Elogio di Fabio Volo.
Lo ammetto, ho sbagliato. Devo chiedere scusa e quindi lo faccio, qui e ora. Ieri mi è scappata una battutaccia sulla fila di persone in attesa di farsi autografare il libro di Fabio Volo: lo so, ho sbagliato e me ne pento. Non sto scherzando, me ne pento davvero. La mia etica mi ha rovinato la vita: è una stronza scassacazzi e se se non scrivo questo post non riuscirò più a dormire. Ergo, mi scuso. A mia discolpa posso dire che non l’ho fatto per cattiveria, ma per pura e semplice deformazione professionale (sarei un autore satirico, io) nonché per il gusto per la battutaccia fine a se stessa. Poi l’amaro in bocca che mi ha accompagnato per il resto della giornata mi ha fatto capire che prendersela con il signor Volo e i suoi tanti estimatori è una cosa sbagliata e antipatica. Certo, personalmente non toccherei uno dei libri in questione neanche con un palo lungo tre metri, ma questo non significa. Una volta, a chi ascoltava Albano, gli potevi allungare i Deep Purple e gli dicevi toh, sentiti questi, invece di quella cacata lì. Con quelli che leggono Fabio Volo, che fai? Lo porti in libreria e gli fai vedere Paolocoeglio? O Carofiglio? Lucarelli? La povera Santacroce? Paolo Giordano? Quelli li prendono, aprono il libro e ti dicono, beh, è più o meno la stessa cosa, solo che Volo non mi fa due coglioni così, e poi scrive bello chiaro, non rompe le palle fingendo di essere un equilibrista della lingua.
Intendiamoci, non sono contrario alla spocchia: il cafone ha bisogno di capire chi ha di fronte, sennò ti fa nero; però c’è la spocchia di chi si legge Dickens e quella di chi è convinto di leggere Dickens perché si è comprato un capolavoro de sinistra edito da Berlusconi.
Quindi, signor Volo, nel chiederle scusa, le prometto che riserverò a lei solo una minima parte della mia spocchia: il resto lo dedicherò a quelli che, loro sì, invidiosi del suo successo, scrivono le sue stesse cazzatelle. Però in uno stile molto più involuto, e poi gli rode il culo, perché, nonostante le recensioni che gli fanno gli amichetti sui giornali de sinistra, alla fine la fila il loro pubblico la fa per lei, caro signor Volo.
ahimè, appoggio e condivido…
La prossima volta per riuscire a dormire ti consiglio una calda tisana rilassante (che fa tanto charm!) ed un buon libro “Le ricette di Raffaella Carrà” edito Mondadori ovviamente reperito su wikipedia.
Ciao ciao