Le 10 Peggio Femmine In Palestra.

1) L’Anoressica Di Ritorno. Si tratta di una cretina imbecille sui cinquanta, che a un certo punto si è messa a fare una dieta di quelle che era meglio se andavi direttamente a Sert a farti dare il metadone, almeno se ne partiva il fegato ma i reni li salvavi, e insomma a un certo punto ha deciso che per un metro e sessanta di altezza trentadue chili erano troppi e si è iscritta in palestra per buttar giù quei due chiletti di organi interni. Arriva la mattina presto, distrutta dalla fatica per aver scritto la lista della spesa e dei servizi da fare in casa alla filippina, e occupa militarmente un tapis roulant per tre ore di fila. Beve dai sei ai sette litri d’acqua ma non suda mai, per cui quando poi si va a pesare nello spogliatoio è convinta di essere ingrassata, si chiude nel cesso, piange un quarto d’ora bestemmiando la madonna dell’arco, poi si fa forza e si piazza sulla cyclette per altre tre ore con una intensità che Coppi sull’Izoard je spiccia casa.

2) La Zoccola Puttana. Contrariamente a quanto si pensi, la zoccola puttana non viene in palestra per chiavare, visto che a casa tiene più cazzi lei che la curva B del San Paolo. Arriva vestita praticamente solo di un perizoma, tra gli sguardi invidiosi dei maschi etero, truccata di tutto punto, e si mette a lavorare praticamente solo su glutei e interno coscia per tre ore, controllando ogni tanto lo smartphone per vedere se tra i centomila messaggi di cicisbei che le arrivano ogni dieci secondi fosse arrivato pure quello del verdummaro, l’unico che le interessa. Il resto del tempo lo passa facendosi corteggiare a vuoto dai sessantenni, gli unici maschi ai quali interessino ancora le femmine, e a scambiarsi recensioni su Spa, trucchi e creme idratanti al cetriolo con i maschi etero.

3) La Sportivona. Si riconosce perché dopo vent’anni di palestra praticamente ha lo stesso fisico di Balotelli, pettorali compresi. Conosce tutti, e anzi molti degli istruttori sono stati personalmente scelti da lei. Passa in palestra dalle sei alle otto ore, e quando non c’è non è raro che faccia una scappatina a salutare, recando in dono del multicentrum e qualche banana. Vive in tuta, e quella volta che la incontri per strada vestita da femmina si offende perché non la riconosci, e fa male perché è a uso licantropo, che se lo incontri in una notte di luna piena mentre cerca di mangiarti tu gli fai Ue’, Cela’, che ci fai nel bosco a quest’ora? Da quando poi è uscita la moda dello spinning è praticamente impazzita e ha fatto le pacche come alla buonanima di Pantani. Non parla: urla, cercando anche sul lavoro di darsi lo sprint, solo che siccome fatica come commessa in profumeria ogni tanto, quando le scappa l’allucco, le muore di spavento una vecchia che cercava la lavanda Cannavale.

4) La Debosciata. Premesso che le femmine sono tutte debosciate, questa lo è anche più delle altre. Viene in palestra perché obbligata dal medico, che ha constatato che l’assoluta inattività della debosciata in questione le ha ridotto la massa muscolare allo 0, 00000000000008 per cento del corpo, cosa riscontrabile solo in alcune meduse particolarmente debosciate del Pacifico. Ci mette dai venti ai trenta minuti solo per vestirsi nello spogliatio, cosa che di per sé non sarebbe neanche strana se non arrivasse già con la tuta e le scarpe da ginnastica. Si trascina appoggiandosi alle pareti fino alla cyclette dove crolla stremata per dieci minuti buoni, finché non viene costretta dalla Sportivona a fare almeno finta di pedalare: così si piazza una copia di Chi di tre anni prima sul manubrio, setta la cyclette a pendenza discesa facile per handicappati e in un’ora e tre quarti riesce anche a percorrere l’equivalente di due metri, dopodiché sviene per venti minuti finché qualcuno non la rianima con un Kinder Bueno.

