Archivio ‘I compagnucci della parrocchietta’


ploletari-e-comunisti

Compagni avanti, a destra, no, più a destra ancora, ecco lì, ad Arcore.

Luogo: il salone del libro a Torino. Scenario: la realtà. Voi: gli stronzoni.

kittyPD

Accovatevi.

Una volta il PCI era il PCI. Potevi non essere d’accordo, potevi schifarli, ma quando in un corteo vedevi arrivare gli operai del PCI, hai voglia a dire e hai voglia a fare, ma cazzo, quelli erano comunque i comunisti.

‘A bruttiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii.

I giovani del PD non vogliono essere chiamati compagni. Vogliono essere chiamati come li chiamano tutti: *********. Ho censurato questo post. Non perché pensi qualcosa di buono sui giovani del PD, ma perché non voglio neanche che si pensi che penso qualcosa su di loro. La sola idea mi ripugna.

Che te lo dico a fare.

Il Partito della Filibusta.

Nella politica del PD non è cambiato un cazzo, anzi; però adesso fanno tutti la faccia feroce e si incazzano. Dopo Bersani, ieri è toccato a D’Alema che, un po’ ingiustamente, se l’è presa con zio Fester quando invece aveva Renzi giusto di fianco, e avrebbe potuto diventare un idolo delle folle solo dandogli qualche [...]

Fuori i coglioni.

A me, chi mi conosce lo sa, Bersani non è per niente antipatico. Tiene quell’accento che mi ricorda subito il partigiano che ti rimprovera (oi giovinotto, non siam mica andati sulle montagne a combattere i repubblichini perché tu buttassi le carte in terra, eh), e mi piacciono i suoi modi di dire da zia contadina. [...]

Vai così che sei sola.

Il venerdì compro Repubblica, per gustarmi con calma le pubblicità Mondadori e Einaudi, ma soprattutto per avere qualcosa da leggere al cesso durante la settimana, e figuratevi la mia gioia quando ho visto che la rubrica dell’autorevole critico cinematografico Bignardi era dedicata a Kurosawa. Rispettoso, corretto come si conviene a chiunque scriva dell’Imperatore. Poi, la [...]

Scontro fra titanic.

I famosi brainstorming del PD.

Va’ in convento, va’.

Mettersi sotto alla Gelmini.

Ieri ho visto un corteo della mia vecchia università contro la Gelmini. E’ stato bello vedere sfilare gli studenti con i miei ex professori. E le loro mogli, i loro figli, le fidanzate dei figli, gli amici loro e dei figli, alcuni figliastri e amanti varie. Tutti professori associati.

Youstrunz.

Vediamo un po’. Io me ne sto casa mia a sentirmi Folsom Prison Blues. Nel frattempo qualcuno lancia Youdem, la tv del PD. Mai vinto tanto facilmente la gara a chi è meno strunzo.

Scusate, abitualmente frequento i camorristi.

A questo punto, stare con il Partito Democratico non è più un fatto di destra-sinistra, riformisti-rivoluzionari, onesti-disonesti: no. E’ questione di quanta voglia tieni di fare un paio di figure di merda al giorno.

Compagni dai campi e dalle estetiste.

Stabilito che Berlusconi se ne passa per il cazzo di Veltroni ed è invece terrorizzato dalla Troise, mi chiedo cosa aspettino i volpacchiotti del PD a eleggerla segretario.

Vai così che sei solo.

Sabato: Veltroni scopre che Berlusconi si comporta esattamente come si è sempre comportato, si stupisce ed esclama: il dialogo è compromesso. Domenica: Veltroni, in gita al mare con Rutelli e Bettini, scopre che facendosi il bagno con la borsa dei panini al tonno, essi si bagnano, ed esclama: la merenda è compromessa.

E la Melandri a festeggiare la sconfitta.

L’Italia ieri ha giocato talmente di merda che pareva allenata da Veltroni; anzi no, che Veltroni metteva Bettini mediano, la Madia in porta e ne beccava settanta.

