I 10 Peggio Appelli Degli Intellettuali Italiani.

1) PRENDIAMOLO! Si tratta di un appello molto sentito, attraverso il quale gli intellettuali italiani vogliono comunicare alle genti affamate di cultura la loro ferma decisione di andarsi a prendere un caffè al bar. Infatti, dalla loro acuta e disinteressata analisi emerge la ferma volontà degli italiani non solo di mandarli al bar a prendere una bevanda corroborante, ma anche la loro ferma intenzione di pagarglielo, perché si sa che quello l’intellettuale non si può preoccupare di cose materiali come cacciare i soldi, che già è un fastidio prenderseli. Nell’appello, scritto chiaramente a più mani, si evince che c’è stata una lunga discussione sul fatto se non fosse meglio pigliarsi un orzo o addirittura un ginseng, ma poi la voglia di mettere la Costituzione innanzi a tutto ha prevalso, e dunque: sette caffè, grazie, due in vetro con bicchier d’acqua a parte.

2) SCROCCHIAMOLO! Anche questo è un appello non solo accorato, ma che dimostra quanto gli intellettuali siano più oltre e come possano tracciare il solco che le genti italiche, se non sono fesse, dovranno seguire. Infatti, secondo loro, la decrescita può esserci, e può essere una decrescita felice se tutti impareranno a scroccare il più possibile dal loro vicino più fesso. L’appello invita dunque il volgo ad attaccarsi alla corrente condominiale, a leggersi il giornale a scrocco al bar. La corrente popolar-comunista rivolge un secco invito ai pensionati a non fare la spesa, ma ad andare dentro ai supermercati e strafocarsi di wurstel di nascosto e, se beccati, far finta che è una sigaretta elettronica.

3) PISCIAMOLO! Allora, voi dovete capire che gli intellettuali sono gente impegnata, chi scrive libri, chi scrive canzoni, chi addirittura le canta, chi deve pensare a fare gli appelli, insomma io mo’ ve lo dico, questa gente è meglio di voi e deve essere lasciata in pace se non capace che qua tutti chiacchierano e nessuno scrive più i libri e poi fatemi capire, da Fazio chi ci mandiamo, che non è che ci può andare Veltroni due giorni alla settimana. Quindi il senso di questo appello è sostanzialmente di togliere agli intellettuali italiani l’incombenza delle cosucce di tutti i giorni, che diciamoci la verità, vanno bene per voi ma no per loro. Quindi chi aderisce, da domani, si presenta a casa degli intellettuali e uno va in lavanderia, un altro a  fare la spesa e un altro a scende il cane a pisciare.

4) COPIAMOLO! Questo più che un appello è una disperata chiamata a raccolta delle menti più fertili del paese, affinché partoriscano idee e concetti che poi i nostri intellettuali possano volgarizzare, banalizzare e rivenderle come loro. In sostanza, voi fate così: aderite all’appello e mandate un componimento di tre paginette scritte bene /senza parolacce però) agli intellettuali in questione, e tipo un anno dopo vedrete che magicamente queste poche, semplici e umili righe avranno partorito due spettacoli teatrali, tre programmi tv di scarso successo, sette rubriche sui rotocalchi, sei film finanziati metà dalla stato e metà da Medusa e insomma alla fine avrete la soddisfazione di aver contribuito alla rinascita della cultura italiana.

5) INGARRIAMOLO! Questa è una cosa che in verità non hanno pensato loro ma un usciere della rai ma quando si è a corto di idee ogni buco è pertuso, ma alla fine se ci pensate bene è una cosa che potrebbe pure funzionare. Insomma, stabilito che gli intellettuali italiani non ne ingarrano una manco per sbaglio (avevano previsto la vittoria di Bersani, l’insuccesso di Grillo, lo scudetto alla salernitana, l’oscar a Siani e ancora oggi non sono convinti che i dinosauri si siano davvero estinti perché in camera dei figli ne hanno visto un sacco, anche se di plastica, ma che vuol dire?), questi si mettono e danno 87  numeri certi sulla ruota di Napoli, e state sicuri che gli unici che non dicono escono a terno secco.

