Le 10 Peggio Professoresse Femmine.

1) La Professoressa Pazza. Eh lo so qua andiamo sul facile però pure è vero che questo è il tipo di professoressa femmina più diffuso e non si poteva far finta di niente. Anche perché non lo so dire con certezza ma mi pare che sta proprio una circolare del ministero che stabilisce che ogni istituto deve avere almeno un tot numero di Professoresse Pazze se no  gli levano i fondi. Comunque questa la capite subito che è pazza perché è proprio una senza ritegno che fa le classiche cose della pazza, bello e  buono si mette a urlare dentro al cellulare contro a qualche parente, poi esce in corridoio e si mette a urlare contro alla bidella, poi torna in classe e non si ricorda che stava spiegando e fa bene perché non stava spiegando, stava urlando contro la lavagna dio solo sa perché. La cosa buona è che essendo veramente pazza quando vi chiama per interrogarvi vi potete giocare la carta professore’ ma quando mai mi avete sentito ieri e mi avete messo pure sette poi però vi ha chiamato vostra sorella sul cellulare che non mi ricordo che vi doveva dire, e quella fa finta di ricordarsi vi mette il sette sul registro e poi chiama la sorella urlando.

2) La Professoressa Bona. Questo è un modello di professoressa che sta per scomparire insieme alla mascolinità del giovine italico, però ci sono alcuni baluardi ormonici che ancora resistono e la vedono protagonista di pugnettoni a occhi chiusi. In realtà essa non è bona, e nemmeno bonarella, però è fatta a uso pullastriello col culacchione, e in una classe dove le femmine sono più pelose più ruttose e più speretiose dei maschi essa assurge immediatamente a sex symbol, solo ed esclusivamente nella sua ora di competenza scolastica. Naturalmente, appena i maschi crescono e cominciano a farsi la ceretta brasiliana si dimenticano di lei e cominciano a guardare vogliosi quelli di quinta.

3) La Professoressa Non Me Ne Fotte Un Cazzo. Essa insegna una materia ritenuta estremamente marginale, tipo Fisica al classico o Latino all’alberghiero o Italiano in qualsiasi scuola e giustamente non se la caca nessuno per anni, ma proprio che quando entra in classe i ragazzi manco la salutano si alzano e se ne vanno al cesso, finché un giorno ha ricevuto un torto nella sua vita al di fuori della scuola e ha deciso di farla pagare a quelli dentro la scuola. Quel giorno è diventata  La Professoressa Non Me Ne Fotte Un Cazzo, che ogni singolo giorno spiega, ogni giorno fa fare esercitazioni a sorpresa, ogni giorno interroga tutti (anche gli assenti, con Skype), mette voti bassissimi a prescindere rovinando medie da chiamata diretta al MIT e assegnando almeno settanta pagine al giorno di compiti a casa per il giorno dopo, e se tiene tipo la seconda e la quarta ora, anche per l’ora successiva, urlando non me ne fotte un cazzo che avete l’altra insegnante, la materia mia la dovete studiare chiarooooo?

4) La Professoressa Mamma Di Figli. Questa è un tipo di professoressa che il primo anno vi fotte come a che. Infatti la Professoressa mamma Di Figli è estremamente empatica, ti chiama Figlio Mio, ti accarezza, ti dice che c’è sei stanco, hai giocato troppo sul pc ieri? e vatti a fumare una sigaretta in cortile dài,e  capace che te la offre pure. Si informa se hai litigato col fidanzato, se sei triste e perché, come vanno le cose in famiglia, se ne hai bisogno ti regala pure i cinque euro per la benzina nel motorino. Se dici che sei impreparato non solo non ne fa un dramma, ma si preoccupa e ti dice il giorno in cui riproverà a chiamarti alla lavagna e anche cosa ha intenzione di chiederti, insomma  è la professoressa perfetta e non sarebbe male neanche come mamma. Poi agli scrutini vi porta con la media dell’uno secco e si impunta per farvi bocciare.

