Vi è piaciuto il liberismo?

Liberismo non è solo una parola brutta: è una truffa. Perché viene da libertà, che è un concetto serio. E il liberismo, come è stato inteso in questi anni, non ha niente a che vedere con la libertà, se escludiamo la libertà dei padroni di fare quello che pare a loro. E lo hanno fatto eccome, mentre chi si permetteva di dire che smantellare -facciamo un esempio a caso- la Sanità era non solo un errore, ma un atto criminale, veniva, nel migliore dei casi, preso per culo. Noi eravamo relitti novecenteschi, dei tromboni che marcavano a peste, mentre montava l’onda contro gli scansafatiche del pubblico impiego, degli infermieri che invece di lavorare se ne andavano a spasso. E questo liberismo, questo virus criminale, ha fatto sì che adesso siano proprio quelli che chiamavate scansafatiche a salvarvi la vita o a tenervi la mano mentre schiattate soli, in ospedali fatiscenti, depredati di tutto quello che servirebbe a fornire un servizio decente e amministrati da incompetenti e cialtroni.

E adesso che cercano di correre ai ripari, come al solito troppo tardi, allestendo reparti di terapia intensiva prefabbricati (invece di riaprire gli ospedali chiusi in questi anni), cercano di farci bere la palla che piano piano andrà tutto a posto. Il che, ovviamente, non è vero. Perché il prossimo virus potrebbe presentarsi in maniera del tutto diversa quanto letale, e non attaccare per forza i polmoni. E per debellarlo potrebbe non servire quello che abbiamo adesso. Quello che servirebbe è un sistema sanitario efficiente, che non possiamo avere.

E non lo possiamo avere perché la vera pandemia, che non a caso sta flagellando tutto il mondo, è il liberismo. 

La convinzione che vada bene così, perché dobbiamo essere moderni. Quelli che vi dicono andrà tutto bene sono gli stessi che hanno licenziato medici e infermieri, sono gli stessi che hanno imposto il numero chiuso alle facoltà di medicina. Certo, come no, sappiamo tutti che Medicina era una facoltà di bubbazza, dove si parcheggiavano gli scansafatiche, e non un posto dove ti facevi un mazzo così. Ma no, ci volevano i test della Settimana Enigmistica per entrare, salvo poi aspettare che i malvagi comunisti cubani ci mandassero i dottori. Perché noi siamo moderni, sappiamo che bastano venti medici, che ventuno sono troppi, licenziamo la gente, chiudiamo gli ospedali.

E ancora, costringiamo la gente a non avere più il posto fisso -che non è sexy- obbligandola a campare alla giornata, così poi quando la blocchiamo in casa per mesi (perché non sappiamo fare altro, noi liberisti) in due mesi ci ritroviamo tutti alla fame: tranne noi liberisti, ovviamente.

E quei pochi che ancora combattono questo mostro infame e assassino che è il liberismo, mentre si fanno film e si scrivono libri per raccontare che non ci tira più il cazzo e non si va d’accordo con la moglie, vengono pure sfottuti e presi per culo perché difendono le vittime.

I am not a client, a customer, nor a service user. I am not a shirker, a scrounger, a beggar, nor a thief.
I’m not a National Insurance Number or blip on a screen.
I paid my dues, never a penny short, and proud to do so. I don’t tug the forelock, but look my neighbour in the eye and help him if I canI don’t accept or seek charity.
My name is Daniel Blake. I am a man, not a dog. As such, I demand my rights. I demand you treat me with respect.
I, Daniel Blake, am a citizen, nothing more and nothing less.



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