5) La Pazza Furiosa. A questa qui l’abbonamento triennale gliel’hanno regalato i familiari e gli amici nella speranza di allontanarla da loro almeno per tre ore alla settimana, perché è talmente insopportabile che anche dieci minuti soli lontano da lei sembrano il paradiso in terra. Già entrando riesce a litigare con quello della reception perché non l’ha salutata (bugia, ma a lei serve una scusa, vera o falsa non importa), poi entra negli spogliatoi e la si sente urlare lamentandosi che c’è puzza di spogliatoio nello spogliatoio, poi riesce ad appiccicarsi con l’unica persona presente (una vecchia che fa fisioterapia)mentre si veste perché l’accusa di guardarla con desiderio. Poi entra in sala per i dieci minuti di macchine prima dell’aerobica e litiga perché quelle che deve usare lei sono occupate (tre su trentacinque), e ovviamente quando le liberano la lat machine lei vuole usare la macchina per i pettorali, pretende i pesi da cinque chili per sé, tutti e dodici, perché deve provare l’impugnatura di ognuno e criticarla, ad alta voce e guardando storto gli istruttori. Spesso i proprietari della palestra offrono il rimborso più una corposa somma di denaro ai suoi familiari per farle cambiare palestra e andare da un concorrente.

6) La Vecchia Moribonda. E’ un rimasuglio di quando i proprietari della palestra hanno tentato di mettere su un corso per la terza età: poi sono morti tre dei cinque partecipanti, uno è andato all’ospizio e lei ha continuato a venire, come uno zombie al centro commerciale. Siccome non può fare aerobica perché a malapena ce la fa a camminare, prima prova il tapis roulant, spento, ma non è raro che cada e si fratturi anca e bacino, e allora si prova con la cyclette gestatoria, quella coi braccioli e lo schienale imbottito e massaggiante, ma anche lì, come prova a pedalare prima si fa rossa poi sbianca di colpo finché non le viene praticata una rianimazione al volo. Quindi vaga per la sala attrezzi  come un’anima in pensa facendo due passi e poi sedendosi per due ore, e occupando militarmente, l’attrezzo più ambito in quel momento. Spesso si addormenta, tra gli sguardi speranzosi degli astanti, ma purtroppo a ben guardare alla fine sta stronza respira ancora.

7) La Cretina Col Personal Trainer. Contrariamente a quello che dicono i gestori delle palestre, il Personal trainer non è l’equivalente di un master universitario: somiglia piuttosto a una lezione privata a un piecoro di terza elementare che ancora non è stato cazzo di impararsi a leggere. La Cretina in questione, infatti, è una che se le metti un manubrio di due chili in mano non capisce che lo deve sollevare un tot di volte: prima prova a succhiarlo, poi se lo suona un paio di volte in testa, e qui è il caso di fermarla prima che se lo chiavi in culo. Per imparare a fare i pettorali ci mette due mesi, mentre il trainer si strappa i capelli e  fa capa e muro per la nervatura; le dice di fare quindici minuti di corsa e lei capisce o quindici secondi o quindici ore, e se lui si distrae solo un attimo quella è capace che si uccide cercando di sollevare dieci quintali sulla panca per i pettorali. Insomma dopo tre mesi ha fatto sì e no sette minuti di allenamento e chiede indietro i soldi perché non è dimagrita.

8) Le Pope. Età max 16 anni, arrivano in coppia vestite per metà come delle ganguro e metà come dei tonton macoute, ed è subito chiaro a tutti che sono state mandate da Chtulhu in persona per far fallire la palestra rovinando la vita agli iscritti. Stanno venti minuti a vestirsi nello spogliatoio, ruttando e speretiando, facendo cadere tutti i borsoni delle altre clienti nella zanga che loro hanno appena creato per l’occasione. Quando entrano in sala fitness salgono insieme sul tapis roulant, settano la velocità a seicento chilometri al secondo facendosi così catapultare addosso alla Vecchia fracassandole due costole: Contente dell’exploit. Si mettono le cuffiette attaccate a un solo cellulare, mettono il volume al massimo e cercano di comunicare tra loro parlando, il che si traduce in una serie di urla, strilli e grida lancinanti tipi delfino spiaggiato. Spesso l’istruttore, per levarsele dai coglioni, lancia degli ovetti Kinder fuori dalla porta, aspetta che le Pope si lancino all’acchiappo e le chiude fuori.