5) La Professoressa Che Tiene Il Profilo Facebook. Ora questa prima che uscisse facebook era pure una normale, che insomma certo non era una cima se no andava a fare un mestiere serio, però diciamo che stava nella media, poi si è fatta il profilo Fb e uno potrebbe pensare che si era fatta pure il compare e invece no, è solo che si è iscritta a un gruppo di ex amici del liceo e ha scoperto che, dalla più cessa della classe che era, è l’unica che ancora ancora qualcuno se la chiaverebbe. E quindi, invece di uscire pazza per un uomo, cosa che sarebbe ancora accettabile e che tutto sommato svanirebbe dopo la prima, patetica chiandella in automobile, essa se ne va di culo a livelli siderali e comincia a passare tutto il tempo sul social network a postare foto sue e a leggere i commenti dei superstiti del liceo. Però in fondo per voi è bene così perché siccome che entra in classe con l’Ipad già appicciato, a voi non vi caca proprio e potete fare quello che volete, tipo uscire il pesce in faccia alla secchiona della classe o dare fuoco ai banchi o fumare che tanto, a meno che non glielo postiate sulla bacheca, quella mica se ne accorge.

6) La Professoressa Splatter. Definirla ipocondriaca è poco, anche perché non è ipocondriaca. Infatti qualche malattia la tiene veramente, per carità, il problema è che passa tutto il tempo a descriverne i particolari più splatter, appunto. Quando non tiene niente di particolare vi tocca una descrizione accurata di feci e  urine, e una volta al mese intriganti e succulente dirette mestruali e non sia mai vomita è capace che vi porta a far vedere un campione in un contenitore sterile, se poi non sia mai è il turno di quel fastidioso inconveniente che i più risolvono con un po’ di dieta e un tocchetto di preparazione H conviene che vi date malati voi per almeno una settimana. Se putacaso tenete una qualche vecchia zia male in salute e sapete leggere lastre e analisi la promozione è garantita, e se volete che menta per voi ai vostri genitori dicendogli quanto siete bravi non avete che da dirle che le sanguina il naso e il gioco è fatto.

7) La Professoressa Coi Figli. Lo so che è difficile da credere, ma se sentite a lei per due giorni di fila vi convincete che veramente lei è l’unica al mondo a doversi occupare di due figli. Arriva in ritardo perché deve portare il piccolo al nido che sta in un asilo a trenta chilometri a sud e poi il grande alla media settecento chilometri a  nord, e nessuno, annichilito dai suoi continui e incessanti lamenti, che abbia il coraggio di chiederle perché ha iscritto il piccolo a scuola ad Avellino e il grande a Siena: c’è il rischio concreti che ve lo racconti. Inoltre, questi due deficienti che ha dato alla luce sembrano incapaci di stare lontani dai guai per più di dieci minuti d’orologio. Infatti almeno una volta al giorno arriva una chiamata da una delle scuole che le annunciano in campano o in toscano che uno dei due figli è entrato non si sa bene come nella gabbia di un leone vestito da bistecchina oppure è stato rapito dagli alieni per cui per tutto l’anno praticamente di lei vedrete solo un’ombra che scompare nel corridoio urlando ODDDIOOOO CHRISTIANNNNNNNN!

8 ) La Professoressa Dedicata. Prende il nome dai computer dei primi videogames, che pareva che ti scassavano il culo per quanto sembravano potenti e invece, appunto, sembravano potenti perché sapevano fare quello e solo quello, tipo le macchine che si quartiavano in curva, però se le mettevi a  fare un’addizione a una cifra non erano capaci. E lei è esattamente così: sa solo quelle quattro cose in croce, ma se provate a invertire anche solo per un secondo l’ordine dei fattori entra in un loop di scemunimento che porta immediatamente alla rappresaglia sul registro. E’ anche vero che gli studenti più svegli, capito che quando spiega non è capace a riprendere il filo del discorso, hanno imparato a interromperla con domande estremamente pertinenti alle quale la disgraziata non è in grado di rispondere e che la costringono a ripetere al pappardella dello spiego ogni volta dall’inizio, e pregiudicando ogni possibilità d’interrogazione.

9) La Professoressa Zoccola Puttana. Adesso non cominciate a immaginarvi chissà quali storie di vrachetta. Questo particolare tipo di Zoccola Puttana il sesso l’ha sublimato da molti anni in favore dell’unica cosa che interessi a lei e al resto del mondo: i soldi. Generalmente è moglie di un primario, di un farmacista, di uno o più notai, e per di più era pure già ricca di suo, eppure ha scelto la carriera scolastica con la scusa che una donna per realizzarsi deve per forza lavorare, in realtà per il puro e semplice gusto di levare la fatica a chi ne teneva veramente bisogno. Quando si degna di presentarsi a scuola, solo il suo underwear equivale a metà del budget decennale delle scuole della regione, e con uno dei suoi anelli potrebbe pagare lo stipendio annuale a tutto il personale non docente. Il marito primario e l’amate psicologo le fanno ogni sorta di certificati medici, per cui a scuola per fortuna sta molto poco, ma si diverte a farsi telefonare dalle supplenti e le costringe a implorare per qualche altro giorno di fatica. Ovviamente, se solo nasa che la supplente ha davvero bisogno, è capace di tornare a scuola il giorno dopo, anche se è la prima volta in vent’anni che sta davvero male.

