Caro signor Fabrizio, le scrivo per scusarmi, e come vede comincio bene, perché non la chiamo Pelliccia, come fanno i giornali in questi giorni, cercando di dare alla cosa, con quel loro fare sporco da sacrestia, un che di denigratorio. Forse che a loro, i signori della stampa, appartenenti a un ordine voluto da sua [...]
Lo ammetto, ho sbagliato. Devo chiedere scusa e quindi lo faccio, qui e ora. Ieri mi è scappata una battutaccia sulla fila di persone in attesa di farsi autografare il libro di Fabio Volo: lo so, ho sbagliato e me ne pento.
Lunedì. Gli indignati italiani consegnano alla polizia le foto dei black blocs. La polizia prima li prende per stronzi, poi ringrazia. La Repubblica intervista un black bloc che svela i giornalisti: E’ solo l’inizio. Sereno commento di Napolitano: Bene, odio perdermi l’inzio che poi non ci capisco più una mazza e m’addormo.
A prescindere da quello che succederà sabato a Romaper la manifestazione degli indignados (o meglio, indignatos, come ha detto ieri il senatore Nania che conosce le lingue ma si ostina a nasconderlo),
Adesso qua ci potrei davvero mettere qualche citazione per mettervi in difficoltà: tanto Wikipedia è offline e vi ritrovereste faccia a faccia con la vostra infinita ciucciarìa.
-Il problema più urgente è: me li taglio o non me li taglio?- mi diceva Tino Buazzelli un giorno di quest’estate. -Non li ha mica i baffi, Nero Wolfe, vero? E allora me li taglio
Senza bavaglio ma soprattutto senza scuorno!
Non ho la più pallida idea del perché sia scoppiato uno scandalo a proposito dell’ormai famosa intervista a tale Terry De Nicolò. Non ho idea di chi sia questa signora, nè ho capito che mestiere faccia.
Sono passati ben dieci annetti da quando scrissi sto pezzo per la prestigiosa rivista PIPPOL. Oggi la rivista non c’è più, qualcuno ha divorziato, qualcun altro ha figliato, uno sta pure carcerato, però a me sto pezzo mi piace ancora.
La legge anti Amazon voluta dall’avvenente Piddino Ricardo Franco Levi, dal terzino fresco del Milan Mexes e da Krusty il clown protegerà dalla disoccupazione alcune figure benemerite della società. Vediamo quali:
Caro cliente, Sembra ormai certo che dal 1° settembre entrerà in vigore una legge sul prezzo dei libri in lingua italiana
Ah che bello il feragosto dei giornali. Finalmente liberi dall’incombenza (solo per questi giorni eh, poi riprendono) di andarsi a prendere i contributi pubblici per poi farci la paternale e dirci che viviamo al di sopra dei nostri mezzi, i giornali si svelano in tutta la loro eccellenza. Oggi tocca al Coriere, che riesce nell’impresa [...]
Voi, almeno un motivo per pigliarmi collera al giorno me lo dovete dare. E stamattina è successo.
Celardo e la crisi economica
ma tu vedi un poco la madonna oggi che si deve sopportare
Una volta, forse perché non c’era internèt, andai in fissa per i giornali. Compravo tre quotidiani al giorno, e vari settimanali. C’è da dire a mia disculpa che all’epeca le notizie mi servivano per fare le vignette,
Massì, indignamoci per la mancata abolizione delle province. Indignamoci perché il PD non ha votato contro. Indignamoci perché Tremonti chiama cretino a Brunetta.
Io vi devo ringraziare veramente. Perché mi state scrivendo delle cose belle e non a cazzo di cane per fare a vedere che avete fatto le scuole alte.
Abbiamo litigato a lungo, io e Gianfranco, su questa cosa, e alla fine, siccome tiene la capa di cazzo, ha vinto lui.
Ma restiamo sintonizzati con voi femministe: pare che, come riporta perfino Repubblica (ed è tutto dire), nel corso della brillantissima trasmissione televisiva Agorà
Leggo che i famosi comitati femminilisti Se non ora quando stanno incazzati perché la festa dell’unitàslashfestademokustyca ha messo le cosce di una su un manifesto.
Stabilito che, per carità diddìo, qua nessuno copia a nessuno, e non è che se un’idea viene a uno non può venire a un altro,
a notizia è di quelle che spaccano, e in fatti l’autorevole Repubblica la mette in homepage.
Cari giornalisti e intellettuali italiani de sinistra: voi che potete, parlando sui giornali e scrivendo in tivvì, potreste cortesemente farmi un favore?
Oh bestie. Il libro è uscito, e per ora lo potete comprare QUA. Per ora lo si può ordinare solo on line, per il resto vediamo.
Capisco che è molto divertente prendersela coll’umarell che è diventato Berlusconi, ormai come l’inquilino del quarto piano che, nella riunione di condominio per discutere del fatto che se ne sta cadendo il palazzo, caca il cazzo all’amministratore perché gli mettono la pubblicità nella cassettina della posta, ma.
Luogo: il salone del libro a Torino. Scenario: la realtà. Voi: gli stronzoni.
Annamo! Coremo! Cià chiamato er Sinnaco der Cupolone! Portamose er diggestivo che ce stanno li tramezzini, li mortacci vostri!
Voi sapete che io sono sinceramente appassionato di musica, perciò sapete anche cosa penso del concerto del primo maggio
E insomma STATTI ATTENTO DA ME esce a settembre.
Il grando maghe AMLO!
Asor Rosa e Marianna Madia, la Serracchiani e Sansonetti in gara a chi spara la cazzata più grossa!
Mi ero ripromesso di mantenere uno sguardo sul mondo, diciamo così, laterale. Di non scrivere cose che potrebbero venire in mente, per dire eh, anche a un giornalista del Corriere. Però uno legge una cosa stupefacente e dice aspetta statti zitto, vedrai che ora si scatena il finimondo, stai schiscio
Matteuccio Renzi, Gino Paoli, l’immortale Adinolfi e la superba Marianna Madia protagonisti della seconda puntata di LEVATEJE ER VINO!, sapida carrellata delle cazzate de sinistra.
Avete presente la pubblicità di quella nota marca di caffè? No? vabbuo’, mo ve la racconto io
E’ solo che mi sarei anche rotto il cazzo di sentir parlare di Berlusconi di qua e Berlusconi di là, di spiritusiellaggini su Ruby e ironie de sinistra varie. Sarà l’età, che vi devo dire. Sarà che sono cresciuto con i film scritti da Amidei e con i libri di Stajano, ma io non vedo in giro intellettuali italiani.
Le ultime parole fumose