9) L’Imbecille Che Si Fa Le Fote Con Lo Smartphone. Il problema è che oggi come oggi non è più come una volta che i crapuni li mandavano in seminario a sposarsi a gesù oppure li chiudevano in cantina e li facevano uscire solo a Pasqua e a Natale: adesso gli comprano lo smartphone e li mandano in palestra. Questa particolare poverina arriva vestita che praticamente le manca solo la borsa di Prada per apparare una grande figura di merda (che comunque appara lo stesso), alla fine va in palestra soltanto perché è il posto più pieno di specchi che conosce: siccome è veramente cretina, si piace, e pensa che un posto che rimandi molte immagini di lei sia la cosa più vicina al paradiso e non, come realmente è, a un troiaio di infimo livello; per cui: foto di lei corrucciata con simpatico broncetto e sfondo di Vecchia Moribonda vaviante; foto di lei con specchio dietro che lascia intravedere pantaloncino volutamente infilato nella zenga delle pacche; decine di toto di lei che accarezza manubri e enormi palle di plastica, e infine foto di lei che fa finta di guardare una cosa sullo smartphone e invece si fotografa.

10) Amo’ Guarda Qua Come Mi Sono Inchiattuta Vir Vi’ Ma No Tesoro Cosa Dici Sei Un Bocciuolo Eh Bocciuolo ‘O Cazz’ Megg Fatt A Uso Vaccino Guarda Qua tengo Le Cosce Come A Due Presutti, Ma Non Dire Così Amore, Io Ti Trovo Bellissima, Così Opulenta Opulenta? Che Volessi Dire Ia’ Che So’ Chiatta? Ah Guarda Fai Lo Spiritoso Del Saciccio Quanto Voui Ma Io Domani Mo Vado A Scrivere Alla Palestra Questa Qua Sotto Anzi Mo’ Vado Proprio Mommo’ Oi’ Ma Certo AMore Se Lo Ritieni Opportuno Fai COme Meglio Credi AAAAAAAAAAAH E Mo’ Perché Parli Tutto Con La Vocca Accunciata Ma Guardati Tu Che Pari Nu Puorco Schiattato In Cuorpo Hai Fatto Un Vuccularo Che Pari A Quello Della Televisione Come Si Chiama Quello, Giuliano Ferrero Oi’ Sei tale E Quale E Fai Poco Lo Spiritoso Che Mo’ Mi Vado A Fare L’Abbonamento Annuale Coi Soldi Che Ti Volevi Comprare L’Abbonamento Della Formula Uno Sopra  A Sky Così Ti Impari E Se Parli Una Volta Solamente Io Piglio E Ti Chiavo Il Posacenere In Faccia ‘E Capi’?. Mo’ quanti anni sono che siete sposati, dieci? Quindici? E ancora non vi siete imparati che quando viene il tempo della prova costume ve ne dovete uscire per quelle sei o sette ore?

 

 




6 Commenti

  1. aless

    Ti giuro sono morto dal ridere. GENIALE

  2. dani

    Un tantinello volgare, ma mi hai fatto morire dal ridere! :)

  3. ma

    Credo che tra non molto passerò al livello di vecchia moribonda. Geniale.

  4. Corrado

    Amlo ho scoperto il tuo sito oggi, molto interessante. L’ho aggiunto tra i preferiti. Solo un appunto: perché continui ad usare l’espressione “maschi etero” per riferirti ai gay ? Se sono etero non sono gay. Non capisco