10) La Professoressa Che Sono Ormai Novant’Anni Che Insegna Ed E’ La Decana Degli Insegnanti E Sarebbe Pure Una cara Vecchietta Però Cazzo Cià Duemila Anni E Ancora Sta Qua  A Rompe Er Cazzo Sta Vecchia Stronza Mbesuita E Pure Laziale Vedi Come Too Dico E Aho’ Due Anni Fa’ Nun M’Ha Fatto Bocciare Sta Cessa De Mmerda Pe’ Via De Foscolo O De Leopardi Mo’ Nune Me Ricordo Che Dici? Vuoi Sapere Perché Con Tutto Che La Tengo Sul Cazzo Le Porto La Camomilla Tiepida Tutte Le Mattine Ah Ma Che Davero Davero Non L’Hai Capito ‘A Cicalo’? E infatti la camomilla che beve a casa ha un sapore un po’ diverso perché manca il sapore di palle sponzate.



5 Commenti

  1. marco

    hai dimenticato di metterci una supplente bona !
    Perchè le supplenti in genere sono giovani perchè non entrate ancora in ruolo, in compenso tutta la
    rappresentanza maschile non ancora arricchiunuta della classe vorrebbe entrare dentro di lei.

    • amlo

      da quanto tempo non frequenti un maschio giovane? ti dico solo che quello che per noi era Clint Eastwood o Burt Reynolds, per loro è il cantante dei Tokio Hotel.

      • NM

        Io ero al Geometra (quindi, solo maschi) e tra le mie prof. c’erano:
        2) la professoressa bona, ma visto che eravamo solo maschi, i nostri standard di bontà crollavano immediatamente ed era cazzo che ci facevamo i film su signore che solo dopo il diploma avremmo scoperto essere delle vere cesse
        8) la professoressa dedicata che un mio compagno di classe (cattivissimo) cominciò a punzecchiarla e a riempirla di così tante domande che quella si mise a piangere e il giorno dopo il marito si presentò in classe per farci la faccia storta, ma non appena capì che c’erano figli di gente della camorra ‘e napule se la piegò a libretto e non si fece vedere più
        10) vecchia prof. sarda con il fisico da mercaiola e capelli pittati nero corvino. Un circo ambulante.

  2. riccardo

    Ho visto un gruppo di sedicenni (maschi) l’altro giorno e ti devo dare ragione.
    Belin, sopracciglia depilate, gambe depilate, pettinatura da donna, ma che cazz… pensavo fossero del ghei prai e invece avevano pure le fidanzatine! Cioè, uno aveva LE MANI DEPILATE, ma come cazzo si fa!? Te lo vedi Clint con le mani depilate? Ma vaffanculo. Almeno 10 anni fa erano le ragazze a far vedere l’orlo delle mutande, oggi sono i maschi. Eh no, dai

  3. Paul Olden

    Io praticamente non ho peli, per natura. Quando ero ragazzino mi vergonavo, che al mare i compagni mi guardavano con spregio. Adesso quando vado al mare i ragazzotti mi fanno un idolo. Mia figlia di quindici anni con le amiche fa le gare di rutti. I suoi amici postano su facebucc i loro drammi esistenziali e hanno paura di provarci con una ragazza perché sanno che se va male prendono mazzate. Mia figlia al liceo ha professori belli assortiti, ma non se ne cura affatto, perché ogni mattina ha tre ore buche su quattro e l’ora rimanente è di ginnastica o religione. Questo accade perché non ci sono più i soldi per i supplenti, quindi quando manca un prof. per un motivo qualsiasi (tipo: due mesi di malattia perché uno si è fatto un taglietto facendosi la barba, o tre giorni alla settimana di assenza perché un’altra ha le prime avvisaglie della menopausa – roba ordinaria, insomma, come sempre si è fatto – eccheccazzo, sono diritti acquisiti.) si lascia ora buca ovvero burdello libero. Pare che l’attività principale nelle ore buche sia che le femmine picchiano i maschi i quali le implorano di non rovinargli il ciuffo laccato vagamente out-of-bed costato cento euro dalla parrucchiera da donna più in del quartiere.