6) FIRMIAMOLO! Qua si vede proprio quando uno è intelligente, tipo che fa l’onorevole o lo scrittore e non un mestiere di merda per sottosviluppati tipo la bidella. In sostanza si tratta di appello agli italiani perché firmino il maggior numero di appelli possibili, da quello per far squalificare un’altra volta Cannavaro promosso dai tifosi del Napule a quello per fidanzarsi con una femmina qualunque a caso, anche brutta, promossa dagli scrittori de Napule fino a quello promosso proprio dalla Camorra De Napule promossa in prima persona dal suo legale rappresentante perché nelle scuole de Napule venga proiettata tutti i giorni la pellicola Scaface con Al Pacino, preceduta dal saluto del sindache de Napule con la formula di rito  Ciae Al.

7) GIOVANIAMOLO! Gli intellettuali che hanno pensato di fare questo appello qua si dividono in due distinte categorie: quelli che col tempo si sono rincoglioniti e quelli che sono nati già talmente babbi che se si rincoglioniscono migliorano, ed è quindi da questo eccelso gruppo di lavoro che viene partorito l’appello a giovanilizzare le istituzioni, perché basta con questi vecchi, solo i giovani sanno veramente cosa fare, perché, come si dice nell’appello, la giovinezza è bella perché ha gli occhi limpidi coi quali si affaccia a rimirare il vasto e tumultuoso panorama del mondo; è bella perché ha il cuore intrepido che non teme la morte. Strano, ma vero! Solo la giovinezza sa morire. La vecchiaia si aggrappa alla vita con disperata tenacia. Vabbe’, sarebbero parole di Mussolini, ma a ora di mo’ i diritti saranno già di pubblico dominio e nel caso la Siae non la paghiamo, quindi calmini.

8 ) LIKIAMOLO! Allora, io adesso questa cosa ve la devo dire proprio di persona anche se non sono un intellettuale e insomma questo appello lo lancio io. Si tratta in parole povere di andare sopra alla pagina Facebook o Twitter degli intellettuali italiani (no su Google plus che là stanno solo nerd incazzosi che vi appicciano delle pippe su World Of Warcraft che non finiscono più) e mettere MI PIACE sopra alle loro fotografie, perché uno fa tanto per diventare intellettuale e per farsi la foto con la mano in capa o che guardano pensosi l’orizzonte pensando alle bozze del loro nuovo libro e poi non è che voi vi potete andare solo a guardare le foto delle zoccole in bichino: uno gli intellettuali li tiene e li deve supportare, ecco.

9) BRONTOLO! Si tratta di un appello a cazzo di cane pensato da un gruppo di intellettuali italiani che avevano finito tutti gli argomenti per lanciare un appello e quindi non hanno trovato di meglio che chiedere al figlio di quattro anni di uno di loro (figlio moh, lo sanno tutto che o è del verdummaro o del garagista), che, opportunamente stimolato con profonde riflessioni del tipo ia’ appapà pensa qualcosa che se no a papà je tocca d’anna’ a lavora’ e nun cia’ voja, prima propone di andare a fare una gita con la macchina del papà di Peppa Pig (ipotesi scartata perché il papà di Peppa Pig è un noto porco, e poi le macchine inquinano), e infine tira fuori un pezzo di puzzle raffigurante un nano incazzoso ma però tanto tenero. Sottotitolo dell’appello, risolviamo il puzzle della politica italiana.

10) L’Appello Che fai Non Firmi? ma Allora Vuoi Lasciare Il Paese In Mano A Quello Col Cappello Da Cappellaio Matto Ma Ti Rendi Conto Che Questi Sono Ignoranti E Fascisti E Razzisti E Adesso hanno Voluto La Bicicletta E La Democrazia Che Fine Fa Allora Se Rinunciamo A Competenze Specifiche Come Mastella Ministro Della Giustizia O Rutelli Ai Beni Culturali O La Melandri Allo Sport? Che Fine Fa Il Paese Se Rinunciamo A Boccia O Alla Madia O A Colaninno? E Vogliamo Veramente Lasciare Il Povero Ichino Senza La Possibilità DI Mettere A Qualcuno In Mezzo Alla Strada? Comunemente detto appello hai voluto la bicicletta, l’hai comprata coi soldi tuoi, bravo, ma adesso falla guidare a Bersani.



2 Commenti

  1. anduoglio

    da “se non ora quando” passando per “fondata sul lavoro”, “facciamolo” “un patto per cambiare”. Repubblica è il peggio che si possa offrire. Hai dimenticato l’appello “sburriamolo”.

  2. Andrea D'Alfonsi

    Cristallino!!!