Essi vivono.

Geograficamente, c’è il cretino che si va a prendere l’aperitivo o il rum dopo cena a Campo de’ Fiori; il cretino che va fare la colletta a San Lorenzo e gli chiedono i soldi a lui. Se ultimamente era aumentato il numero dei cretini che attraversavano Roma per andarsi a bere ‘na biretta ar Pigneto, [...]

Astut strategies of the democratic parties.

Il PD sconfigge in aula la maggioranza. Perché le sue proposte erano migliori, più convincenti? No. Perché cento deputati del PDL stavano a mare. Prossima astuta  strategia del Loft, organizzare parties durante le votazioni e invitare i colleghi della maggioranza di governo dicendo: essù vieni, il vino lo mettiamo noi e ti prometto che la [...]

Babbalei.

Scrive H.J. Dionne (citato da Robert Hughes): Il moralismo della sinistra le impediva di vedere le cause legittime della rabbia del ceto medio. La rivolta del ceto medio contro la crescente pressione fiscale non era una manifestazione di egoismo, ma la reazione alla difficoltà di mantenere un tenore di vita da ceto medio. La rabbia [...]

Then they say: repent.

Sono sinceramente pentito; mi pento, mi pento, mi pento. Sono un idiota, un cretino di proporzioni epiche. Pensavo bastasse non andare più a votare, e invece no. Mi auguro di tutto cuore che questo governo cada, per andare alle elezioni. E votare per i fascisti.

Come sono andato?

Fu guardando Veltroni a Ballarò che comprese, con inaspettata lucidità, che al mondo non c’era più posto per lui; stamattina uno zingaro di otto anni, entrato nel suo appartamento per rubare, ha trovato il corpo. Gli ha preso orologio, cellulare e soldi ed è andato via senza avvisare nessuno. Lui è ancora lì che penzola, [...]

Schifo pena & pietà.

Il disco di Scarlett Johansson fa talmente cacare, ma talmente cacare, ma talmente cacare che entro dieci giorni il PD la chiamerà per nominarla consulente musicale.

Comandi.

Che cosa, non ve lo dico.

Ciò che sfugge agli arguti analisti e commentatori politici (che va bene non capire mai un cazzo che è uno, però porca troia puttana ogni tanto azzeccarne una, pure per sbaglio, no?), è che se in due differenti governi di seguito ci sono due ministri di Salerno, qualcosa vorrà dire. un  piccolo ps, qui. 

Etettedentratto.

Improvvisamente, non si parla più dei morti sul lavoro. Forse bisognerebbe far stuprare i cadaveri da immigrati rumeni.

Nostradamlo.

Solo una cosa, giusto per chiarire. Il caso Travaglio, naturalmente, non esiste. Già hanno scassato le palle da anni, loro e Travaglio. Per loro, naturalmente, non intendo i fascisti, che fanno il dovere loro, ma la nostra brillantissima sinistra, che non gli perdona di far vedere, bene o male, come si prova a contrastare un [...]

Discocazzo.

Per tutti quelli che sono preoccupati per l’idea del ministro Meloni di far cantare l’inno di Mameli nella scuole una volta alla settimana: consolatevi, che se facevano ministra la Madia come minimo ci toccava questo, però nella versione di Fiorella Mannoia.

Ognuno tiene i suoi.

La mia personale opinione è Veltroni altri cinque anni così non li regge. E, più che dei coglioni che ha intorno, sono molto preoccupato dello stato dei miei, di coglioni.

Allora tu.

Vabbe’, Bondi. Vabbe’, LaRussa. Vabbe’, la Prestigiacomo. Ma il lato che ancora funziona del mio cervello continua a domandarsi: e allora Mastella?

I compagnucci della parrocchietta.

Vedo con piacere che il PD ha la stessa capacità di autocritica di Chikatilo. Laonde per cui, per la giuoia dei binbi in ascolto, partirà presto una nuova rubrica di sympatico stimolo ai compagnucci della parrocchietta.