I beneamati soldi.

Sono cresciuto in un mondo diverso, in un diverso modo di guardare alle cose, un mondo in cui dove mangiano tre mangiano quattro. Era un mondo di merda, chi lo nega, ma c’è una cosa che non sapete della merda: che può peggiorare. C’era chi se ne era accorto, e per anni ha continuato a battersi contro l’avanzata del nemico più potente e sanguinario che esista: i soldi.

Non commettete, non commettete più l’errore di pensare che siano un fine o un mezzo. I soldi sono merda, hanno un’anima, e se vi entrano dentro è finita.

Le scuole cadono a pezzi? Eh ma non ci sono i soldi. La prevenzione dei rischi ambientali? Eh ma non ci sono i soldi. Un cuollo di cazzo qualsiasi? Eh ma i soldi?

Siamo diventati dei ragionieri, sempre a far di conto, sempre che ci manca un soldo per apparare a una lira: da una parte degli sciampagnoni imbecilli sempre a tirare sul centesimo per far contento qualche beone europeo, dall’altra gli amministratori di condominio abusivi con la manella a grancio perché la decrescita felice e il cazzo che ve se frega, imbecilli analfabeti. Si parla solo di soldi. E invece, guardate un po’, le persone serie le riconosci proprio dal fatto che dei soldi non parlano mai. Al massimo, quando qualcuno gli fa notare che non hanno i soldi per il dentista del bambino, fermano la conversazione con una sola, semplice frase: i soldi escono.

Dice, ma non è vero. E invece è verissimo. Perché i soldi hanno un’anima, ve l’ho detto, nera ma ce l’hanno, e se pensi a loro invece alle cose belle, buone, utili che devi farci, i soldi fanno il cazzo che vogliono, vanno dove vogliono andare. Ecco un’altra cosa che non sapete della merda: la merda corre incontro all’altra merda, e i soldi vanno da chi li ama, non da chi li usa.

Ecco perché vi auguro di schiattare male, a voi amanti dei soldi, a voi fanatici delle coperture finanziarie, voi devoti dei pareggi di bilancio. E non è vero che i soldi non si possono portare nella tomba.

Fatevici seppellire, marcite insieme a loro, basta che fate presto.