Cordialmente, Amlo.

Care merdine che scrivete i pensierini sui giornali, vi scrivo adesso così poi non potete dire che non ve l’ho detto, a voi e alle merdacce che vi leggono. Facciamo conto che finalmente avete seppellito il povero Berlusconi (che, tra parentesi, è l’editore di molti di voi, e questa cosa a casa vostra si chiama conflitto d’interesse, a casa mia invece si chiama ‘a stronzii). Comincio a sentire nell’aria profumo di inculata, sotto forma di una delle vostre parole d’ordine preferite, e cioè: serve un governo che abbia il coraggio di fare scelte impopolari. Ve la rigirate in bocca manco fosse il culo del vostro editore, questa frase, e gli stronzi che vi seguono se la bevono come sciorda. Tuttavia, lasciate che vi chieda una cosa: perché cazzo un governo dovrebbe fare scelte impopolari?

Ve lo dico io perché pensate che un governo impopolare sia un governo serio: perché siete contro il popolo, merde, ecco perché.

Gridate alla reintroduzione dell’ICI, e non ve ne fotte un cazzo che la tassa sulla prima casa pesa cento volte di meno sul dentista che al poveraccio che per farsi curare i denti da lui è obbligato a farsi fare un prestito. Ma dite, così i comuni finalmente incamerano più soldi. Che poi però spenderanno in consulenze esterne e in convegni sulla merda fritta che voi merdacce correrete a moderare. Dietro compenso, ovvio. Dite, ma finora si sono fatte scelte popolari, tipo le assunzioni facili. E me le chiamate scelte popolari assumere poche decine di migliaia di raccomandati, salvo poi lasciare disoccupate milioni di persone? Sento che auspicate perfino, alla guida di questo governo impopolare, un signore che dovrebbe tagliare le pensioni dall’alto dei suoi mille euri al giorno di vitalizio. Ci aspettano lacrime e sangue, ma nei talk show mica dite tagliateci i fondi per la stampa, no. Che si chiudano piuttosto gli asili nido, gli ospedali, tanto voi ciavete l’ordine e l’assistenza mutualistica che funziona. Voi. Ma non si tocchino i soldi ai giornali, per carità. Sarebbe così popolare lasciare per strada i buffoni che fanno i giornalisti in un giornale che ha meno lettori di questo blog, ma che in cambio guadagnano come capitani d’industria.

E va bene, se è così che deve andare, così andrà. Ma mi auguro che un giorno, mentre dall’alto dei vostri stipendi garantiti dal finanziamento pubblico guarderete il popolo che si fa inculare dalle vostre misure impopolari, a qualcuno, finalmente, girino i coglioni. E magari, riconoscendovi (visto che siete sempre in tv, siete popolari), vi faccia un mazzo tanto. Così, giusto per ricordarvi quanto può diventare incazzoso il popolo.

Cordialmente, Amlo.



5 Commenti

  1. Mi si è indurito.
    Amlo, sei quello che sei.

    Zì ‘Ntonio.

  2. …e come diceva Ben Grimm…E’ TEMPO DI DISTRUZIONEEEEEEEE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

  3. Quoto ogni parola!

  4. mi fai godere come una scrofa. sei stato una scoperta recenti ahimè. mi darò da fare come una serva a casa di uno di questi giornalisti