Ogni volta che muore qualcuno.

Era la sera dopo l’irruzione alla Diaz. Stavamo seduti fuori, al Bacchanalia, a bere da almeno tre ore, e noi, quando bevevamo, bevevamo. Dovete sapere che non c’è niente di più stronzo e forcaiolo di una folla di ubriachi al bar, così cominciarono a fioccare i hanno fatto bene a vatterli, li dovevano scommare di sangue, li dovevano ammazzare. Ora, in genere non mi immischiavo in discussioni politiche al bar (non ne vale mai la pena), ma quella volta feci un’eccezione, e risposi a tono, e insomma non vi ripeto quello che dissi, ma mi ricordo che concionai una buona mezzoretta e dissi cose poco piacevoli sulle forze dell’ordine. Ad alta voce.

Finché, dal tavolo a fianco al nostro, si alza un tipo. Abbastanza giovane, ma uomo fatto. Biondino, mi pare, con capelli di media lunghezza. Si ferma vicino al nostro tavolo, ci fa cenno di tacere e dice:

Scusate ragazzi, sono un funzionario di Polizia e ho appena sentito quello che sta dicendo il vostro amico qui. E indica me col mento. E io penso già, nei fumi dell’alcool, che devo cercarmi un avvocato, che mi conviene fingere una crisi epilettica e cose così. Insomma, penso che sono fottuto, io e la mia bocca di merda. Poi il funzionario continua:

E vi devo dire che avete torto. Ha ragione lui. Io stasera, da poliziotto, mi sono vergognato, per me stesso e per i miei colleghi. Scusate, vi lascio continuare, ciao.

Restai paralizzato, e i miei amici con me, per qualche minuto, poi l’alcool fece il suo dovere, arrivò un giro di tequila e dopo poco eravamo sotto al tavolo, come si conviene a chi sopravvive.

Non ci penso quasi mai, tranne quando muore qualcuno come Aldrovandi, o Cucchi, o gli altri sfortunati come loro. E penso che se avessero incontrato quel funzionario biondino, magari adesso starebbero su Facebook a lamentarsi di halloween come tutti noi.

E penso anche che chissà come si vergogna oggi, quel quel funzionario biondino.

 

Che ci crediate o no, è tutto vero.



11 Commenti

  1. dr. Gonzo

    Grazie amlo

  2. ci vorrebbero più funzionari biondini in questa italia….e non solo in polizia

  3. Patrizia

    Vergognarsi del lavoro e dei colleghi. Facendo un lavoro pagato male e rischioso. 

  4. Flavio

    Beh, in fondo è il lavoro che si sono scelti! C’è gente che pur di non farlo rimane disoccupata, va a rubare! Tutto il rispetto per i funzionario biondino, ma sempre sbirro rimane. E’ un po’ come i fascisti…io ne conosco diversi, ci faccio anche la chiacchiera, quando la si può fare, ma si succede stammo ‘ncopp’a ‘ddoje barricate diverse!

    • Patrizia

       Flavio.. capisco cosa intendi. Le persone cerco di vederle per quello che sono e di non farmi illusioni. Uno sbirro è sempre uno sbirro. Uno che ruba è sempre uno che ruba. Io non sono una ragazza, eppure a volte mi ci sento ancora e spero che le persone non mi giudichino solo per i miei anni e per quello che ho fatto ma anche per quello che sto mettendo in gioco di me stessa in quel momento, con loro. Credo che uno sbirro sarà sempre uno sbirro.  Ed io sarò sempre più vecchia. Questo non impedisce al mio cuore di soffrire come se avessi 15 anni e nemmeno allo sbirro di essere un uomo. Come te. Sono sicura che se ora uno sbirro mi trattasse male cambierei idea. Spero non capiti. Nel caso mi torneranno in mente le tue parole e penserò che son stata proprio ingenua e sciocca. Ciao

  5. Zenone di Elea

    Caro Flavio, stamm ancora a sbirri, barricate e magari padronato e proletariato? Il biondino è n’omm. Tutto il resto sono chiacchiere.
    “C’è gente che pur di non farlo rimane disoccupata”: certo chi tiene i soldi o papino o chi vuoi tu che gli guarda le spalle, gli altri devono vedere come campare. Welcome to reality.

    • Val

      Con rispetto parlando, caro Zenone, ciò che affermi mi pare una grande strunzata. E non è che affermare apoditticamente “tutto il resto è chiacchiera” dia maggior forza ai tuoi argomenti. Se fossimo un po’ meno attratti dalle fenomenologie e dalle iconografie personali, la morale che dovremmo trarre è che le cosiddette forze dell’ordine, al netto della retorica sul mestiere pericoloso e malpagato,  al netto dello 0,0004% di furti sventati, sono oggettivamente i maggiordomi del potere (ché gli aspetti soggettivi, tipo la vergogna del biondino, ci interessano solo in funzione di un giudizio politico – o siamo femmine che si commuovono per ogni cazzata?).

      Se poi non ti piacciono parole come barricate, sbirri, padronato e proletariato, cambiale pure. Ma tra i NO-TAV e le forze dell’ordine chi è che protegge gli interesse dei forti? Al G8, al vertice europeo, a Cernobbio, a Davos, alle riunioni del Gruppo Bildenberg (ma sì,  perché no, mettiamoci pure quello!) cos’è la polizia se non la guardia privata dei ricchi? Al netto del vittimismo imperante, in cui casca pure Landini invece di accettare lo scontro, chi è che le dà e chi è che le prende tra polizia e operai? 

      Del resto, che cacchio mi viene a significare “il biondino è n’omm”? E un operaio che è, un marziano? E quelli pestati alla DIaz, e Cucchi,  e Aldovrandi, che sono, ologrammi? Sommo rispetto, lo dico senza ironia, per la vergogna del biondino. Per la scelta di fare il poliziotto (a proposito, magari ci vuole il paparino anche per entrare in polizia), posso avere comprensione, il rispetto un già po’ meno. Perché quello che dice Flavio, checché tu ne pensi, è vero. Eccheccazzo, va bene che ormai siamo in un mondo di senzapalle, ma assumersi la responsabilità delle proprie scelte, no? Se no, il tuo metro di giudizio finisce per giustificare anche il ladro che ti ha svaligiato l’appartamento: in fondo, anche lui doveva vedere come campare… welcome to reality!

  6. John Blacksad

    Ciao Val,
    eravamo abbastanza in disaccordo qualche tempo fa nei commenti agli articoli su Amazon,
    ma ci tengo a farti sapere che qui hai proprio ragione e gliela stai spiegando bene.
    Spero che prima o poi questa gente arrivi a capire certe cose, anche se la vedo dura.

    • Val

      ah beh io non ho la pretesa di far capire niente a nessuno, perché non sono mai sicuro di aver capito nemmeno io. però la retorica e i luoghi comuni li so riconoscere.  così come so riconoscere le reazioni pavloviane della stampa/tv mainstream, quelle fatte di tweet e ritweet a sostegno di Salvini (per esempio, che se invece lo gonfiavano di botte io stappavo una boccia di quello buono) e di condanna “di ogni violenza”. 

  7. Max

    E’ la regola 10/90 che salverebbe questo paese : basterebbero 10 persone per bene e nemmeno troppo intelligenti per fare meglio il lavoro di 90 stronzi e magari raccomandati