Il pubblico de sinistra.

Lo voglio pure io il pubblico de sinistra. Quello con la bocca no buona: buonissima. Quello che basta che gli spari due cazzate ed è felice. Quello che non ti chiede mai conto di un cazzo di niente, che finge di non sapere che i tuoi film di merda sono pagati coi soldi pubblici e poi sui social network tuona contro gli sprechi. Lo voglio pure io il pubblico de sinistra. Quello che non chiede ai suoi idoli ormai ricchi perché continuino a lavorare con Berlusconi, anzi se ti permetti di fargli notare che ormai i loro beniamini, se solo volessero, potrebbero finalmente lasciare Einaudi, Mondadori, Mediaset e le altre aziende del male, non essendo più (beati loro) legati al bisogno, accorrono in difesa dei ricchi e t’insultano. Lo voglio anch’io un pubblico così, che si esalta per quattro battute di satira ricicciate all’infinito, e anzi, più uno scopiazza si esaltano. Voglio pure io il pubblico de sinistra, gente con un pelo sullo stomaco che quelli che votano la Santanché sono educande, e che infatti votano senza fiatare, come tanti balilla de sinistra, quelli che con la Santanché ci fanno i governi. Li voglio pure io quelli che gli fai due  battute su Jeeg robot e gli scatta subito di darti del genio, quelli che si esaltano se dici che tu, maschio, non ti sai cucinare nemmeno i sofficini. Perché non posso avere come pubblico quelli che credono che parlare di Renzi e Civati sia una cosa divertente? Voglio il pubblico che si va sentire i gruppi che sembrano tutti mendicanti malati di Aids, i gruppi coi bonghi le fisarmoniche e i flicorni che all’estero li rincorrono con pale e forconi e qui passano pure per bucchinelli. Perché a me non mi seguono quelli che seguono quelli che su twitter scrivono post inalberati contro il degrado della società moderna se non trovano il posto auto sotto casa? Quelli che vengono dai centri sociali, dai circoli arci, da occupy la qualunque, perché non si battono sui social network per difendermi dai rosiconi invidiosi del mio successo planetario? Perché non posso avere quel pubblico bello, che qualsiasi cazzata scrivi in un libro, pure coi verbi all’infinito, dicono che gli hai fatto rivivere dei momenti importantissimi della loro vita?

Eppure anch’io ho le mie belle ignoranze, sono decisamente brutto a vedersi, faccio un sacco di cazzate.

Mi basta giusto diventare un gran pezzo di merda, e poi il pubblico de sinistra mi adorerà.

Me devo solo applica’. Che ci vuole, in fondo.



7 Commenti

  1. Anzermo

    Hai ragione su tutto, ma proprio su tutto. Però lascia stare il flicorno che ci appiccichiamo.

  2. Boris

    Non potrai mai diventare un beneamino del pubblico sinistrato, perchè dici le parolacce.

    • Val

      Tutto è relativo, se la Litizzetto dice cacca cacca puzza patonza bernarda pipì pupù il pubblico si taglia in due dalle risate. 

      • Boris

        Che c’entra, la litizzetto è femmina, e le femmine sinistrate possono anche sputare rascate nere a terra, bestemmiarti la mamma e puzzare con la patana.

  3. massimomascia

    quanDo livore

  4. ci avevi Giordamas e lo hai fatto scappare, mo’ che vuoi..

    quelli sono come le formiche: mandano i sondatori e, se trovano cose buone, quelli tornano alla base ed avvisano il reto della truppa che accorre adorante.