Costituzione e Camorra ‘e Napule.

Lo dico all’inizio così ci chiariamo: non ho visto Benigni ieri sera, se l’avessi visto non mi sarebbe piaciuto, e sarà chiaro anche ai più scemi tra voi che non voglio in alcun modo parlare di Benigni.

Voglio solo dire due parole sulla Costituzione, visto che questo tsunami di buonismo repubblicano che mi si sta rovesciando addosso da ieri sera mi ha, francamente, cacato il cazzo.  La Costituzione, messa così com’è, non è niente. Non esiste. Capisco, sono parole bellissime. Descrivono alti ideali, aspirazioni più che nobili.Sono d’accordo. Ma non abbiamo più sei anni, e abbiamo tutti capito che le parole, messe lì, non significano niente. O le applichi o restano parole. Belle, ma parole. E con le parole non si mangia. Con le parole non si trova casa. Con le parole non esci di galera anche se non hai fatto un cazzo. Le parole , finché non diventano realtà, sono chiacchiere. Anche i dieci comandamenti sono bellissimi, e mi trovo d’accordo con loro: vi dirò anzi che li condivido pienamente. E sono cinquant’anni che vedo i cattolici fare scempio quotidiano dei loro stessi comandamenti. Perché il Vangelo è una cosa bellissima, ma poi è coi cattolici che devi fare i conti, quelli che dovrebbero amare il prossimo loro però gli tolgono la pensione.

Così la Costituzione.

Bella bellissima. Tutti lì a dire perbacco quant’è bella, che parole alate. Noi ce l’abbiamo e gli altri no. Poi però la repubblica fondata sul lavoro butta le famiglie per strada. Ma che ce frega a noi, noi ciavemo er poeta che ce legge ‘a Costituzzione. E invece se c’è un modo di violare e insozzare la Costituzione è questo, star lì come degli stronzi ad ammirarla, poi spegnere la tv e fare un po’ come cazzo ce pare. Ma che ce frega, l’importante è dire che la Costituzione è bella. E grazie al cazzo che è bella. E’ bella sì, ma. La stessa cosa con la Camorra: non è che possiamo passare gli anni a dire che la Camorra è brutta: abbiamo capito, siamo d’accordo, la Camorra è brutta, cacca, non si tocca, pù pù, sputa sulla Camorra bello a papà, poi però una volta che abbiamo fatto la fiaccolata contro la Camorra, a Scampia ci devono vivere gli altri, a noi che ce frega.

Sono lussi. La Costituzione e la lotta alla Camorra, come diceva Alan Ford, sono roba da siuri.

Le belle parole sono belle quando sono diventate realtà, e la repubblica fondata sul lavoro, per un disoccupato, può diventare un nemico.

Di più, un nemico che ti prende pure per il culo.

 



7 Commenti

  1. Paul Olden

    Eh, però la colpa che la Costituzione è diventata parola vuota, non è della Costituzione, è della gente. Che se uno è disoccupato, ma proprio disoccupato senza speranza, dovrebbe organizzare altri mille disoccupati disperati come lui che vanno al collocamento con la Costituzione in mano e gli piantano un casino , lo occupano il collocamento, brandendo la Carta. E alla fine, se tutti la Costituzione non è che l’ammirano e la decantano, ma la pretendono, come è loro diritto di fare, allora vedrai che le cose andranno meglio. Parecchio meglio.

    • giorgio

      certo, ma è anche vero che il sistema per far vedere che in fondo vuole fare qualcosa per addrizzare la schiena alla moralità del paese attraverso una costosa quanto appunto inutile celebrazione della nostra amata bandiera e della santissima costituzione regalataci dai nostri beneamati padri fondatori che pure io li avrei abbracciati per carità, ma nei fatti continua a tagliare sui servizi e sulla cultura e sulla assistenza etc etc a me che vivo tra l’incudine e il martello mi dici che cazzo me ne frega che tu mi fai la lezioncina tenuta dall’incendiaro che nella sua maturità è diventato pompiere!?

  2. anduoglio

    suono di putipù e tricchebballacche:
    cca ritorna berluscò, pò pò pò
    allisciatec ‘o bastò, pò pò pò

  3. Barbara

    Non se pò. Li manganellano.

  4. Giordamas

    Finalmente!

  5. Ucalcabari

    Non fai una piega se non fosse che lo stesso concetto di lavoro è totalmente mitizzato. Ad oggi e ad ieri, il lavoro rende schiavi e basta…. Per esempio: che il Signor Benigni parli male di Berlusconi, ma non di un sistema che prevede che migliaia di persone lavorano 7 giorni su 7 per arricchire pochissimi, a me, non me ne fotte un cazzo…anzi a finale mi sta più simpatico Silvio, perchè è vero che il ricco è preferibile quando fa la parte del fetentone e non dell’ipocrita.

    Non ci posso credere…ci sta ancora gente che crede a Benigni: http://archivio.vivitelese.it/00%20archivio%202007/vita%20sociale/Udeur%202007/Benigni%20e%20Mastella.jpg