerieri sono educati. La cucina è pulita, lo chef preparato e anche innovativo quando serve. Il cibo è preparato con prodotti di prima qualità e l’olio della frittura viene cambiato spessissimo. Si spende relativamente poco, l’ambiente è decisamente gradevole con ottima musica scelta con gran gusto al giusto volume e la cassiera tiene pure un gran bel paio di pacche. Ovviamente è sempre deserto e chiude in due settimane.

10) Il Ristorante Anzi Più Che Un Ristorante E’ Una Trattoria Come SI Usava Una Volta Sai Quelle Che Tu Ti Siedi E Fanno Tutto Loro E Guai  A dire Questo Non MI Piace Che Esce La Cuoca Da Dentro Alla Cucina E Ti Fa Un Cazziatone Ma Proprio Quelli Col Matterello In Mano Come Le Barzellette E Insomma Quello Che C’E’ Ti Mangi Che Noi Da Questo Punto Di Vista Siamo Veramente Abituati Male Che Anche I Sapori Veri Non LI Sappiamo Più Riconoscere E Infatti Ogni Volta Che Mangi Lì I Sapori Ti Sembrano Strani Ma Quelli Siamo Stesso Noi Che Non Abbiamo Proprio Più Il Palato Abituato Ai Sapori Veri Di Una Volta. E pure voi, se vi volevate far venire la salmonellosi stavate tanto belli a casa a bervi l’acqua del cesso.

 



7 Commenti

  1. Amleto

    Amlo Ristorian Experience:Superb!Naturalmente il tutto destrutturato (con adeguata dizione).

  2. Non è solo il fatto che fa spanzare di risate, è che è tutto assolutamente vero!!!

  3. cris

    Solo chi è nato a fine anni’60 può ricordare le vere “salumerie di una volta”: pizzicagnoli sporchi e pure affamapopolo, all’epoca giustamente ritenuti nella scala sociale appena al di sotto degli usurai.

  4. ale

    amico mio e li non sono di moda ancora fra la bella gente i ristornati vegani..mangi di merda fetenzie che manco mio nonno in guerra in africa ha mai visto..i camerieri fanno più schifo degli homeless e rischi la salmonella solo a parlargli..dentro son tutti ricchioni e lesbiconi che ti guardano male perché mangi con una donna.. e ce chi muore perché non hanno lavato le fragole e ci aveva cagato sopra un cervo, questa non fa ridere ma e’  purtroppo vera.. saluti dalla west coast